12 Luglio 2008  LA STAMPA

il caso
Burlando «studia» i costi per trasferire lo stabilimento

AUGUSTO REMBADO

“Meno volumetrie per la Piaggio  e meno oneri di urbanizzazione”

FINALE LIGURE

Meno metri cubi, ma anche meno oneri sulle aree Piaggio». E’ quanto dice a La Stampa il presidente della Regione, Claudio Burlando che annuncia di aver affidato incarico alla Filse per calcolare quanto costerà il nuovo stabilimento di Villanova e quanto la Piaggio ricaverà dall’operazione immobiliare nelle aree di Finale con i circa 205 mila metri cubi ad oggi ipotizzati.
Dice Burlando: «Siamo mossi da un solo obiettivo che è quello di non perdere una delle pochissime grandi imprese rimaste in Liguria e nel Savonese in particolare. Dopo un fase difficilissima l’azienda ha sviluppato nuovi business nel settore dei motori e ha molte commesse. Si è aperta a capitali internazionali. In pochissimi anni una piccola realtà come quella savonese ha saputo attrarre imprese di livello internazionali, oltre la Piaggio, la Costa Crociere, la Maersk e ultimi gli imprenditori Cinesi per la Ferrania. E’ un segnale importante. L’azienda a Villanova sarebbe accolta a braccia aperte. La Piaggio potrà fare uno stabilimento nuovo senza far perdere alla Riviera un’attività così importante e salvaguardando i posti di lavoro».
Aggiunge: «L’azienda fa un investimento e ci ha chiesto di condividere un percorso per cercare nuove risorse. Non vogliamo che la Piaggio faccia operazioni immobiliari ma aerei. C’interessa che l’operazione sia sostenibile. Per questo abbiamo chiesto alla Filse, società al 100 per cento pubblica, di fare uno studio economico che ci faccia sapere quali saranno i costi della nuova fabbrica e quali i possibili introiti dall’operazione sulle aree di Finale. Sono calcoli che si possono fare con una certa rapidità, conosciamo i costi sostenuti per le aree demaniali così come quelli dei valori immobiliari a Finale. Piaggio non deve fare un’operazione in pari. Passare da vecchi edifici a una moderna industria fa crescere il valore patrimoniale dell’azienda. Mantenere un’attività produttiva è un dovere, nessuno vuol far guadagnare l’illecito alla Piaggio, si tratta di non perderla. Certi comportamenti degli amministratori a Finale sono un po’ kafkiani. Erano partiti loro da una previsione di 270 mila metri cubi di nuovi insediamenti, poi siamo scesi a 240 e poi ancora a meno di 210 mila. Ma da una parte si chiede ridimensionamenti dei metri cubi dall’altra il Comune vuol far fare alla Piaggio cose che dovevano essere realizzate in 25 anni, con oneri da un valore di oltre 40 milioni di euro. Diciamo, a maggioranza e opposizione, andiamo a fare un’operazione più semplice, troviamo un equilibrio anche con meno metri cubi e meno oneri. Non vogliamo passare, noi, come quelli che vogliono forzare i metri cubi».
Il dibattito resta aperto anche a Finale. «Sono contrario all’esagerata cubatura prevista. Credo che il Partito democratico dovrà prendere una decisione in merito. Sono pronto a dimettermi». Mario Trotta, capogruppo Pd in Consiglio, prende le distanze dall’ultimo progetto. «L’intervento edilizio - precisa invece il consigliere regionale Pietro Oliva - per il trafserimento è il vero motore di tutta l’operazione. Non si tratta di una manovra speculativa, ma di un’iniziativa che avrà riscontri importanti a livello occupazionale ed economico».