LETTERE ALLA REDAZIONE
Ecco
perchè lascio” Altra Savona”
“Altra Savona” è un movimento che vuole apparire quello che non è. Le
motivazioni, che mi avevano convinto a aderirvi, con entusiasmo e
passione, sono venute meno. In realtà, agli aderenti, non è data la
possibilità di confrontarsi, lavorare e proporre, non esistendo un “
luogo” dove conoscere gli altri e costruire un percorso partecipato e
condiviso per la definizione degli obiettivi, peculiarità che dovrebbe
caratterizzare lo spirito del movimento, così come l’apartiticità Ho
costatato, stranamente, che
nel partito in cui ho militato per undici anni, c’è molta più democrazia
interna e spazio d’espressione, il che è tutto dire in un momento in cui
i partiti sono così invisi ed impopolari!
Questi motivi, mi hanno convinto, non senza amarezza e tanta delusione,
ad uscire dal movimento “Altra Savona”, certa che, l’impostazione
attuale, porterà alla fine di un progetto politico che avrebbe potuto
essere qualcosa di nuovo, diverso, ed utile, non solo per Savona, ma per
tutta la politica seria.
Sarà un’altra occasione persa a causa della mancanza di capacità di far
politica rinnovandosi e
adeguandosi ai cambiamenti della
società, che ormai, sono sempre
più veloci di quelli della politica.
Savona, 02/09/08
dr.
Tiziana Saccone
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commento allo scritto dellla sig.ra Briuglia
Gentile Sig.ra Briuglia,
ho visto che allude al presidente di Italia Nostra prima che assumesse
questo ruolo.
ho fatto tante cose, in particolare nei primi anni 2000 ero nel gruppo
dell'Ing. Buscaglia, Savona Futura, quando ci tassammo per ricorrere al
TAR contro il progetto Bofill, con Italia Nostra ma senza nessuna altra
associazione né gruppi politici (in particolare senza i verdi); a
proposito, Lei dove era?.
Come candidato sindaco nel 2002, ero, come altri sette, contro il
progetto (ormai già approvato ma ancora da realizzare), persi contro
l'unico che lo sosteneva, Ruggeri, con l'appoggio dei giornali e del
silenzio delle altre associazioni.
Se non apprezza come presiedo Italia Nostra la invito ad iscriversi e
contribuire a determinare la linea dell'associazione.
Le confermo, come già le scrissi, che l'associazione non pretende che
gli iscritti (né il presidente) abbiano un pensiero unico e che smettano
di esistere come cittadini. E' possibile che i giornali (soprattutto i
titolisti) facciano confusione tra i due ruoli ma non ritengo che se ne
debba annullare uno.
Sto cercando di organizzare una serata "e adesso che l'abbiamo letto"
per proseguire il dibattito; questa volta non daremo la parola a
politici o ex politici (me compreso) ma parleranno solo gli altri.
la saluto cordialmente
Roberto Cuneo ççççççççççççççççççççççççççççç Egregio Signor Sindaco del Comune di Albenga,
siamo a
scriverLe l’ennesima lettera aperta
per avere informazioni e spiegazioni di un’altro esempio di mala
amministrazione e gestione politicizzata del bene pubblico.
Ancora una
volta (ma ci viene il dubbio di disturbare) chiediamo a Lei, in qualità
di primo cittadino e quindi rappresentante di tutti gli albenganesi, di
dare una pubblica risposta di quanto siamo a denunciare.
Dopo una visita
all’impianto natatorio Ingauno ci siamo accorti che versa in una
condizione deprimente, sia sotto l’aspetto strutturale che gestionale. Per quello che si riesce a vedere la zona spogliatoi è desolante, i muri sono scrostati e macchiati da alghe e muschi ed è sprovvista di panche per potersi sedere.
La zona docce,
che dovrebbe per evidenti motivi di igiene essere monitorata, è in
condizioni pessime con il rivestimento murario delle piastrelle
quasi completamente staccato, battiscopa con mattonelle rotte e
sicuramente sia i servizi che le docce in condizioni igienico sanitarie
preoccupanti.
Nell’area
piscina, luogo frequentato dai bagnanti, il piano vasca esterno e il
rivestimento del bordo lato piscina coperta è quasi completamente
staccato, ciò procura evidenti pericoli ai bagnanti.
L’impianto non
è una struttura privata, ma un bene che tutta la comunità deve
beneficiare e per questo motivo non ci si può nascondere dietro alla
risposta di rito “se qualcuno si fa male abbiamo l’assicurazione”. I
proprietari della struttura, i cittadini, vogliono usufruire dei
propri beni in assoluta tranquillità, e solo in casi eccezionali
avvalersi della copertura assicurativa.
L'impianto di
riciclaggio aria non ha funzionato per tutto l'inverno, procurando
ristagni di umidità all'interno della piscina. La conseguenza è che le
molecole di cloramina, sono respirate dai bagnanti.
Questa è una
negligenza e un atteggiamento di non curanza delle minime
osservanze di gestione di impianti pubblici, e menefreghismo verso
la salute delle persone che usufruiscono del servizio. Solo per una
situazione fortuita tutto ciò non ha portato a casi di attacchi di
asma o problemi respiratori, soprattutto per i bambini e anziani.
Invitiamo
Lei in prima persona a visitare la struttura e chiedere
spiegazione ai gestori del motivo delle loro negligenze e perché
l’impianto di ricircolo dell’aria, così importante e necessario, costato
molti soldi pubblici nel momento della realizzazione della piscina non
viene utilizzato (forse è una furbata per risparmiare un po’ di energia
elettrica).
Oltre a ciò ci
risulta che l’impianto versa in una situazione debitoria e quindi siamo
alquanto preoccupati per il rischio di veder chiudere l’impianto per
inagibilità o per
l’intervento di qualche creditore.
Chiediamo a Lei
Signor Sindaco quali provvedimenti ha preso, e quali intenderà prendere
il Comune nei confronti di chi ha gestito in modo così fallimentare lo“STADIO
DEL NUOTO”.
I cittadini
hanno il diritto di veder gestita la propria piscina comunale con tutti
i crismi necessari, hanno il diritto di usufruire di un servizio che
Loro hanno profumatamente pagato senza rischi e in condizioni igienico
sanitarie civili e non hanno più intenzione di pagare per permettere
alle solite “emanazioni politiche” di gestire in modo privatistico e
speculativo i beni pubblici.
Chiediamo
quindi al Signor Sindaco di rendere almeno questa volta trasparente la
gestione di questo problema e da quanto ci risulta un eventuale e futuro
appalto per la gestione che sia in grado di dare alla piscina quella
funzione sociale educativa e sportiva per cui a suo tempo era stata
edificata.
In attesa di un
suo gentile riscontro, porgiamo distinti saluti
Sinistra Democratica di Albenga
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