PROSEGUE il viaggio attraverso i quartieri del capoluogo
savonese. Dopo i primi passi, mossi tra le zone più
periferiche, la tappa odierna prevede l'arrivo nel centro
"nuovo" di Savona. Una ragnatela di perpendicolari che, a
detta di cittadini e lavoratori, potrebbe essere decisamente
più vivibile.
«Purtroppo i problemi sono molti, non saprei da dove
cominciare» sostiene Giancarlo Gorrino, dipendente Ata
quotidianamente impegnato nel combattere sporcizia e cattive
abitudini.
«E ce ne sono tante, sicuramente più diffuse tra la classe
medio-alta di popolazione che tra i poveracci. Prima su
tutte, l'assenza di sacchetto e paletta tra i padroni di
animali: non si contano le volte che pulisco un marciapiede,
e ripassandoci mezz'ora dopo lo rivedo pieno di deiezioni
animali. Così ci fanno una brutta figura i savonesi, come
cittadini poco rispettosi dell'ambiente, e nello specifico
noi operatori ecologici, accusati di non compiere a fondo il
nostro lavoro».
Anche se, ammette in seguito, «dopo l'inasprimento delle
sanzioni sembra che simili episodi siano in calo».
Capitolo rifiuti ingombranti. «Quella sembra una prassi
difficile da sradicare, troviamo ancora una quantità
impressionante di elettrodomestici attorno a cassonetti. Le
fasce orarie sono generalmente rispettate, tranne casi
sporadici i cittadini fanno molta attenzione nel non gettare
rifiuti in tarda mattinata e primo pomeriggio».
Nell'ultima nota dolente del centro, i savonesi però non
c'entrano nulla: «La gente che ronza attorno a Piazza del
Popolo è nota a tutti: ubriachi, tossici, delinquenti,
accattoni, c'è di tutto. E al mattino, gli scenari che ci si
presentano davanti agli occhi sono spesso penosi. Abbiamo
anche segnalato casi di atti osceni in luogo pubblico:
succede infatti che extracomunitari e barboni, non trovando
di meglio, usino le fontanelle e gli angoli appartati per le
loro necessità».
La sciatteria del quartiere, secondo chi vi lavora, è solo
uno dei sintomi del disinteresse che l'Amministrazione
dimostra verso i cittadini.
«Basta che tutto sia pulito per l'arrivo del Papa, poi il
resto non conta» racconta Patrizia Polidoro, che col marito
gestisce un negozio di alimentari in via Verzellino.
«Siamo dimenticati da tutti - continua Riccardo Agresti, il
coniuge - Da anni protesto formalmente con la Polizia
Municipale per la condizione del manto stradale e dei
marciapiedi, entrambi pericolosissimi a causa delle buche.
Niente, disinteresse totale. Però, quando c'è da far delle
multe sono attivissimi: so solo io i clienti che ho perso a
causa delle sanzioni emesse dai vigili».
Ma la furia di Riccardo Agresti non si limita al solo manto
stradale: «I posteggi qua sono un incubo: non c'è ricambio,
perché quasi tutti sono occupati dai residenti e chi viene
da fuori non sa dove lasciare la macchina anche solo per due
minuti, il tempo di qualche acquisto veloce. E io, che ci
lavoro da trent'anni, sono costretto a posteggiare il
furgone a centinaia di metri. Servirebbe un po' più di
collaborazione, nella vita si prende e si da, non si può
sempre e solo pretendere».
Posteggi e asfalto, note dolenti anche secondo l'autista
Acts Domenico Maida.
«Sarà perché i nostri mezzi sono un po' usurati, ma
effettivamente quando si percorrono le strade del centro le
vibrazioni sono tante - racconta - Anche se forse il
pericolo è più alto per chi gira su due ruote. La doppia
fila è l'altro grande problema, una delle cause principali
di rallentamenti e code. Che, particolarmente d'estate
quando caldo e stress mettono già a dura prova il fisico,
fanno perdere la pazienza all'utenza».
Che puntualmente si sfoga con il conducente. «Va sempre a
finire così, noi cerchiamo sempre di metterci nei panni dei
passeggeri ma purtroppo è un atteggiamento che gli altri non
adottano mai nei nostri confronti».
federico biglieri
Più polizia contro il degrado, rimane il rebus
posteggi |
la replica |
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CITTADINANZA chiama, politica risponde.
Focalizzati i maggiori problemi emersi
passeggiando per il centro, la parola
passa ad Antonella Frugoni, presidente
della V Circoscrizione e da sette anni
immersa nella realtà del quartiere.
Primo punto affrontato, il degrado di
marciapiedi e manto stradale. «Le
segnalazioni degli abitanti sono da
tenere in considerazione, ma ritengo
anche che in città vi siano zone
maggiormente coinvolte sotto questo
aspetto, via Mazzini su tutte. Per
quanto riguarda la manutenzione dei
marciapiedi, condivido le impressioni ma
faccio presente che l'amministrazione ha
in cantiere un progetto che prevede il
rifacimento degli stessi in più zone di
Savona. Difficile, comunque, che si
prenda una decisione prima di capire
dove si terrà in futuro il mercato
civico».
Altro tema scottante, i posteggi:
«Purtroppo le vie del centro sono
densamente popolate, e l'alto numero di
residenti non garantisce un ricambio
adeguato. L'ideale sarebbe una "cintura"
di posti auto, anche se l'abbonamento
mensile studiato proprio per usufruire
dei parcheggi a pagamento a prezzi
ridotti mi sembra un'ottima soluzione».
Infine, il doppio nodo igiene e
sicurezza: «Tutti noi sappiamo quale
tipo di gente frequenti piazza del
Popolo, e i risultati in termini di
degrado e delinquenza purtroppo non sono
incoraggianti. Le nostre richieste a
Comune e forze dell'ordine si faranno
sempre più pressanti, per cercare di
arginare un fenomeno che al momento non
sembra accennare a diminuire».
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