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AREE PIAGGIO

ASSOCIAZIONI, PARTITI, LISTE CIVICHE, PRIVATI CITTADINI DICHIARANO IL LORO DISSENSO

 

Oggi, 24.07.'08, i sottoscrittori - privati cittadini e rappresentanti di associazioni economiche e ambientaliste, partiti politici, liste civiche- riuniti in assemblea presso Palazzo Ricci, in Finalborgo, dichiarano il loro dissenso rispetto al progetto Piaggio che andrà in approvazione nel prossimo Consiglio Comunale, in relazione alle seguenti radicali criticità: 

- la fretta di giungere all'approvazione del progetto, in barba ai passaggi di partecipazione e condivisione dovuti ai cittadini che subiranno da sudditi le decisioni che riguardano il loro territorio di vita. Solo in data odierna, a pochi giorni dal voto decisivo, l'Amministrazione (Urban Center) rende disponibili gli atti, da leggersi in fretta e furia nel bel mezzo del periodo estivo, quando la cittadinanza è occupata dai propri impegni stagionali e l'Ingegnere capo è in vacanza e non potrà personalmente rispondere a eventuali domande;

- gli aspetti assai discutibili presenti sul piano finanziario presentato dall'azienda in estremo ritardo (16 luglio) rispetto alle ripetute richieste dello stesso Consiglio Comunale. Infatti Piaggio pretende che vengano finanziati dalla città, tramite una speculazione edilizia, oltre al trasferimento, i nuovi macchinari e addirittura gli oneri di urbanizzazione;

 - la stroncatura del progetto fatta dallo stesso consulente tecnico di prestigio, incaricato dall'Amministrazione, che richiederebbe almeno un attento riesame e approfondimento. In particolare l'Architetto Casamonti evidenzia come gli spazi dedicati ai finalesi siano insufficienti e spesso finti rispetto agli interessi degli speculatori e così conclude la propria analisi:

 Complessivamente appare chiaro come, una volta abbandonato il tavolo concertativo che vedeva progettisti, promoter e soggetti pubblici collaborare per un’ottimale esito dell’intervento che soddisfacesse esigenze sia pubbliche che private, il progetto abbia subito una forte deviazione verso logiche speculative

tout court..”

- l'insufficienza e carenza logistica e qualitativa delle strutture alberghiere previste che, come sono state pensate, risulteranno a detta degli stessi albergatori, invendibili, con conseguente cambio di destinazione in senso residenziale (ancora seconde case!!!);

 - l'assenza di edifici o infrastrutture di pubblico interesse e socialmente accessibili, quali scuole, impianti sportivi, piscina o altro

 - l'assenza -già rilevata dall'Ufficio tecnico del Comune- di una studio di sostenibilità e impatto ambientale in relazione a: risorse idriche, zone verdi, sottoservizi, bonifica dei terreni, qualità architettonica, inserimento nell'insieme della città ecc.

 - l'assenza di garanzie pubblicamente evidenti sul mantenimento dei posti di lavoro in nome dei quali il procedimento è stato avviato;

 - la ricaduta solo su Finale di tutti i costi dell'operazione e non su altri soggetti aventi competenza e interesse, ovvero: altri Comuni aventi cittadini occupati in Piaggio; Comune di Villanova che beneficerà dell'impianto produttivo; altri Enti, quali Provincia, Regione, Stato che (soprattutto la Regione) decidono molto e pagano niente.

 Da tutto quanto rilevato, l'operazione nel suo insieme risulta

fatta non certo per Finale ma a dispetto di Finale, a totale vantaggio di pochi speculatori, e per questo ci impegniamo a contrastarla in tutti i luoghi della democrazia, auspicando tuttavia che almeno una parte della stessa maggioranza si schieri dalla parte della città che l'ha eletta.

 Finale Ligure, 24.07.'08

 Associazioni:

ASCOM Confcommercio

Associazione Albergatori

Circolo Lega Ambiente (Arene Candide)

AltraFinale

Verdi

WWF 

più un cospicuo numero di privati cittadini