04 Settembre 2008
il caso
Poco frequentato
il nuovo quartiere
disegnato da Bofill

ERMANNO BRANCA

Nel complesso della Torre
23 residenti e pochi negozi

SAVONA  LA STAMPA
Il quartiere portuale continua a fare la fortuna di baristi e ristoratori mentre stenta a decollare come zona residenziale e centro d’affari. Tanto è elettrica l’atmosfera della «movida» serale nei locali della Darsena, quanto latitano residenti e negozianti. Nemmeno le linee avveniristiche dell’esclusivo quadrilatero progettato dall’architetto catalano Ricardo Bofill per il gruppo Orsero, sono riuscite ad attirare abitanti nella zona portuale che viene guardata con una certa diffidenza persino dagli automobilisti.
Il colpo d’occhio notturno del complesso scarsamente abitato, con poche luci che occhieggiano dalle centinaia di finestre del grattacielo e degli altri edifici di vetro e acciaio, è confermato dalle presenze anagrafiche. Sui 64 appartamenti di via delle Coffe, le famiglie residenti risultano 16 distribuite così: una al civico 5, 3 al numero 7, 4 al 9 e altre 8 al civico 1 della Torre. In tutto i residenti risultano 23.
Anche la parte commerciale per il momento non risponde adeguatamente alle attese. A più di un anno dalla dichiarazione di agibilità del complesso, la maggior parte delle vetrine è ancora vuota. Ha fatto coraggiosamente da apripista il negozio di gastronomia che dopo alcuni medi di chiusura ora si ripropone nella veste di Ristorantino. Nel frattempo sono state allestite altre eleganti vetrine di Felissimo (abbigliamento), Vecchia Savona (gioielli), la grande parafarmacia Nostra Signora della Misericordia e Rigadritto (cartolibreria e oggettistica). In primavera ha esordito anche l’Hotel della catena spagnola NH che ha contribuito a creare movimento. La strada sembra però ancora lunga e irta di difficoltà, come se il quartiere portuale al momento non fosse ancora entrato nelle abitudini dei savonesi. Del resto contare solo sul pur consistente transito dei croceristi che sono separati dal complesso di Orsero da una robusta recinzione di sicurezza, sarebbe sbagliato.
Una conferma indiretta arriva anche dal parcheggio interrato che il Comune si era fatto riservare nella Torre nell’ambito degli oneri di urbanizzazione. Il posteggio è rimasto vuoto per molti mesi e poi è stato parzialmente utilizzato solo con la concessione gratuita alla domenica lunedì, decisa dal Comune per ovviare alla carenza di parcheggi provocata dal mercato. L’innovazione ha comunque consentito a un certo numero di utenti di scoprire il parcheggio che ora viene utilizzato al 40%. Parte dei problemi del complesso sono certamente legati ai collegamenti: il ponte pedonale sulla darsena infatti si guasta troppo spesso e si avverte la mancanza del ponte a raso che non è stato ancora realizzato dalla Port Authority.