TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni La mail della settimana a Trucioli SavonesiMAMMA, NON
PIANGERE! (Compleanno? I bimbi festeggiano al Grand Hotel)
Sono una
mamma, ancora giovane, che vive in una cittadina della Riviera di
Ponente. Mia figlia frequenta le elementari pubbliche. Tra le
amichette d’infanzia, c’è chi studia presso una benemerita scuola
privata gestita da religiose.
Ecco cosa è
accaduto durante lo scorso anno scolastico. Mia figlia
parlava, raccontava dell’amichetto o dell’amichetta che, per la loro
festa di compleanno, i genitori avevano organizzato un pomeriggio ad
inviti al “Grand Hotel…”. La festa
consiste in un banchetto con menù per bambini e divertimenti vari,
presente un “mago”, a richiesta. I genitori
invitano l’intera scolaresca a festeggiare il compleanno del
figlioletto o della figlioletta, scegliendo come luogo ideale e
simbolo di benessere-ricchezza (status simbol, si diceva una volta!)
il Grand Hotel, solitamente frequentato per le vacanze da chi,
fortunatamente, non ha problemi di arrivare a fine mese o di
bilancio famigliare. Personalmente
fino allo scorso anno sapevo di feste di compleanno organizzate in
parchi giochi, mini-golf, più spesso a casa o in pizzeria. Ora va di
moda, sulla nostra Riviera, l’albergo di lusso. I tempi cambiano, ma
non per tutti. La mia
esperienza di infanzia era quella del compleanno in famiglia, di
sera, quando papà e mamma tornavano a casa dal lavoro. Poche cose
semplici, nell’intimità, nel calore famigliare.
Non ho nulla
contro i ricchi, i benestanti, i più fortunati.
E confesso che mi ha fatto un po’ pena quel manifesto che a
caratteri rossi, in prossimità delle elezioni politiche dello scorso
anno, recitava “Anche i ricchi piangano”. No, non ho
ricevuto questa educazione e non sono attratta da simili ideologie.
Mi fa male, invece, e volevo raccontarlo (ho telefonato prima ad un
giornale, mi hanno detto che era un argomento poco interessante e
molto personale…) che la mia bimba (spero sia l’unica) ci sia
rimasta male, non so valutare con quale intensità. Ci vorrebbe una
psicologa. Quando lei
compie gli anni non può festeggiare né al Grand
Hotel, né la pizzeria. Al massimo,
mamma riesce ad invitare a casa i cuginetti (anche perché non abito
in villa e lo spazio non è molto). Non so se in
una comunità, dove quasi tutti si conoscono, abbia ragione il
miliardario Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi quando, poche
sere fa, nello studio di Bruno Vespa, sosteneva: <La divisa a
scuola? E’ giustissimo. I ragazzi e le ragazze, a scuola, devono
sentirsi tutti uguali… E’diseducativo creare…>. Parlava, con
tenerezza, della gioia che provava a stare con i nipotini. Nella nostra
(opulenta?) Riviera accade che già dalle prime classi delle
elementari si creino pubbliche e vistose, appariscenti,
disuguaglianze. Proprio tra scolaretti. Se sei ricco e
benestante (magari in farmacia non paghi il ticket), “figlio di
papà”, puoi festeggiare il compleanno al Grand Hotel, invitando
tutta la classe. Con tanto di giocoliere a disposizione.
Promuovendo la catena dei regalini tra bimbi che nella loro
ingenuità moltiplicano i sogni, i racconti, la fantasia, le
aspirazioni innocenti. Ricevono messaggi educativi. La mia bimba
tornando a casa parlava, raccontava, domandava, descriveva. <Mamma perché
non invito anch’io le mie amiche come ha fatto…Sai, si sono
divertite, c’erano tante cose buone…hanno ricevuto tanti regali>. Come sono
solita, ho spiegato sforzandomi di non farle pesare che non tutti
possono avere tanti soldini per
indossare capi d’abbigliamento rigorosamente firmati,
cambiare completino due volte al giorno, organizzare un compleanno
per tutti… E lei che
insisteva, mamma, lo chiedo a papà…lo chiedo a nonna… Certo è
difficile far pesare ad una bimba che i nonni già ci aiutano, che
papà quando può fa gli straordinari e si sacrifica. Che cerchiamo di
risparmiare dove si può per non avere debiti. Che andare in
pizzeria, per la nostra famigliola, già è un lusso. Di fronte
all’insistenza, ha avuto il sopravvento l’emozione, lo sconforto, la
tristezza. Non sono riuscita a nasconderlo. E lei <Mamma non
piangere, quando sarò grande ti aiuto io a fare tanti soldini…>. Scusate, non
ho la forza di continuare. Se merita, fatene l’uso che volete. E’
appena iniziato l’anno scolastico, tra tante sterili polemiche. E
tante nuove spese. Quei compleanni al Grand Hotel non saranno una
notizia, io spero di essere l’unica mamma ad avere questi problemi
di “sensibilità” educativa. Forse sbaglio. Grazie per la
privacy, se riterrete di rispettarla. |