Piazza del Popolo, maggioranza compatta
sì del consiglio comunale al masterplan di binario blu, "prove tecniche "verso il nuovo puc
L'assessore: l'obiettivo strategico è ottenere il city park e la riqualificazione di una parte nodale della città
IL SECOLOXIX
BINARIO BLU va: la delibera sul masterplan è passata, 24 voti contro 13. Il primo dato politico emerso dalla maratona consigliare di martedì sera a Palazzo Sisto è la compattezza che la maggioranza ha messo in mostra nell'avviare la marcia a tappe forzate che porterà all'approvazione del Puc: se doveva essere una prova generale, è stata preparata con cura e superata in scioltezza. Il secondo è il gesto netto di apertura effettuato nei confronti delle opposizioni: «Questo è solo fatto l'avvio di un percorso che vuole coinvolgere tutti» ha sottolineato l'assessore Livio Di Tullio. Il terzo elemento lo ha posto con forza il sindaco Federico Berruti: come finanziare le opere pubbliche necessarie allo sviluppo della città.
il punto. L'obiettivo strategico dell'operazione Binario Blu è, per il Comune, ottenere il city park da 26 mila metri quadrati e la riqualificazione di una parte nodale della città, ricucendola poi con l'Oltreletimbro. «Il city park - ha detto Di Tullio - è condizione essenziale per poter poi lavorare ad un altro grande obiettivo di qualità urbana, ovvero l'estensione dell'isola pedonale o comunque delle limitazioni al traffico nel centro».
maggioranza compatta. La discussione sulla delibera che concerne il masterplan (con due emendamenti di precisazione riguardanti le aree di via Trincee) è iniziata quando mancavano venti minuti a mezzanotte, alle 2 del mattino il voto. Ranghi compatti (assente per ferie all'estero il solo consigliere Li Calzi) e voto unanime, 24 su 24 presenti.
il centrodestra. Il capogruppo di Forza Italia Federico Delfino ha accusato l'amministrazione di aver dovuto soggiacere al ricatto di Rifondazione Comunista: «Per ottenere il sì, avete dovuto promettere l'estensione dell'isola pedonale, ma così i conti sui parcheggi non tornano più». Delfino ha anche sottolineato «l'errore effettuato ai tempi di Ruggeri, quando quelle aree ferroviarie non sono state acquistate dal Comune» ed ha detto che «Savona ha bisogno di tutto meno che di case». Delfino ha chiesto anche che Binario Blu sia inserito in un più ampio piano della mobilità. Sindaco e assessore hanno annunciato che un Piano della mobilità verrà realizzato nel 2009.
Rifondazione. Ha detto la capogruppo Milvia Pastorino spiegando il voto favorevole: «Per la prima volta, dopo il nulla del passato, a fronte di una operazione residenziale abbiamo una importante ricaduta per la città». Di Tullio, dal canto suo, ha respinto con nettezza le accuse di Delfino: «Nessun ricatto del Prc. Abbiamo condiviso insieme un obiettivo: ottenere il park interrato per diminuire il traffico in città».
l'apertura. L'assessore e il sindaco hanno garantito che il «consiglio comunale sarà al centro di ogni passo di questo progetto così importante per la città». Il consiglio sarà chiamato ad esprimersi quando arriverà lo schema progettuale, quando lo si inserirà nel Puc e quindi quando arriverà il progetto preliminare ed anche sulla sistemazione della piazza. Un atteggiamento accolto favorevolmente da Patrizia Turchi ("A sinistra per Savona"): «Se ci volete coinvolgere, ci faremo coinvolgere». E, al momento, respinto al mittente dal centrodestra, che tuttavia nel dibattito si è presentato ad armi dialettiche un po' spuntate (tra l'altro, la lottizzazione della Squadra Rialzo è un'idea nata sotto la giunta Gervasio).
opere e soldi. Il sindaco Berruti ha rivendicato la coerenza di quanto proposto al consiglio con il programma, del quale ha letto alcuni passaggi. Ha spiegato: «Abbiamo detto sin dalla campagna elettorale che il tema della mobilità per noi è centrale. Questo per fugare qualunque idea di "do ut des" tra diverse parti della maggioranza». Ha aggiunto: «Lo affronteremo senza integralismo e tenendo conto deStiamo parlando di un nuovo polo, da collegare con gli Orti Folconi, dentro ad un disegno di città policentrica, dei quartieri, dove la vivibilità non riguardi solo alcune zone e quindi alcune fasce sociali. Un'idea di città a misura d'uomo, attenta a quelle fasce sociali che la vivono più intensamente. Quindi giovani, bambini, anziani, diversamente abili». Poi ha affondato sul tema delle opere pubbliche e del loro finanziamento: «La riqualificazione di piazza del Popolo, il city park e le altre opere hanno un valore stimato tra i 20 e i 30 milioni di euro. Sicuramente questi soldi non ci sono nel bilancio del Comune, nelle cui priorità ci sono scuole, asili, servizi sociali». Ed al centrodestra che parlava di "Boc" per finanziarsi ed agire in proprio: «Ci dobbiamo mettere d'accordo. Dobbiamo fare debiti oppure no? Nell'ultima seduta consiliare avete detto che i debiti sono troppi. Non si può cambiare idea a seconda del tema». Poi la questione cruciale: «Il tema dello scambio equo e trasparente con gli imprenditori privati è"esistenziale" per una città. I soldi pubblici per dotarsi di certe infrastrutture non ci sono e non sono reperibili altarimenti: o si segue la strada della contrattazione o si dice con chiarezza che si preferisce attendere trent'anni, quando forse l'Italia avrà ripianato il suo debito pubblico». La scelta: «Tra l'immobilismo, il conservatorismo di principio, e l'innovazione pragmatica e riformista scelgo con nettezza la seconda».
Antonella Granero
granero@ilsecoloxix.it