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Iniziativa di Libera e Rete Lilliput al Priamar, giovedì 18

UN GIORNO CON “L’ANTIMAFIA”:

FORGIONE A SAVONA E CERIALE

Al mattino pranzo e conferenza con Rifondazione comunista. Programma e incontri.

Il “giallo” della mancata citazione delle località savonesi con presenza di ‘ndrangheta

    di Luciano Corrado



Francesco Forgione

Savona – Pubblichiamo (vedi…) il Comunicato stampa che Libera Savona (gruppo nascente) e Rete Lilliput, con il patrocinio della Provincia e del Comune, hanno diffuso per annunciare  la “Presentazione della relazione annuale 2008 della Commissione bicamerale antimafia”. Relazione peraltro contenuta in un libro di successo. Merita di essere letto, per essere informati.

L’ospite sarà lo stesso presidente decaduto per fine mandato, con l’avvento del governo Berlusconi (che non ha ancora trovato un accordo tra la stessa maggioranza sulla nuova designazione).

Si tratta di Francesco Forgione, 48 anni, calabrese, giornalista; dal 1996, per due legislature, deputato e capogruppo parlamentare di Rifondazione comunista all’assemblea regionale siciliana dove è stato pure componente della commissione regionale antimafia e della commissione trasparenza nella pubblica amministrazione. Forgione, inoltre, è stato responsabile nazionale per i problemi del Mezzogiorno e per la lotta alla mafia del Prc.

Come giornalista ha già pubblicato,  con Paolo Mondani, “Oltre la Cupola. Massoneria e politica”.  Nel 2004 “Amici come prima. Storie di mafia e politica nella Seconda Repubblica”.

Dal maggio scorso è in libreria il suo libro ‘NDRANGHETA – Boss, luoghi e affari della mafia più potente al mondo” – Con la relazione della Commissione Parlamentare Antimafia. Volume  (euro 17,50) edito da Baldini Castoldi Dalai.

E’ la fotografia, ultima ed ufficiale, sconvolgente, di una delle peggiori piaghe italiane, assieme alla sempre più diffusa ed impunita corruzione, in aggiunta al record europeo di evasione fiscale.  Un libro interessante, ricco di nomi, citazioni. Istruttivo e storico. Per ogni ideologia.

Si parla anche della Provincia di Savona, ma c’è un “buco” vistoso che Francesco Forgione potrà spiegare nel suo “viaggio” in Riviera. Per tutte le zone d’Italia interessate, ma anche per la vicina Provincia di Imperia (Sanremo, Ospedaletti, Arma di Taggia), sono descritte le località dove le cosche, i suoi rappresentanti più noti operano ed hanno interessi. Il savonese viene citato in modo  vago e generale, con cognomi di famiglie altrettanto generiche. Non si dice le località in cui operano e vivono esponenti o presunti affiliati (stando alle carte della commissione) della ‘ndrangheta. Quali i loro maggiori interessi, in che ambito.

Una dimenticanza? Una lacuna investigativa romana? Una svista, curiosa, come è recentemente accaduto alle cronache d’agosto del consiglio comunale di Ceriale con l’approvazione, contestata da una minoranza, della maxi-lottizzazione  Nucera” (T 1). Un'altra impressionante colata di cemento sotto l’Aurelia, in una città già messa in ginocchio, da anni, da “cemento selvaggio”.

Ebbene, il personaggio pubblico, leggi l’ex due volte primo cittadino, Piero Revetria,  presidente della Comunità Montana Inaguna, che prima come sindaco, ora come assessore all’urbanistica, ha seguito in prima persona la pratica, le trattative, gli incontri, è stato omesso dalla lista di chi ha approvato, votato la lottizzazione. Tutti citati i consiglieri di maggioranza che hanno votato “si”. A Revetria il “privilegio”, si fa per dire, dell’anonimato. Grande ignorato e lui ringrazia per tanto buoncuore. Anzi nemmeno conteggiato nei numeri. I voti a favore sono stati 12 oppure 11 come hanno scritto giornali e blog giornalistici? I conti non tornano. Piccolo infortunio.


Piero Revetria

Peccato, perché l’edilizia di Ceriale (ultimi 10 anni) sta a Revetria, come la devastazione del territorio in seconde case vuote, sta in una realtà fatta di mattoni e speculazione.

Per chi ama documentarsi vada a rileggersi l’eloquente articolo su Il Secolo XIX del 30 settembre 2007, scritto da Luca Rebagliati, che la squallida realtà cementifera ponentina ha imparato a conoscerla.

Il titolo: Letali per Revetria le vicende urbanistiche. Con un sommario che parla di “Progetti contestati, incarichi revocati, sequestri di cantieri…”.  Cemento e politica, potere, lotte senza esclusione di colpi, non solo a Ceriale. Nel servizio si parlava anche di Laigueglia, Alassio, Albenga.

Ceriale terra di “affari”, di “padrini”, di “poteri forti e incrollabili”?

Piero Revetria, due volte sindaco, dipendente Asl in pensione, benvoluto a “corte”, è il soldatino che, dicono i politici locali del Popolo della Libertà, il big Claudio Scajola ha voluto restasse nella stanza dei bottoni. E, nonostante il travagliato passato recente, gli fosse riservata proprio l’edilizia e il futuro Puc, già al centro di contestazioni e di esposti alla Procura della Repubblica, rimasti a quanto pare nel “limbo”.

Ignorati dalle cronache pure i nomi dei tecnici urbanisti di ieri e di oggi, i loro legami, origini. Alcuni, prima firmatari di piani regolatori e varianti, oggi progettisti di imprenditori edili di successo della nostra Riviera.

Torniamo alla visita di Forgione. Uno dei simboli, delle anime dell’antimafia più recente proprio a Ceriale? E’ grazie all’attivismo dei compagni di Ceriale, del consigliere della Sinistra Arcobaleno, Silvio Gaggeri, se Forgione, oltre agli appuntamenti ufficiali, farà tappa in terra cerialese presso la “Casa dei circoli, culture e popoli”, in via Concordia . In programma pure un pranzo-spuntino nello stesso luogo.

In terra di Ceriale per anni feudo incontrastato della Dc e del voto dei contadini. Quella Ceriale che ha voluto, nonostante tutto, seguire le orme di Borghetto rapalizzata. Al punto da non prevedere neppure il marciapiede su un lato urbanizzato da palazzoni dell’Aurelia a ponente.

La storia e i personaggi (non quelli del mondo della cultura locale) parlano del ruolo forte di impresari edili che, all’epoca, non erano i Nucera.  C’erano, tra gli altri,  papà di superdotati e blasonati sindaci in carica del Popolo della Libertà. Ex democristiani. Nessun riferimento al sindaco Fazio e famiglia.

Ceriale conobbe pure l’avvento delle giunte rosse con Bruzzone-Braggio (Sciallino assessore), ma il potere trasversale della speculazione immobiliare che arricchisce a dismisura ed impoverisce e delle aree avevano ormai tentacoli estesi. Hanno lasciato il segno negli strumenti urbanistici in itinere, fino a prendere il sopravvento.  A stravincere le elezioni grazie soprattutto ai residenti fittizi delle seconde case.

Sarebbe utile fare luce sulla storia vera di alcune aree finite in pasto al mattone. I proprietari iniziali, la vendita, la cessione di cubature. I cambi di destinazione. Le varianti. Chi ha beneficiato, con “investi 5 e guadagni 100”.

Le mazzette non profumano. La politica li ha fatti ricchi, direbbe Giorgio Bocca. Altri piangono.

Luciano  Corrado