I consensi si attestano attorno al 42%: una vera debacle

RIFONDAZIONE: PERDE BERTINOTTI E IL SEGRETARIO DEGLI ACCORDI ZUNINO

Chi governerà il Partito? Le minoranze a Savona maggioritarie?

Pare si sia concluso il congresso di rifondazione. Diciamo pare perché se non fosse per il sito del partito nessuno ne saprebbe nulla, in quanto la stampa locale non ne ha dato risalto. Eppure i risultati sono sorprendenti!

Analizziamoli: a Savona le idee di Bertinotti (il movimento, la non violenza, l'accordo con Prodi per il 2006) hanno perso. I consensi si attestano attorno al 42%, mentre gli altri documenti, che a livello nazionale sono minoranze, hanno la maggioranza.

Una vera debacle se si pensa quanto il segretario uscente locale ha fatto in questi anni per attirare a se l’attenzione degli iscritti. Evidentemente qualcosa non ha funzionato.

Non è stato premiato il suo presenzialismo amministrativo, che forse ha lasciato poco spazio alle tematiche care a chi aderisce ad un partito che fa della lotta sul territorio la sua principale arma di battaglia.

E scorrendo i temi della sua relazione infatti non si trova alcunché sulle questioni savonesi più scottanti come il lavoro scomparso, la precarietà, l’espulsione dai cicli produttivi delle fabbriche valbormidesi, il problema della Sanità, le condizioni sociali e culturali di una provincia in arretramento. Tutta la relazione è incentrata sulla questione degli accordi amministrativi e su una possibile “contaminazione” con settori altromondisti.

Il congresso locale cerca in qualche modo di rimediare, approvando alcuni ordini del giorno che riportano l’asse dell’intervento politico su questioni come il sindacato e il congresso della CGIL, la Ferrania, la guerra in Iraq, la vicenda dolorosa della Sgrena, la Liberazione, il razzismo.

La vera novità del Congresso dunque sembra essere il nuovo equilibrio che dovrà tenere conto di questa risultanza congressuale. Infatti l’indirizzo approvato dall’assise di andare verso una segreteria unitaria sembra poter essere una buona soluzione. Ma chi sarà a capo di questa segreteria e quindi del Partito? Sulle pagine di Trucioli già venne affrontato questo argomento, perché se i lidi regionali sembrano arridere finalmente allo sconfitto congressuale Zunino, ben difficilmente potremo aspettarci che assurga alla carica di segretario di questa piccola federazione.

Sarebbe una sconfitta per il partito che mostrerebbe ancora una volta una sorta di stalinismo dirigenziale. Senza contare che a livello nazionale il segretario Bertinotti ha lanciato fuoco e fiamme contro le minoranze, “blindando” i suoi esecutivi, arrivando a scandalizzare alcune firme prestigiose di giornali "amici" come il Manifesto.

C’è quindi da aspettarsi che a livello savonese le minoranze anti-bertinottiane non lascino spazio a questa area.

L’impressione è che al di là di come andranno le cose, Rifondazione pare avviata sempre di più a diventare un partito “leggero”, dove ciò che contano sono i voti presi nelle competizioni elettorali, a seconda se Bertinotti riesca o meno a bucare il video o a lanciare uno slogan efficace...mentre la lotta, quella vera, sempre di più relegata a puro esercizio individuale.

Rifondazione sembra destinata a scomparire, sempre più in bilico tra un radicalismo comunista che sembra destinato all’oblio e una presenza amministrativa, ministerial/assessorile, necessariamente annacquata nel centro-sinistra. Lasciando a sinistra uno spazio aperto e libero. Chi lo occuperà?

Il mezzo campista