Alcuni solo per testimoniare, per sentirsi
meno soli in una battaglia difficile, che a volte sembra ormai quasi
impossibile, in cui qualcuno ha già pagato un prezzo politico e dove
molti non si vogliono arrendere, anche perché serate come questa possono
dare altro coraggio e la percezione di essere in buona compagnia.
Apre il conduttore della serata, il nuovo
presidente d’Italia Nostra di Savona, Roberto Cuneo. Esalta l’interesse
del libro per l’opera di coraggiosa denuncia e consiglia di tenerlo sul
comodino e leggerne una parte prima di addormentarsi,(a patto che ci si
riesca ad addormentare!) Poi, dopo avere elencato le battaglie sulle
quali Italia Nostra si sta cimentando ( tra cui Margonara) e invitare a
sostenere l’associazione apartitica che si finanzia solo con le quote
soci, passa ad una sintetica analisi dei problemi savonesi . Contesta
chi sostiene che la popolazione savonese stia diminuendo e quindi ci sia
meno bisogno di case, e sostiene che le famiglie sono in aumento e
quindi ci sia bisogno di abitazioni, ma a buon mercato. Cita i Piani
Regolatori che hanno il difetto di non prevedere la ristrutturazione
dell’esistente e che la battaglia contro la speculazione non deve essere
solo politica o estetica, ma anche culturale. Un intervento poco
incisivo, più politico che ambientalista che introduce gli interventi
attesi di Preve e Sansa.
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Interventi
chiari, esaustivi e circostanziati che introducono, però il
nuovo concetto della serata: il bisogno di una chiara presa di
posizione sulla mala-amministrazione del territorio che fa
somigliare la nostra Regione sempre di più ad alcune del Sud,
dove si baratta la legalità con ipotetici posti di lavoro.
Senza NI e senza SE, ma
essere contro in modo
chiaro.
L’invito chiaramente è per i politici che quando non sono
ostaggi, sembrano ormai incapaci di prendere forti posizioni,
per non uscire dal gioco, dagli equilibri di potere.
E’ rivolto poi a tutti i cittadini che, anche se non sempre
direttamente, pagano il prezzo più alto di questa cattiva
politica.
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Il riferimento alle battaglie dei Movimenti e
delle Associazioni, non ultimo il popolo dei Blog tocca,
direttamente, non senza una certa emozione, molti dei presenti
che li rappresentano.
Alcuni politici intervengono, tra loro quelli
come l’Assessore Filippi che testimonia ancora una volta come
sia difficile amministrare portando avanti le proprie idee e
come si sia, in quel caso, incolpati di “fare filosofia”. (Un
giorno bisognerà dirgli che c’è chi ha fatto politica senza
barattare le proprie convinzioni ed è stato costretto a uscirne
perché scomodo e che questo fa la differenza con il modo di far
politica che non ci piace).
Poi interviene l’ex Presidente della
Provincia Garassini che, dopo avere governato proprio con le
forze politiche protagoniste dei fatti, da qualche tempo
frequenta le piazze ambientaliste, cercando alleanze e sostegno
e improvvisandosi “oppositore del potere”, impressionando la
platea con scoop come il nascosto obbiettivo immobiliare sullo
sfascio del Santa Corona e si rammarica di non essere stato
maggiormente citato nel libro per sue “battaglie”. (Le elezioni
non sono poi così lontane e porsi la domanda di dove vadano a
finire i voti di tutto questo malcontento è estremamente saggio
da parte di un politico navigato come lui!).
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Roberto Cuneo |
Interviene anche
Vasconi, Consigliere regionale dei Verdi e viene introdotto in
modo aggressivo proprio da Cuneo che lo apostrofa come complice
di Burlando. Vasconi, che paga il prezzo del malcontento di chi
dalle forze della sinistra al Governo, si aspettava un’azione
più incisiva; le sue battaglie, comunque, le ha portate avanti
in modo più coerente di altri. Sua, ad esempio, l’interpellanza
sulle torrette di avvistamento incendi nelle colline di
Albissola Mare.
Dopo i Consiglieri di Celle, di Vado, di Savona e altri
intervenuti, (procuratore Scolastico compreso), ho voluto dare
anch’io la mia testimonianza
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Presentata come
“talebana di Internet” (termine usato dagli autori) ho rinnovato
il sostegno dei blog savonesi, come Trucioli e Uominiliberi a
Preve e Sansa per il loro lavoro, ho voluto provocatoriamente
dire loro che il “romanzo “, però, non è finito. Non solo non si
sa come andrà a finire, ma è ancora incompleto: nelle 300 pagine
manca ad esempio, il “miracolo degli Indici” nelle Albissole,
dove industrie, scuole e magazzini diventano utili cubature
residenziali per maxi- operazioni che ne vede la loro
moltiplicazione. Manca la continua aggressione collinare del
cemento e il pericoloso continuo degrado idrogeologico.
Infine nel porre l’accento sulla, voluta e
strumentale, mancanza di pianificazione dei Piani Regolatori
Liguri che lasciano voragini aperte all’improvvisazione
speculativa.
Ho dovuto, infine, chiedere spiegazioni ad un
Presidente di Italia Nostra che mentre davanti ad un pubblico
scelto, come quello del 16 luglio, dichiara la battaglia di
Italia Nostra su Margonara ,il porticciolo e il faro di Fuksas,
pochi giorni prima sui quotidiani locali, in un ampio articolo
dimostrava tutto il suo appoggio all’operazione esaltandola come
veicolo di sviluppo per una Savona in declino e dando la sua
solidarietà al Presidente Canavese che la promuove.
Un’incoerenza che spesso si riscontra nei
politici e in chi amministra, ma che non è accettabile dal
presidente dell’Associazione Ambientalista fondata da Mario
Fazio.
Cuneo ribadisce di avere pronunciato queste
affermazioni solo a livello personale (sul quotidiano non appare
però come un privato cittadino, ma come Presidente di Italia
Nostra) e di credere veramente nell’occasione di sviluppo
offerto da Margonara e da tutto ciò che comporta.
La sala rumoreggia infastidita. Proprio quello
che non si credeva di dover sentire: sarà il caso di regalare
anche a Cuneo una piantina di carrubo?
ANTONIA BRIUGLIA
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