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I PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO

 

TRENTASEIESIMA PUNTATA

 

L' EROSIONE DELLA BIODIVERSITA' E LE SUE CONSEGUENZE

 

Aldo Pastore

 

- E' veramente strano constatare come la conservazione e la tutela della BIODIVERSITA' (vale a dire: del numero delle diverse specie vegetali ed animali esistenti nel nostro Pianeta) siano problemi sottovalutati o, addirittura, ignorati da una notevole percentuale di Nazioni della nostra Terra.

Eppure, non si tratta di argomenti banali o, al contrario, di interesse esclusivo di particolari settori del mondo scientifico, per la semplice ed elementare ragione che la simbiosi dell' uomo con gli altri esseri viventi è fattore decisivo per la stessa sopravvivenza della specie umana; infatti, tutte le forme di vita del Pianeta Terra (siano esse rappresentate dai microorganismi che vivono nel terreno e nell'acqua o dagli organismi superiori del mondo vegetale ed animale per giungere sino all'Uomo) sono tra loro intimamente correlate, tanto che un danno o un turbamento a qualsiasi punto del ciclo si ripercuote su tutti gli altri; in altri termini, è necessario comprendere che il rispetto per la vita è un principio naturale fondamentale, nel senso che la vita dell'essere umano si realizza attraverso la vita del Pianeta e di tutte le componenti vitali che lo popolano.

 Ma, la conservazione e la tutela della biodiversità sono argomenti estremamente importanti non soltanto sotto il profilo etico e scientifico, ma, anche, sotto l'aspetto economico, perchè la loro alterazione verrà ad incidere, in misura anche grave, sulle condizioni sociali di molti popoli, avviandoli progressivamente verso la Povertà o, addirittura, verso la Miseria; è veramente paradossale assistere, attualmente, a progressive e gravi alterazioni della biodiversità per incentivare produzioni e relative ricchezze per pochi privilegiati e, parallelamente, incidere, in negativo, sulla condizione esistenziale della grande maggioranza di altri esseri umani.
 Qualche lettore interessato all' argomento avrà tutte le ragioni per porre al sottoscritto almeno QUATTRO DOMANDE:

 

- A quanto ammonta il NUMERO DELLE SPECIE VIVENTI esistenti sul nostro Pianeta;

 

- Quanto incide l' ATTUALE EROSIONE su questo numero complessivo;

 

- Quali sono i CONTESTI DI VITA ove, attualmente, avviene l'Erosione;

 

- Quali sono le CAUSE di questo preoccupante fenomeno.

 

Rispondo a queste domande attraverso i DATI elaborati dalla Conferenza tenuta sull'argomento a Bonn, nello scorso mese di Maggio, su iniziativa delle Nazioni Unite:


1° RISPOSTA: Gli Scienziati hanno conteggiato e classificato, complessivamente, circa DUE MILIONI DI SPECIE VIVENTI, ma, secondo altri Studiosi, il numero sarebbe assai superiore, potendo raggiungere la cifra di almeno Cinque Milioni.

In sintesi: siamo, attualmente, nel campo delle Probabilità e non delle certezze, anche se tutti gli Esperti convengono che il numero delle specie è, comunque, assai elevato.

 

2° RISPOSTA: L'EROSIONE DELLA BIODIVERSITA', verificatasi in questi ultimi cento anni, interessa, secondo i dati certificati dall'OCSE, circa il TRENTA PER CENTO DELLE SPECIE VEGETALI ED ANIMALI CONOSCIUTE.

Entrando nel dettaglio, riservato alle Specie Animali, è stato evidenziato che, negli Stati Uniti, sono a rischio di estinzione il 19 PER CENTO dei Mammiferi, il 12 PER CENTO degli Uccelli ed il 14 PER CENTO dei Pesci; in Italia, le percentuali sono indicative per il 41 PER CENTO dei Mammiferi, per il 18 PER CENTO degli Uccelli e per il 29 PER CENTO dei Pesci.

 

3° RISPOSTA: I CONTESTI BIOTICI, ove avviene l' Erosione, sono sostanzialmente QUATTRO:

- LA PESCA

- I PASCOLI

- LE FORESTE

- LE TERRE COLTIVATE

 

4° RISPOSTA: L' UOMO E' LA PRINCIPALE CONCAUSA DI QUESTA VELOCE E CRESCENTE EROSIONE.

Sono state, soprattutto, le TECNICHE PRODUTTIVE, utilizzate dagli esseri umani nei contesti sopra citati, a scatenare questo preoccupante buco esistenziale; per di più, il fenomeno erosivo ha la tendenza ad estendersi e prevalere nei Paesi sottosviluppati e cioè ad economia povera. 


- E' molto importante, in questa visione di carattere planetario, esaminare, sia pure sinteticamente, la SITUAZIONE ITALIANA IN TEMA DI ALTERAZIONE DELLA BIODIVERSITA'; già i dati sopra riportati sono sconvolgenti per la loro cruda drammaticità.
Ma, per essere più chiaro ed esplicito, mi soffermo brevemente a citare DUE SIGNIFICATIVI ESEMPI, il PRIMO riguardante le modificazioni in atto nel settore della Biodiversità Vegetale, il SECONDO rivolto, in modo specifico, alle turbe della Biodiversità Animale.

1° ESEMPIO: LA MODIFICAZIONE DELLE FORESTE ITALIANE


Nel Febbraio del 2007, è stato illustrato a Roma da Bruno Petriccione uno studio del CONECOFOR, vale a dire dell' Istituto di Controllo degli Ecosistemi Boschivi del Corpo Forestale dello Stato.
Riporto sinteticamente alcuni stralci della sua Relazione:

"Questa è la situazione attuale delle Foreste Italiane: più grandi, ma, soprattutto, più malate e più deserte, al punto che, tra Cento Anni, molte potrebbero sparire, dopo lenta ed angosciosa agonia.

Infatti, le nostre Foreste sono malate di inquinamento: gli scarichi ed i fertilizzanti agricoli depositano, sulle aree boschive del Nord, fino a Trenta Chili di AZOTO per ettaro ogni anno, determinando la morte per ipertrofia di molte specie.

L' OZONO (60 - 70 parti per miliardo) fa il resto.

Su tutto questo pesa, poi, la RIDUZIONE DELLA PIOVOSITA': è stato dimostrato che negli ultimi 100-130 anni le precipitazioni  sono diminuite del 15 per Cento nell'Italia Centro - Meridionale, mentre la TEMPERATURA E' AUMENTATA  di circa 1° C. Anche l'INNEVAMENTO ha subito una drastica riduzione, con una diminuzione del 10 per Cento dal 1966 ad oggi.

LE NOSTRE FORESTE, IN SOSTANZA, SONO PERENNEMENTE "INFLUENZATE"; il risultato è che molte piante tradizionali delle nostre latitudini  non ce la fanno ad adattarsi ad un mutamento climatico così repentino; con l'innalzamento delle temperature gli alberi più sensibili come il Faggio, il Castagno ed il Carpino, nei prossimi 100 Anni, potrebbero andare incontro ad estinzioni locali ed essere soppiantate da piante opportuniste o, peggio, infestanti.

Piante tipiche, dunque, tenderanno a scomparire o a ritirarsi a quote più elevate, mentre altre proveranno a prenderne il posto, ma con ritmi differenziati: alla scomparsa delle prime, quindi, non ci sarà il subentro delle seconde e molte foreste cominceranno a presentare vistosi "buchi"

Ma, a queste sagge ed illuminanti parole, desidero personalmente aggiungere che al danno ambientale si aggiungerà il danno economico: occorre ricordare, in proposito, che la funzione del manto boschivo è vitale per l'ambiente in quanto assorbe fino al 50 per Cento di tutto il CARBONIO prodotto dalle attuali fonti energetiche, fondate, quasi unicamente, sui combustibili fossili.


Sylvie Coyaud

La quota di assorbimento (così certificata su solide basi scientifiche) consentirà all'Italia di risparmiare fino ad UN MILIARDO DI EURO NEI PROSSIMI CINQUE ANNI, nell'ambito delle quote di riduzione delle emissioni di gas - serra  assegnate al nostro Paese nella Conferenza di Nairobi del 2006.

La progressiva riduzione dell'estensione del patrimonio boschivo ridurrà, di fatto, questa fondamentale possibilità di risparmio; qualcuno, a questo punto, dovrà spiegare ai cittadini italiani, attraverso quali altre vie la nostra Nazione potrà far fronte agli impegni finanziari, sottoscritti in sede internazionale.

 

2° ESEMPIO: LA CATASTROFE DELLE API

 

E' stato recentemente pubblicato un pregevole libro Sylvie Coyaud, avente per titolo: "La scomparsa delle Api" (Mondadori Editore).

Alla lettura di questo testo si rimane sconcertati; sono ritornate alla memoria le mirabili osservazioni sulla vita e sulla funzione decisiva di questo piccolo insetto, espresse da grandi filosofi e scienziati del passato, da Platone ad Einstein; ricordo, in particolare, la drammatica affermazione di quest'ultimo:

"SE  LE API SCOMPARIRANNO, ALL'UOMO RESTERANNO SOLO QUATTRO ANNI DI VITA"

Perchè le api  sono così importanti per tutti noi?

E' presto detto. Le api sono una creatura - chiave per l'umanità, per una semplice, ma incontestabile ragione: esse trasmettono la vita dai fiori delle piante agli essere umani; infatti, il miele, da esse prodotto, non è soltanto un alimento prezioso sotto il profilo dell' apporto energetico, ma è anche una risorsa apportatrice di preziose componenti anti-batteriche ed anti-virali e, quindi, è in condizione di potenziare le difese degli esseri umani nei confronti di molte patologie.

Ma, la funzione delle api non si arresta a questo punto: esse, infatti,  svolgono un servizio essenziale per l'agricoltura e per la vita di molte piante; riflettiamo sul fatto che il 75 per Cento delle piante da fiore dipendono dagli impollinatori ed, in natura, l'impollinatore per eccellenza è proprio l'ape; di conseguenza, al catastrofe esistenziale delle api, che stiamo osservando, è destinata ad avere riflessi profondamente negativi sulla floricoltura e, più in generale, sull'intera agricoltura.

Tuttavia, la crisi dell' apicoltura avrà ripercussioni negative immediate anche sull'economia nazionale; infatti, attualmente, nel settore operano oltre 50.000 apicoltori, con 1,1 milioni di alveari, che ospitano una popolazione di 55 Miliardi di api; il giro d'affari dell'apicoltura italiana è di 60 Milioni di Euro, ma arriva a 2,5 Miliardi se si considera il servizio di impollinazione, fornito dalle api all'agricoltura.

Domandiamoci, dunque: quali sono le cause di una simile catastrofe? 

 

 Sylvie Coyaud ne individua non una, ma almeno Sei:

 

- UN ACARO CATTIVISSIMO CHE SI CHIAMA "VARROA DESTRUCTOR"

 

- UN VIRUS CHIAMATO VIPA

 

- LE ONDE ELETTROMAGNETICHE  TRASMESSE DAI TELEFONI CELLULARI

 

- LE COLTURE INTENSIVE O.G.M.

- L'USO MASSICCIO ED INDISCRIMINATO DEI PESTICIDI IN AGRICOLTURA

 

- IL RISCALDAMENTO GLOBALE DELLA SUPERFICIE TERRESTRE

 

Ma, in tutta questa storia, c'è, ancora una volta, un Protagonista Assoluto, che si chiama ESSERE UMANO, il quale non ascolta nessuno perchè è del tutto sordo, senza pietà  e senza morale; la NATURA non è in condizione di trattare con lui, anche perchè le umane decisioni arriveranno con imperdonabile ritardo.

 

13 Agosto 2008                                                                   Aldo Pastore

 

IL libro di  ALDO PASTORE "TRUCIOLI SAVONESI" è in vendita presso la libreria MONETA in Via Paolo Boselli e libreria UBIK in Corso Italia.