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Da Savona curiosa lettera di un cittadino che ha fatto una scoperta casuale

<Signor sindaco, perdoni, ma non sapevo

che in Comune lavora il suo “rivale”>

Savona - Palazzo comunale
Savona - Palazzo comunale

Prima delle vacanze estive mi sono recato in comune, parlo di quello di Savona, per avere delucidazioni in merito all'installazione e la manutenzione delle calderine.

Nel competente ufficio ho incontrato il responsabile al quale ho chiesto chiarimenti.
Lasciamo perdere l'atteggiamento, a tratti spocchioso e a tratti seccato, dell’interlocutore.

 Lasciamo perdere il suo italiano un po' approssimativo, ma le risposte che mi ha dato hanno rivelato, a mio modesto parere, una conoscenza appena sufficiente delle problematiche che dovrebbe gestire nel suo ufficio.
Ricordo che uscendo dalla stanza mi sono posto una domanda: "Come sarà arrivato alla nomina di responsabile dell’ufficio"?
La risposta credo di averla avuta, qualche giorno fa, sfogliando le pagine locali di un quotidiano. Era riportata la notizia riguardante l'ultimatum dato dai vertici del partito socialista al sindaco
Berruti e campeggiava la foto del segretario coordinatore provinciale del partito. Per puro caso era proprio lui, l'impiegato comunale responsabile di quell’ufficio calderine dove mi ero recato.

A quel punto tutto è diventato chiaro, ho avuto la risposta alla mia domanda. Mi si dirà che ho scoperto l'acqua calda, che negli enti pubblici, dove la politica impera, le giuste conoscenze o le tessere di partito ti fanno fare carriera (salvo errori ed omissioni). E non da oggi.


Sergio Altamura

Ma il nostro caso è diverso, ci sarebbe l'estremizzazione di quel malcostume che caratterizza la nostra società e che si è sempre sintetizzata in frasi del tipo "...basta avere le giuste conoscenze...basta conoscere il politico giusto...e il posto in comune (o in qualunque altro posto pubblico) è tuo".

In questo caso si va oltre, è il politico stesso che lavora in comune, ma non in un comune qualunque. Nel comune dove il suo partito riveste un ruolo fondamentale per la sopravvivenza politica del Sindaco.

E appare difficile pensare che il politico si dimentichi, quando fa politica, del suo status di dipendente e viceversa che il dipendente si dimentichi del suo status di politico e dei vantaggi che ciò comporta.

Figuriamoci quando il politico giusto siamo noi stessi e soprattutto quando possiamo imporre dei diktat politici al Sindaco che è anche il nostro datore di lavoro.
Ecco, quindi, le possibili conseguenze di nomine a responsabili di uffici pubblici in casi come quello di Savona. Alla luce del sole.
Sbaglio tutto, mi domando alla fine di queste lettera; sbaglio di portare alla pubblica attenzione cioè che è pubblico, ma in pubblico si tace? E’ fare informazione o (come dicono certi politici) disinformazione? E’ un problema di interesse pubblico, o soltanto di un modestissimo e sconosciuto cittadino, quale il sottoscritto?

Se non sono proprio necessari nome e cognome, scrivete “lettera firmata”. C’è la “mail”, con l’indirizzo di posta elettronica. Grazie per l’ospitalità.