Eluana………
(e il caso Del Turco)
![]() Eluana Engralo |
Strano atteggiamento,
quello della Chiesa, verso le tecnologie medicali: quando le teme le
demonizza; quando le fanno gioco le santifica. Ma il demonio non dovrebbe
essere tale tutti i giorni?
Giorni fa, quando la
battaglia del padre di Eluana è stata riconosciuta giusta e meritoria dalla
legge, ci siamo aspettati tutti, noi laici, il temporale che segue il primo
tuono.
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Peggio; si approfitta del “discredito” mediatico gettato
a piene mani sulla magistratura dal presidente del consiglio e dai suoi - ministri - suoi - avvocati per indurre il dubbio sulla sentenza che
riconosce la vanità di mantenere comunque in vita un corpo dove da sedici
anni nulla della persona di cui fu più abita né vi si riconosce.
Ritorna sempre il difetto
di disparità nel confronto laicità/fede: la prima rispetta ogni posizione di
pensiero diversa dalla sua (anzi; spesso è pronta ad arricchirsene e ad
arricchire) purchè non lesiva dei diritti della persona;la seconda muove
dall’idea totalizzante di essere l’unica depositaria della verità e chiede
non persuasione,ma obbedienza.
Oggi come con Galilei;
oggi come col poeta ottocentesco Giuseppe Giusti (sì;quello di
“Sant’Ambrogio”!!) che condannava l’uso del cloroformio perché la donna, era
scritto, doveva partorire con gran dolore e non “briaca”. Opporsi al testamento Veronesi è intolleranza e basta; è sostituire il sistema delle credenze al libero pensiero, liberissimo di decidere, in stato di sanità, che cosa vorrà sia di se stesso, quando, come per Welby, sia irrimediabile il progredire di una malattia esiziale e ridottissime, se non nulle, le possibilità dell’interagire comunicando con le persone care ed a maggior ragione quando, come per Eluana non vi sia nemmeno più la persona, ma un corpo insensibile e capace soltanto di reagire alla forzatura alimentare. E ci si propone di far oltraggio alla sofferta, dolente volontà di un padre diversamente ugualmente anche lui asservito a un sondino. |
![]() Ottaviano Del Turco |
Mai bisognerebbe opporre
la “teoria” catechistica alla dolentissima preghiera (quella sì; con essa
pienamente solidarizziamo!) di un padre che da tanti, tanti anni custodisce
inutilmente un residuo inconscio di quella meravigliosa vita che abitò in
Eluana. Mai, per necessario pudore, bisognerebbe – soprattutto a mezzo
stampa-“Il foglio”- adoperare credenti e papaboys armati di bottiglie
d’acqua.
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Non è così! La sanità
funziona soltanto per l’impegno di medici e di paramedici. Le strutture
sono spesso inadeguate e,anche se non ho dati in merito,suppongo che la
ricerca medica sia ben poco finanziata (anche se abbiamo ottimi
ricercatori italiani…in tutto il mondo.
I “politici” si sono
arrogati il diritto di decidere dove e come s’hanno da fare gli
ospedali, chi si ha da assumere; quali le specializzazioni da attivare
–quasi sempre in conto-clientele elettorali -, di nominare i direttori
di partitico gradimento: insomma, non ospedali, ma occasioni di
business.
Ma non sarà certo sempre
così. Mesi fa, lady Mastella; adesso Del Turco. Innocenti, certo, fino a
conclusione –se ci sarà – dell’iter processuale. Ci piacerebbe, per
l’amore che portiamo a questa nostra Repubblica, che tutto finisse nella
solita bufala agostana. Certo che, a leggere i giornali, c’è di che
perderla, questa fiducia.
Ma se questo viaggiare
vertiginoso di mazzette di euro per appalti voluti, non discussi e forse
neppure richiesti dai competenti, fosse stato utilizzato nella ricerca,
come è dovere democratico, ci piace pensare che si sarebbero fatti passi
avanti per ridare ad Eluana qualcosa della sua persona,qualcosa dei suoi
affetti e delle sue passioni.
Per carità: le
bottigliette d’acqua sono innocenti. Ma non sarebbe servita maggior
acqua per fare pulizia di un sistema ingorgato come quello sanitario?
Sergio Giuliani |