«Assediati da auto e sporcizia» IL SECOLOXIX
viaggio nei quartieri / il centro
L'operatore ecologico: troppi non rispettano l'ambiente. Il negoziante: zona dimenticata
PROSEGUE il viaggio attraverso i quartieri del capoluogo savonese. Dopo i primi passi, mossi tra le zone più periferiche, la tappa odierna prevede l'arrivo nel centro "nuovo" di Savona. Una ragnatela di perpendicolari che, a detta di cittadini e lavoratori, potrebbe essere decisamente più vivibile.
«Purtroppo i problemi sono molti, non saprei da dove cominciare» sostiene Giancarlo Gorrino, dipendente Ata quotidianamente impegnato nel combattere sporcizia e cattive abitudini.
«E ce ne sono tante, sicuramente più diffuse tra la classe medio-alta di popolazione che tra i poveracci. Prima su tutte, l'assenza di sacchetto e paletta tra i padroni di animali: non si contano le volte che pulisco un marciapiede, e ripassandoci mezz'ora dopo lo rivedo pieno di deiezioni animali. Così ci fanno una brutta figura i savonesi, come cittadini poco rispettosi dell'ambiente, e nello specifico noi operatori ecologici, accusati di non compiere a fondo il nostro lavoro».
Anche se, ammette in seguito, «dopo l'inasprimento delle sanzioni sembra che simili episodi siano in calo».
Capitolo rifiuti ingombranti. «Quella sembra una prassi difficile da sradicare, troviamo ancora una quantità impressionante di elettrodomestici attorno a cassonetti. Le fasce orarie sono generalmente rispettate, tranne casi sporadici i cittadini fanno molta attenzione nel non gettare rifiuti in tarda mattinata e primo pomeriggio».
Nell'ultima nota dolente del centro, i savonesi però non c'entrano nulla: «La gente che ronza attorno a Piazza del Popolo è nota a tutti: ubriachi, tossici, delinquenti, accattoni, c'è di tutto. E al mattino, gli scenari che ci si presentano davanti agli occhi sono spesso penosi. Abbiamo anche segnalato casi di atti osceni in luogo pubblico: succede infatti che extracomunitari e barboni, non trovando di meglio, usino le fontanelle e gli angoli appartati per le loro necessità».
La sciatteria del quartiere, secondo chi vi lavora, è solo uno dei sintomi del disinteresse che l'Amministrazione dimostra verso i cittadini.
«Basta che tutto sia pulito per l'arrivo del Papa, poi il resto non conta» racconta Patrizia Polidoro, che col marito gestisce un negozio di alimentari in via Verzellino.
«Siamo dimenticati da tutti - continua Riccardo Agresti, il coniuge - Da anni protesto formalmente con la Polizia Municipale per la condizione del manto stradale e dei marciapiedi, entrambi pericolosissimi a causa delle buche. Niente, disinteresse totale. Però, quando c'è da far delle multe sono attivissimi: so solo io i clienti che ho perso a causa delle sanzioni emesse dai vigili».
Ma la furia di Riccardo Agresti non si limita al solo manto stradale: «I posteggi qua sono un incubo: non c'è ricambio, perché quasi tutti sono occupati dai residenti e chi viene da fuori non sa dove lasciare la macchina anche solo per due minuti, il tempo di qualche acquisto veloce. E io, che ci lavoro da trent'anni, sono costretto a posteggiare il furgone a centinaia di metri. Servirebbe un po' più di collaborazione, nella vita si prende e si da, non si può sempre e solo pretendere».
Posteggi e asfalto, note dolenti anche secondo l'autista Acts Domenico Maida.
«Sarà perché i nostri mezzi sono un po' usurati, ma effettivamente quando si percorrono le strade del centro le vibrazioni sono tante - racconta - Anche se forse il pericolo è più alto per chi gira su due ruote. La doppia fila è l'altro grande problema, una delle cause principali di rallentamenti e code. Che, particolarmente d'estate quando caldo e stress mettono già a dura prova il fisico, fanno perdere la pazienza all'utenza».
Che puntualmente si sfoga con il conducente. «Va sempre a finire così, noi cerchiamo sempre di metterci nei panni dei passeggeri ma purtroppo è un atteggiamento che gli altri non adottano mai nei nostri confronti».
federico biglieri
Più polizia contro il degrado, rimane il rebus posteggi
la replica
CITTADINANZA chiama, politica risponde. Focalizzati i maggiori problemi emersi passeggiando per il centro, la parola passa ad Antonella Frugoni, presidente della V Circoscrizione e da sette anni immersa nella realtà del quartiere.
Primo punto affrontato, il degrado di marciapiedi e manto stradale. «Le segnalazioni degli abitanti sono da tenere in considerazione, ma ritengo anche che in città vi siano zone maggiormente coinvolte sotto questo aspetto, via Mazzini su tutte. Per quanto riguarda la manutenzione dei marciapiedi, condivido le impressioni ma faccio presente che l'amministrazione ha in cantiere un progetto che prevede il rifacimento degli stessi in più zone di Savona. Difficile, comunque, che si prenda una decisione prima di capire dove si terrà in futuro il mercato civico».
Altro tema scottante, i posteggi: «Purtroppo le vie del centro sono densamente popolate, e l'alto numero di residenti non garantisce un ricambio adeguato. L'ideale sarebbe una "cintura" di posti auto, anche se l'abbonamento mensile studiato proprio per usufruire dei parcheggi a pagamento a prezzi ridotti mi sembra un'ottima soluzione».
Infine, il doppio nodo igiene e sicurezza: «Tutti noi sappiamo quale tipo di gente frequenti piazza del Popolo, e i risultati in termini di degrado e delinquenza purtroppo non sono incoraggianti. Le nostre richieste a Comune e forze dell'ordine si faranno sempre più pressanti, per cercare di arginare un fenomeno che al momento non sembra accennare a diminuire».