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Esclusivo/ La mia vita nell'Arci savonese (quinta puntata) dal 2001 al 2003

La rinascita di Filmstudio

nel ricordo di Mirko Bottero

Tutti gli artefici di quel "miracolo" che fa onore a Savona: da Felice Rossello, a Titti Sanguineti, a Carlo Freccero. Lo "sfratto", le ceneri, la rinascita, il rilancio. Grazie a...

 di  Giovanni Durante *

 


Giovanni Durante*

2001, rinasce dalla proprie ceneri Filmstudio

Il rapporto con il circolo Filmstudio di Mirko Bottero è sempre stato, per noi, piuttosto controverso.

Da una parte è impossibile non riconoscere a Mirko il ruolo storico di garante savonese del cinema d’autore, eppoi una simpatia da vecchia canaglia, il rispetto per il partigiano, per un uomo libero. Per l’ARCI e per me è sempre stato difficile ricordare a Mirko che un circolo aderente avrebbe dovuto fare la tessera Arci ai propri soci, quante volte ci abbiamo provato, ma niente da fare, Mirko è sempre stato bravo a contrattare, la sua tesi consisteva nel fatto che se lo avessimo costretto a fare tesseramento Filmstudio avrebbe sicuramente chiuso.

Filmstudio nasce nel 1978 dalla storia del circolo Calamandrei, fondatori sono oltre a Bottero, Tatti Sanguineti, Carlo Freccero a altri cinefili (o cinofili, come diceva Mirko..) savonesi.

Comunque il 2001 è l’anno della chiusura del circolo di Piazza Diaz, i proprietari sfrattano definitivamente Mirko e i suoi fedeli collaboratori, ovviamente per la città si tratta di un fatto clamoroso, nasce un comitato per la difesa del sodalizio, ma non c’è niente da fare, a fine dicembre si sgombera tutto e chiudono i battenti.

Il comitato, capitanato da Felice Rossello, di ritorno da Milano come autore di trasmissioni televisive di grande successo, comincia a tessere la trama della ricostruzione, dello stesso gruppo fanno parte da subito Angelo Core, Andrea Tessitore, Corrado e Damiano Meraviglia, Francesca Bertani, Simona di Tullio, Lorenzo Martinengo, Simone Perna. (Simona, Francesca e Simone saranno, inoltre, tra i primi a svolgere a Savona il nuovo servizio civile volontario presso l’Arci).  Ci vorranno 400 giorni per riaprire, ma la tenacia e la testardaggine di un gruppo di irriducibili ridarà la sala di cinema d’essai ai savonesi. L’associazione nuovoFilmstudio nascerà 12 mesi esatti dopo lo scioglimento di Filmstudio, cioè il 28 dicembre 2002, l’apertura della rinnovata sala di Piazza Diaz sarà invece il 30 aprile 2003.

Nel frattempo “ i compagni di Nabil” crescono, l’Ipsia ha creato una classe tutta per loro, e anche se oggi può sembrare ghettizzante, in realtà funzionò alla grande. Abdelilah, uno dei ragazzi della 1° B aveva tutti sette e otto, e molti di loro trovarono lavoro e permesso di soggiorno, oltrechè dignità e progetto di vita.

Rimane per l’Arci savonese uno dei momenti più alti sul piano politico e sociale.

Come Arcisolidarietà sviluppiamo un programma di formazione con le scuole Rossello, la nostra collaboratrice Claudia Roncaglione insieme agli obiettori Piero Ferro e Andrea Alvazzi collaborano con le suore per preparare una classe del quinto anno del Liceo psico-pedagogico alle materie della multiculturalità e dell’intercultura. Ci aiuteranno seguendo sempre i nostri ragazzi del Maghreb.

Da ateo (lo so, non va tanto di moda…) sento il dovere di ringraziare suor Grazia Ferrarini per l’apertura che ci concesse.

Il 2001 è anche l’anno della nascita del servizio civile volontario e la fine del servizio di leva.

In realtà gli obiettori continueranno ad essere assegnati fino al 2003, mentre i primi volontari del nuovo servizio civile inizieranno nell’autunno del 2002.

Durante l’anno avviamo una ricerca, in collaborazione con una giovane ricercatrice genovese dell’università di Urbino presentataci da Andrea Tessitore, Cecilia Capozzi, sugli adolescenti savonesi e i comportamenti sessuali a rischio HIV, si tratta di un lavoro importante che vide la collaborazione degli istituti secondari savonesi, con 250 interviste a studenti maschi e femmine di 11 scuole. I risultati della ricerca sono stati raccolti in una pubblicazione tirata in 1.000 copie distribuite agli stessi ragazzi delle scuole medie superiori, oltre ovviamente ai nostri interlocutori istituzionali (oggi si dice stakholders, fa molto cool..). I risultati saranno presentati in un’iniziativa pubblica nel 2002, e i dati faranno discutere.

Il 21 dicembre 2001 è una giornata freddissima, a Savona non ci si muove per la neve caduta sino dalle prime ore del mattino, con fatica riesco ad arrivare allo studio di un notaio savonese e insieme ad operatori del terzo settore savonese costituiamo la cooperativa sociale di ricerca  e progettazione ArciMedia, che comincerà nel 2002 ad operare sviluppando progetti che ricorderò successivamente. In questa occasione comincia il rapporto umano e professionale con un bravissimo project manager, esperto in consulenza progettuale in ambito europeo. Con Marcello Falco avviamo un percorso di stima, professionalità, creatività che non si interromperà più. Dalla collaborazione tra Arci ed Espansione Consulting nasceranno progetti innovativi e corsi di formazione, che troveranno fortuna negli ambienti più diversi, dagli sportelli per gli immigrati ai corsi per i dirigenti delle basi associative.



Giovanni Burzio

2002: un congresso importante per l’Arci savonese

Nel gennaio dell’anno, presso lo studio di Sandro Lorenzini vengono presentati i 15 bozzetti del concorso di scultura “La città aldilà del fiume”, bandito dall’Arci e dalla 3° circoscrizione di Savona, con il patrocinio della società GeoTea. Si tratta di una bella iniziativa nata dalla collaborazione tra Mimmo, Giovanni Burzio, Lorenzini e Maurizio Bagnasco. Le opere finaliste verranno realizzate in dimensione reale e saranno esposte in piazzetta Santa Cecilia, sotto l’edificio denominato “matitino”.

  Vincerà poi l’opera di Graziosa Bertagnin che oggi fa bella mostra di sé proprio in piazzetta. Da ricordare una coloratissima e dinamica installazione di Oscar Albrito e un bel catalogo prodotto da Mimmo e sponsorizzato dalla GeoTea. Da ricordare anche l’assoluta indifferenza per l’iniziativa del neo assessore alla cultura Silvano Godani che cercherà di recuperare proponendo, in modo un po’ patetico, l’acquisto di alcune opere da installare in città, questo atteggiamento di totale distacco nei nostri confronti verrà mantenuto per tutta la durata dell’amministrazione e ne farà comunque uno degli assessori dimenticati più rapidamente, almeno da noi…

Nel frattempo il gruppo per la rinascita di NuovoFilmstudio si dà da fare a tutto campo, viene confermato un contributo corposo da parte della fondazione De Mari che permetterà di tornare nella sede storica di Piazza Diaz.

A giugno, come ArciSolidarietà, pubblichiamo e presentiamo la ricerca curata da Cecilia Capozzi su “adolescenti savonesi e comportamenti sessuali a rischio HIV”, il Secolo XIX dedica una pagina intera con un bell’articolo di Antonella Granero. I dati che emergono sono davvero molto interessanti, la pubblicazione fu finanziata da fondi messi a disposizione del dipartimento delle dipendenze della ASL savonese.                                                                                                                                                        

Il 2002 è l’anno del congresso ARCI, che avviene in un momento di buona salute associativa, infatti sono 11.000 i soci Arci in provincia, 87 le basi associative, un gruppo dirigente diffuso e in parte rinnovato.

Per l’occasione mi lascio andare a considerazioni pesanti sul coordinamento savonese delle SMS, per questo mi risponderà con una lettera personale il presidente della Paolo Boselli di Albisola, comunque a parte il tono, non cambio idea nemmeno oggi, una parte delle SMS del coordinamento hanno fatto o stanno facendo una brutta fine, sul piano sociale, culturale e talvolta pure economico.

Il congresso di dicembre eleggerà Mimmo Turchi presidente, me segretario provinciale, inoltre faranno parte della segreteria Marisa Ghersi e Roberto Costagli, presidente della SOMS Pace e Lavoro della Valle di Vado.

Per Marisa si tratta della conferma definitiva a dirigente “importante” dell’Arci savonese, per Roberto si tratta invece di una piacevole novità, infatti il nuovo e “giovane” presidente della Valle ha esperienze nel sindacato e nell’Auser, per noi è un buon “acquisto”..

FFaranno parte del Consiglio provinciale dell’Arci anche Mario Accattino, Franco Agosto, Marco Aschero, Ida Bortolini, Michele Brosio, Anna Camposeragna, Massimo Freccero, Daniela Galatolo della prologo di Dego, Alessandro Galli della SMS Varazze, mancato prematuramente nel 2006, Giampaolo Grollero del Brixton, Gavino Ledda del Nautico vadese, Ascanio Magi di Cantagalletto, Fabio Pastorino, Antonio Prato, Claudia Roncaglione Tet, Franz Rossello (che diventerà nel 2006 segretario generale della CGIL savonese), Sandra Sonaglia e Albino Veirana; comporranno gli organismi di garanzia, invece, Angelo Berio, Angelo Ghersi, Nicoletta Griffo, Giorgio Crocco, Marcello Falco e Romana Ratto.

A fine anno avviamo il secondo bando del nuovo servizio civile volontario, si tratta di una novità importantissima. Dopo decenni di servizio civile alternativo a quello militare che ci ha permesso di incontrare centinaia di giovani parte con le prime due volontarie di servizio civile il nuovo SCN.

Marcella Catalano all’ARCI, Viviana Marconi al Cesavo saranno le prime ad aprire la strada a decine di altre coetanee che cominceranno nel gennaio 2003. Il Secolo XIX dedicherà una pagina intera molto approfondita sull’argomento. Per noi è una nuova sfida molto impegnativa, si tratta di strutturarci in modo adeguato, nasce Arci Servizio Civile Savona, un’associazione di associazioni per gestire il nuovo SCN; facciamo formazione per le nuove procedure di accreditamento, progettazione e selezione. Ci crediamo tantissimo, e gli sforzi verranno premiati con una grande partecipazione ai bandi di selezione degli anni successivi.


Simona Di Tullio

Franz Rossello

2003: nasce il nuovo servizio civile volontario

A gennaio entrano in servizio un gruppo consistente di volontari di servizio civile organizzati in diversi progetti e in diversi enti attuatori. Alcune ragazze andranno costituire il gruppo “storico” del Cesavo, quelle che rimangono in Arcisolidarietà costituiscono uno staff di intervento sulla multiculturalità nelle scuole, si tratta di ragazze davvero in gamba e costituiranno la prima esperienza savonese di educazione alla mondialità nelle scuole elementari. Simona Di Tullio, Francesca Bertani, Francesca Ulivi lasceranno una traccia importante che verrà ripresa dai futuri volontari. Continua anche il progetto di prevenzione all’HIV nelle scuole, con l’ausilio della ricerca di Cecilia Capozzi e con l’inserimento della volontaria del servizio civile volontario Rossana Fanciulli.
Il 2003 è un anno di lavoro importante per la nostra cooperativa Arcimedia, per conto della Provincia svolgiamo una ricerca sulle agenzie culturale sui fruitori di cultura savonesi, nel 2004 la ricerca approderà alla produzione di un cd rom con dati in gran parte ancora attuali. Otteniamo inoltre un finanziamento della Filse che ci permette di strutturare ArciMedia sul piano tecnologico e organizzativo.

Il 30 aprile riapre finalmente Filmstudio con il nome programmatico di NuovoFilmstudio, presidente è Felice Rossello, il gruppo dei rifondatori che ho ricordato precedentemente ha lavorato in silenzio e con grandi sacrifici, all’inaugurazione si proietta il dottor Stranamore di  Stanley Kubrick, un vero manifesto programmatico per il storico sodalizio tirato a lucido.                          

Il 6 novembre la SMS Leginese celebra i 90 anni di fondazione, per l’occasione chiediamo a Tom Benetollo di partecipare. In quel periodo è in giro per l’Italia  e per il mondo come un globtrotter della pace e della speranza, troverà il modo di fare un salto. Lo vado a prendere in aeroporto a Genova sapendo che dopo quattro ore deve ripartire. Corriamo alla Leginese, la sala per la verità e più vuota che piena e io ci rimango male. E’ Tom a rincuorarmi, mi dice che non fa niente, che 90 anni di storia di una SMS vale comunque la presenza.

Al ritorno verso l’areoporto parliamo con passione della situazione politica, e mi traccia uno scenario che subito faccio fatica a capire, invece negli anni successivi avverrà tutto puntualmente. Intanto la tragedia del conflitto irakeno, l’errore strategico storico di parte del mondo occidentale che peserà sulle prossime generazioni sia islamiche che occidentali, il rischio di disastro eco-sociale mondiale (allora non ne parlava ancora nessuno!); e ancora sul fronte interno l’autoscioglimento dei DS in un partito di identità indefinita, l’esigenza di una sinistra unita anziché di piccoli partiti autoreferenziali, l’esigenza di avere una strategia nei confronti di una Chiesa sempre più invasiva e reazionaria e quindi di una unità del mondo laico, mantenendo grande rispetto per tutte le esperienze avanzate del mondo cristiano, nella speranza che un giorno possano governare con saggezza e lungimiranza il messaggio evangelico nel mondo.

Ci salutammo con un abbraccio. Di quei 60 minuti di viaggio in auto ricordo tutto, Tom sapeva essere profetico con la semplicità di una chiacchierata tra vecchi amici..

Giovanni Durante

A fine estate L' ARCI presenterà il libro "50+1, storia dell'arci savonese", a cura di Marisa Ghersi

* span> Giovanni Durante  Ha 42 anni, sposato con Monica, il figlio Luca ha 15 anni.

Dal 1990 dirigente dell’ARCI, confermato attraverso 5 congressi.

E’ stato per un breve periodo(dal 1992 al 1994) consigliere comunale e assessore alle politiche sociali e giovanili a Celle Ligure, comune di residenza al quale è molto legato.

Negli anni è diventato dirigente regionale e nazionale dell’ARCI, dove ha svolto diversi incarichi.

Da sempre impegnato nel mondo del terzo settore e del volontariato ha ricoperto per due volte il mandato di portavoce del Forum provinciale del terzo settore; dal 1999 è presidente del CESAVO, inoltre è portavoce del collegamento regionale dei centri di servizio al volontariato, componente del direttivo nazionale dei centri di servizio e membro dell’ufficio di presidenza nazionale.

Inoltre è presidente dell’associazione di volontariato ArciSolidarietà, di Arci Servizio Civile e della cooperativa sociale ArciMedia.