05 Settembre 2008 LA STAMPA
POLITICA ENTRO MARTEDI’ SI DECIDE IL DESTINO DELL’AMMINISTRAZIONE La Provincia vicino alla crisi |
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SAVONA Tiene banco il toto-scadenza della giunta provinciale. A questo punto non è in discussione se l’amministrazione cadrà ma quando. All’interno del Pd sta crescendo il partito della mozione di sfiducia ritenendo che mantenere Bertolotto sul «trono» rappresenti un danno quotidiano per il centrosinistra. A frenare l’impeto del Partito democratico, contribuiscono però una serie di variabili. La prima è che il Pd e gli alleati non hanno ancora scelto un candidato preciso, malgrado Michele Boffa, Antonello Tabbò e il sindaco Floris di Albenga siano, nell’ordine, i più gettonati. L’altra incertezza è legata al numero dei consiglieri che firmerà la mozione di sfiducia. Il Pd non è convinto di poter contare sui voti degli ex esponenti della Margherita Richeri e Buscaglia, mentre è quasi certo che la mozione verrebbe firmata dai socialisti che in tal modo sarebbero reintegrati nel centrosinistra. La mozione, paradossalmente, potrebbe non ottenere i voti del centrodestra che ha tutto l’interesse a tenere in vita la giunta Bertolotto che fa la guerra al Pd in modo da evidenziare le contraddizioni all’interno del centrosinistra. Infine le considerazioni di merito. Se cadesse subito la giunta, salterebbe la nuova discarica di Savona. Un problema che sta portando al collasso non solo l’Ata ma anche le finanze del Comune di Savona. Poi ci sono da gestire i fondi della formazione professionale (6 milioni) e almeno 20 milioni dei Piano organici di intervento che coinvolgono zone strategiche come Vado e Savona. Senza dimenticare piattaforma Maersk, Ferrania e Piaggio. Oggi comunque i segretari del centrosinistra s’incontreranno per uno scambio di vedute. Martedì con la segreteria del Pd e poi la maggioranza di Palazzo Nervi, verranno prese le decisioni definitive. |