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mail della settimana/ 38 giornalisti licenziati da Tronchetti e dalla Brambilla

Il benservito arriva dai potenti?

Tutto (o quasi) tace. Alzati Italia!

Il comunicato del sindacato del Sole 24 Ore e la denuncia di Travaglio

 

<Il Comitato di redazione del Sole 24 Ore esprime la sua piena solidarietà ai colleghi di La 7, che protestano contro la decisione aziendale di allontanare dal lavoro 25 giornalisti a tempo indeterminato e bloccare i contratti a termine, e ai colleghi del gruppo Gruner und Jahr che hanno scioperato  contro il piano aziendale di riduzione degli organici e contro il licenziamento arbitrario di un collega senza giusta causa e senza ricorrere alle procedure previste dal contratto. 

 Il Cdr del Sole 24 Ore ritiene che l’attuale situazione critica della categoria sia aggravata dalla mancanza di un contratto nazionale.  Quello attuale, infatti,  è scaduto da quasi quattro anni ed essendo stato firmato nel 2001 non è più assolutamente adatto a regolamentare una realtà che nel frattempo è cambiata e continua a mutare velocemente.

L’assenza di regole contrattuali adeguate, assieme all’attuale situazione economica, pone i comitati di redazione e i colleghi- sia assunti, sia precari – nella situazione di non avere più gli opportuni strumenti per difendersi anche di fronte al comportamento di alcuni editori.

E’ compito della Fnsi continuare nel tentativo di costruire con un nuovo contratto un quadro di riferimento normativo che confermi il ruolo dei giornalisti e rilanci la professione>.

Marco Tronchetti Provera Beppe Grillo
Nota della redazione di Trucioli:  Marco Tronchetti Provera è anche “patron” di Telecom, il cui titolo in borsa da inizio anno ha perso il 54 per cento, bruciando risparmi, come denuncia spesso Beppe Grillo, di migliaia di piccoli risparmiatori

Non c’è da stare allegri perché in Telecom dovrebbe arrivare  un big russo, come futuro socio. Quella Russia di Putin, superamico di Berlusconi. Da quando Putin è al potere in Russia sono stati fatti “fuori”, uccisi, nei modi più disparati, oltre cento giornalisti scomodi.

La 7 si è distinta fino ad oggi per i suoi programmi di approfondimento, di primo mattino ed in serata. Palestra di voci autorevoli ed argomenti spesso dissacranti, ma di sicuro interesse ed arricchimento sociale, culturale.

Marco Travaglio Michela Vittoria Brambilla

TRAVAGLIO SULL’ESPRESSO: CHE BOTTE!


Michela Vittoria Brambilla
, vice ministra del turismo (recentemente osannata in quel di Dolcedo, nella provincia azzurra di “kaiser” Scajola), definita da Travaglio <la signora salmonata, reduce da una performance manageriale davvero spettacolare; in un anno ha bruciato 20 milioni con la “Tv delle Libertà” che trasmetteva via satellite (Sky 818) ed in chiaro su 40 emittenti locali dai faraonici studi di Euroscena

E poi da quelli più modesti di Odeon e che in tre mesi ha chiuso bottega lasciando per strada 13 giornalisti In maggio Michela “la Rossa” e Salvatore Sciascia (ex manager Fininvest, condannato per le mazzette alla Guardia di Finanza), sono stati prontamente premiati. Lei al governo, lui alla Camera dei deputati. Ed hanno ceduto la proprietà per 1 euro a Forza Italia che ha ripianato i debiti con 20 milioni cash. I giornalisti rimasti a casa sono quasi tutti precari provenienti da Mediaset….

Al Tg4 di Emilio Fede è invece arrivata Francesca Cenci, fidanzata da Mauro Fabris (ex Udeur, ricordate?, passato al Pdl giusto in tempo per rovesciare il governo Prodi), assunta e subito in maternità sostituita da Federica Federici, nota per l’amicizia con Confalonieri…Anche Francesca Impiglia, la bionda fotografata d’estate nel parco di Villa Certosa della famiglia Berlusconi, mano nella mano col galante premier, e suo futuro testimone di nozze, è una rinomata giornalista del Tg4. In redazione la vedono poco, ma risulta sempre presente anche per l’ufficio stipendi>.

Conclusione di Trucioli Savonesi: il papa (Santo Padre) tedesco, il teologo di ferro, rappresentante del pensiero evangelico più intransigente ed antiriformista, quando incontra un Berlusconi che gli bacia l’anello (cosa che non fa mai il cattolico presidente francese), non proverà un po’ di ribrezzo per aver di fronte il simbolo dell’incoerenza, del consumismo e dell’edonismo che il papa cattolico, a ragione, non si stanca mai di condannare? E i vari cardinali (alla Re, tanto per citarne uno, oppure se volete alla Ruini), alcuni alti prelati, non si sentono in imbarazzo quando incontrano l’eccellenza che “predica bene” e “razzola malissimo”? Per fortuna che il Vangelo è ancora quello degli Apostoli e non il nuovo testo, praticato e fatto vivere dal berlusconismo più diseducativo e dissacrante della storia italiana. Lo ripeteva, come ammonimento, agli amici Paolo Emilio Taviani. Tra i padri della Patria e dimenticato in fretta.