Scuola dell'infanzia

Questione di soldi e di investimenti che il nostro Paese non vuole proprio fare sul versante pubblico !

Povera scuola stracciona e costretta a mendicare fondi o inventarsi mercatini o quant'altro per poter sopravvivere .

Governi di destra e di sinistra non hanno nessuna intenzione a migliorare il servizio e si scagliano adesso a trovare scuse per giustificare i tagli alle risorse sia materiali che umane .

I docenti non ci stanno a farsi insultare, a farsi tacciare di assenteismo, di scarso profitto o scarsa professionalità.

Vedo invece colleghi che anche a scapito della propria salute si impegnano a mantenere fede alla loro missione e come un buon dottore continua ad essere colui che ha  cura delle persone  l'insegnante cura l'aggiornamento, legge, studia, approfondisce e ricerca strategie nuove.

La scuola dell'infanzia lungi dall'essere stata generalizzata con l'esistenza sempre più sul territorio delle scuole paritaria è relegata al ruolo di parente povero dell'istruzione alla quale non solo non si danno più contributi ma nemmeno le risorse umane per lavorare .

Essa si impegna in progetti, promuove l'integrazione e mentre gli uffici scolastici promuovono a parole la scuola dell'infanzia come il primo segmento dell'istruzione e a parole ammettono la difficoltà di lavorare e svolgere progetti e laboratori con numeri elevati di bambini per classe in presenza anche di disabili, nella realtà operano tagli di personale di sostegno, di classi e di soldi impedendo proprio quel processo di qualità che invocano.

 La scuola è il primo luogo di  prevenzione di tanti disagi minorili che sfociano spesso in tragedie che costituiscono una vergogna per la società civile tutta e il suo fallimento a vantaggio unico  dei media che hanno argomenti gratuiti per giornali -pseudo trasmissioni di approfondimento ecc...e come se vuoi un lavoratore che lavora lo devi tenere in buona salute così se li vuoi anche equilibrati, ne devi curare l'educazione e l'istruzione .

La scuola statale dell'infanzia di Cairo ha chiesto e non ottenuto l'istituzione della 5^ sezione per l'elevato numero di bambini iscritti in presenza di 4 diversamente abili. Ci dica qualcuno se davvero è convinto che con 30 bambini per classe dai 3 ai 6 anni è possibile dedicare loro il tempo che sarebbe necessario perchè si senta un individuo unico e non un numero .

Anna Lussu insegnante di sostegno