LETTERE  ALLA  REDAZIONE

     Gruppo Consiliare Regionale Verdi -   Associazione Comunale Verdi savonesi

 Al sig.Sindaco del Comune di Savona    Egr.Dott. Federico Berruti

     Corso Italia n.19    17100 Savona

 Lettera aperta

Sig.Sindaco,

la Sua amministrazione preannuncia l'intenzione di provvedere alla costruzione di nuove volumetrie abitative destinate all'edilizia popolare sulle prime colline della città in località “Papessa”.

Più volte nel corso degli anni, e non da soli per la verità, abbiamo chiesto che ci si spiegasse perchè una città che negli ultimi decenni anni ha perso circa ventimila abitanti pari ad un quarto dei residenti e che è attualmente all'equilibrio demografico solo grazie a cittadini immigrati, necessiti di una instancabile opera di costruzione di nuove abitazioni.

Già anni orsono nelle osservazioni al redigendo Piano urbanistico comunale esprimemmo profondo sconcerto davanti ai numeri che indicavano un potenziale abitativo quasi doppio rispetto alle esigenze della popolazione.

E ancora recentemente, nelle osservazioni al Programma pluriennale di attuazione presentate alcuni mesi fa e regolarmente respinte, il Comune ci ha risposto riguardo alla presenza di innumerevoli appartamenti inutilizzati in città che: – suddetta ipotesi attenga ad aspetti propriamente patrimoniali legati all'andamento del mercato e dell'economia savonese- . A parte il fatto che questa non è una ipotesi ma un fatto descritto dai dati della Relazione fondativa del PUC in approvazione e redatto dalla amministrazione comunale, è del tutto opinabile che il Comune non abbia in mano strumenti per stimolare la rimessa sul mercato di tale immenso patrimonio abitativo.

Per una volta ci associamo alle considerazioni fatte da esponenti della minoranza consigliare, e Le chiediamo che ne è stato dei progetti tanto sbandierati di riqualificazione a edilizia convenzionata della ex centrale Enel di Lavagnola e della conversione delle aree ex Balbontin?

Perchè alla Sua amministrazione intende continuare nelle erosione della fascia verde collinare quando in città ci sono spazi lasciati al degrado che potrebbero essere utilizzati con migliori risultati e minori oneri per la collettività?

Non ritiene che sia giunto il momento di abbandonare l'idea obsoleta delle terribili zone di edilizia popolare destinate a diventare aree ghettizzate e avulse dal tessuto urbano e sociale, prive di servizi e difficilmente collegabili con il centro città?

Non sarebbe meglio prevedere nelle nuove costruzioni una parte da destinare ad edilizia convenzionata magari a scomputo degli oneri di urbanizzazione come per esempio nella futura zona degli “orti Folconi”?

Da anni il governo di centrosinistra di questa città è stato identificato, per parafrasare una recente pubblicazione di successo “Il partito del mattone” ma nulla la Sua amministrazione ha fatto per smentire questa triste nomea. Gli unici eventi  che hanno occupato e occupano tuttora le pagine dei giornali sono i progetti, le autorizzazioni a costruire  e i famigerati “Master Plan” come il porto della Margonara, il Bofill, il Crescent, le aree Binario Blu, il fronte mare di ponente con gli ex cantieri Solimano e la zona del Famila, la Metalmetron, la ventilata e poi fortunatamente cassata zona del Miramare, la collina di via Scotto solo per citarne alcuni.

Fino a quando continuerà questa erosione continua e sterile del territorio che già ora produce spesso edifici destinati a rimanere per lunghi anni inutilizzati come sta accadendo per la torre Bofill?

 Cordiali saluti.

 Lì 18 Luglio 2008

  Gruppo Consiliare regionale Verdi Carlo Vasconi 

L'associazione comunale dei Verdi Marco Brescia  Danilo Bruno

 

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COMUNICATO STAMPA Comitato Genitori piazza delle Nazioni

 

In data 16 luglio 2008 il Comitato Genitori piazza delle Nazioni ha partecipato su invito della III Circoscrizione alla riunione della Commissione Territorio, presente il portavoce tecnico dell’assessore Di Tullio. E’ stata illustrata una “novità” circa il progetto dei giardini, progetto a suo tempo condiviso con l’assessore Di Tullio e che, dopo mesi di battaglie e trattative con comitato e cittadini, era stato illustrato e poi votato in assemblea pubblica di quartiere. A quanto pare le piastrelle verranno mantenute e, quindi, non si riqualificherà  piazza delle Nazioni con i nuovi impianti sportivi promessi. Per contro il Comune proporrebbe di destinare ad uso pubblico due infelici e ingabbiati campetti nascosti sotto il livello della strada e strappati al cortile della scuola media Guidobono. La scuola in questione in cambio otterrebbe l’allestimento di un campo di calcio da 7, in erba sintetica. Siamo felici che l’assessore  voglia riqualificare anche le strutture scolastiche del quartiere ma, ritornando al progetto giardini che ci sta a cuore, visto l’ammontare di Euro spesi fino ad ora (c.a. 300.000) e visto il dispendio di tempo, energie da parte di comitato e assessore per il bene comune, ribadiamo che prima di ogni altra cosa, vorremmo vedere concluso in tempi ragionevoli l’intero lavoro perché è ciò che aspetta e desidera da tempo il quartiere. Premesso che questo punto per noi è fondamentale, esprimiamo una serie di perplessità e limiti sull’ultima proposta di Di Tullio.

Le 1100 e oltre firme dei cittadini chiedevano: “via le piastrelle” e il progetto concordato prevedeva l’arrivo di due campi sportivi. In questo modo non si rispetta l’impegno preso dal Comune con i cittadini del quartiere, impegno più volte sbandierato.

Inoltre pensiamo che per merito e sostanza non si possa approvare l’idea dell’assessore Di Tullio così come ci è arrivata, per una serie di motivi:

1)Installare un impianto sportivo aperto al publico in una zona non visibile può comportare seri rischi per un suo uso corretto e in sicurezza;

2) le zone così collocate non sarebbero più accessibili per i bambini più piccoli, in esse non è possibile prevedere spazi (panchine ecc.) dove i genitori possano sostare per seguirli;

3) presso la scuola Guidobono si fa lezione anche fino alle ore 17, l’uso aperto al pubblico di un’area che risiede praticamente sotto le finestre delle aule creerebbe occasioni di disturbo delle lezioni.

4) Rimarrebbero strutture sportive cintate da cancellata da chiudere la sera, limitandone così l’utilizzo.

Come Comitato difendiamo il sogno di un giardino pubblico organizzato e utilizzato con rispetto da tutte le fascie di età, affinché se ne possa godere insieme  in trasparenza e reciproco rispetto. La soluzione proposta dal Comune non ci sembra migliorativa, sicuramente non lo è  rispetto al progetto precedente presentato e votato.

Il Comitato richiede alla Circoscrizione la convocazione di una assemblea pubblica,  alla presenza dell’assessore Di Tullio, perché quest’ultimo, assente alla riunione Commissione Territorio di cui sopra,  possa chiarire con i cittadini  le sue nuove posizioni. Auspichiamo che tale assemblea venga indetta almeno dopo il periodo estivo, al fine di permettere la maggiore partecipazione possibile da parte dei cittadini del quartiere.

Desideriamo che il quartiere possa al più  presto possibile vedere realizzato  un progetto nato da una battaglia che si è riusciti a trasformare in dialogo tra le parti e dove l’assessore Di Tullio ha dimostrato di essere capace di fare un passo indietro e sapere ascoltare. Questo è il tipo d’interlocutore a cui chiediamo di tornare a confrontarsi con il quartiere per fare il punto della situazione e avvicinarci il più possibile a dare ciò che ai cittadini è stato promesso.

 COMITATO GENITORI PIAZZA DELLE NAZIONI

Savona, 18 luglio 2008