10 Luglio 2008

I porti liguri
gettano le basi
per la fusione
Storica alleanza fra Savona, Genova, La Spezia
su piani regolatori, concessioni e promozione
[FIRMA]ERMANNO BRANCA  LA STAMPA
Primo passo verso la creazione di un’autorità portuale Ligure. I presidenti dei Porti di Genova, Savona e La Spezia hanno comunicato al ministro alle infrastrutture e ai trasporti Altero Matteoli la decisione di avviare insieme un processo per concretizzare il «sistema dei porti liguri» di cui si parla da anni. Finora l’argomento figurava soprattutto nell’elenco delle buone intenzioni ma poi i porti finivano sempre per «rubarsi» i traffici approfittando delle debolezze strutturali o politiche dei rivali. Ora invece pare i presidenti delle tre Authority liguri intendano veramente gettare le basi di un’alleanza stabile che potrebbe preludere a una fusione storica, dopo una rivalità sanguinosa e viscerale che datava dai tempi delle Repubbliche marinare.
L’occasione è stata la «48 Ore del Mare» organizzata a Genova da Confitarma. Luigi Merlo, Rino Canavese e Luigi Orlandi, convinti che la portualità ligure stia attraversando un periodo caratterizzato da grandi opportunità ma anche dalla necessità di andare verso cambiamenti strutturali e normativi, hanno deciso di trasformare la struttura già esistente di «Ligurian Ports» in una forma giuridica più definita con lo scopo di coordinare il lavoro delle tre Autorità Portuali. L’associazione, precisano in una nota i tre presidenti, «avrà lo scopo di coordinare i compiti istituzionali delle tre Autorità Portuali per la programmazione delle infrastrutture, il coordinamento dei Piani regolatori portuali, le politiche in materia di autonomia finanziaria, l’omogeneizzazione degli aspetti legati alle tematiche portuali ed in particolare delle concessioni demaniali, la promozione dell’immagine dei tre scali». L’associazione continuerà poi a realizzare iniziative dirette alla promozione del sistema portuale ligure favorendone la più ampia conoscenza dei servizi, delle linee, dell’organizzazione e delle potenzialità.
Il presidente della Port Authority di Savona, Rino Canavese, appena confermato, spiega la filosofia della nuova associazione: «Oggi i porti liguri hanno ancora caratteristiche molto diverse fra loro e una fusione a freddo delle Authority sarebbe impensabile. Se invece ragioniamo in un periodo di tempo da qui ai prossimi dieci anni, penso che l’Authority ligure potrebbe avere buone prospettive. I processi di crescita comune, insomma, vanno coltivati e preparati e poi verificati sul campo nella gestione dei problemi operativi. Già oggi con i miei colleghi ci sentiamo molto più spesso di quanto si possa pensare. Fra l’altro sono in atto processi di riforma che sembrano andare nella stessa direzione. La nostra proposta al ministro Matteoli deve essere letta anche nell’ottica di una maggior rappresentatività del sistema ligure. Sotto molti aspetti, a cominciare da quello dell’autonomia finanziaria, la Liguria sta marciando ad una velocità diversa rispetto ad altri scali italiani ed è logico quindi che si acceleri il processo di integrazione». Conclude Canavese: «Del resto non abbiamo fatto altro che affinare un’intesa che già ci consente di fare azione di marketing comune quando proponiamo il sistema ligure nelle fiere internazionali».