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I PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO

TRENTAQUATTRESIMA PUNTATA

 

LA POVERTA' NEL MONDO

(PRIMA PARTE)

Aldo Pastore


Alex Zanotelli
- In molte parti del nostro Pianeta, non si può parlare semplicemente di POVERTA'; occorre utilizzare altri vocaboli, che rispondono al nome di MISERIA e FAME; è sufficiente ricordare, in proposito, i dati statistici della Pubblicazione " I NUMERI DI PADRE ALEX" - EDIZIONE PIEMME per comprendere appieno la drammaticità della situazione esistente; 
ho riportato, in dettaglio, nella Seconda Puntata di questa pubblicazione, i dati elaborati da Padre Alessandro Zanotelli (missionario comboniano), nei primi anni '90 del Secolo scorso.
Non li starò, ovviamente, a ripetere; mi è sufficiente ricordare semplicemente questi pochissimi ed elementari rilievi:
  • 20 PER CENTO: la percentuale della popolazione mondiale (RICCHI), che consumano, da soli, le risorse del pianeta;
  • 83 PER CENTO: la percentuale  delle RISORSE MONDIALI, utilizzate da quel 20 PER CENTO;
  • 80 PER CENTO: la percentuale della popolazione mondiale (POVERI), esclusa da questo pasto;
  • 17 PER CENTO: la percentuale delle RISORSE MONDIALI, a disposizione di quell' 80 per cento della popolazione mondiale.
-  Molti lettori potranno oggettivamente obiettare che le statistiche, elaborate da Alex Zanotelli, risalgono all' ultimo decennio del Secolo scorso e, quindi, non sono più attendibili.
Rispondo a questa ovvia osservazione, attraverso le conclusioni del vertice della FAO, tenutosi a Roma nel Giugno di quest'anno; riporto, in proposito, le parole di Raffaello Masci, corrispondente del Quotidiano "La Stampa" (data: 6 Giugno 2008):
"Il Summit precedente si era tenuto nel 1996 e si era proposto un obiettivo chiaro: dimezzare, entro il 2015, il numero degli affamati, che erano, allora, 800 Milioni.
Oggi, dodici anni dopo, a patire la fame sono 862 Milioni, ma poichè la rivelazione non tiene conto di questi ultimi anni di impennata dei prezzi, alla cifra vanno aggiunti all' incirca altri 100 Milioni di indigenti; si sfiora il Miliardo."

Questi dati dimostrano, in modo inequivocabile, che la MISERIA e la FAME non soltanto non sono state sconfitte o attenuate, ma, addirittura, sono venute a coinvolgere un numero sempre più elevato di esseri umani; nasce, da questa constatazione, un giudizio alquanto incerto, se non addirittura negativo sulla funzione della FAO e, più in generale, delle NAZIONI UNITE, le quali hanno dimostrato, ancora una volta, di essere brillanti artefici di buone intenzioni (con relativi proclami programmatici), ma di non avere alcun potere per fronteggiare, alle radici, il problema; in altri termini, come cercherò di evidenziare più avanti, sia la FAO che l' ONU hanno dimostrato, ancora una volta di essere succubi degli interessi del grande capitalismo occidentale e, parallelamente, del neo-capitalismo cinese ed indiano.
- Ma, nel nostro contradditorio ed iniquo mondo, sta sorgendo ed avanzando un inedito dramma, collegato al fenomeno POVERTA', vale a dire quello della TRANSIZIONE ALIMENTARE, che sta venendo ad interessare progressivamente un numero sempre più elevato di esseri umani nei Paesi del Terzo e Quarto Mondo; questo dramma sta conducendo, come risultato finale, ad un duplice problema nutrizionale: CARENZA E FAME in alcune popolazioni ed ANOMALA OBESITA' in altre.
Ma, che cosa è la TRANSAZIONE ALIMENTARE?
E' presto detto: si tratta semplicemente di sostituire volontariamente (ma, molto più spesso, forzatamente) una dieta fondata sui vegetali (soprattutto: cereali e tuberi) con una dieta fondata sulle proteine di origine animale (carni e derivati), sui prodotti caseari ed, in particolare, su bevande e cibi ricchi di zuccheri, dolcificanti e grassi.

Comida chatarra
L'esempio più tipico di questa deprimente anomalia è rappresentato dal Messico, nazione, oggi, nutrizionalmente corrotta dalla vicinanza Nord-americana; in questo paese, la diffusione della COMIDA CHATARRA (il cibo-spazzatura, prodotto dalle grandi multinazionali statunitensi) sta soppiantando la tipica e tradizionale cucina locale; i risultati sono, già oggi, palesemente visibili:

ogni giorno, un cittadino messicano assume 350 Kcal (Kilocalorie) supplementari, attraverso il grande consumo di bevande e cibi dolcificati; le conseguenze di questo sovvertimento dietetico sono alla luce del sole: i messicani obesi sono passati dal 10 per cento ad oltre il 70 per cento dell' intera popolazione; ed ancora: un sesto degli adulti è risultato affetto da Diabete Mellito di Tipo 2 (malattia, sino a vent'anni fa, praticamente sconosciuta).

L'esempio del Messico si può estendere ad altre Nazioni: L' Egitto, il Sud-Africa, ed, addirittura, la poverissima Nigeria vedono aumentare la loro percentuale di obesi, visto che il cibo-spazzatura è a buon mercato, i fast-food delle Nazioni ricche sono molto appetibili e che, in contrapposizione a tutto questo, il fabbisogno di vegetali locali non riesce a compensare le richieste (anche se di modestissima entità) da parte della popolazione residente.

- Dall' esame di questa abnorme situazione nasce, dunque, come detto poc'anzi, un INEDITO PARADOSSO: dalla POVERTA'  può nascere la DENUTRIZIONE e la FAME, ma, anche, l' OBESITA' e tutte le anomalie patologiche, ad essa collegate.

Cercherò di esaminare, sia pure in maniera molto sintetica, LE CAUSE DI QUESTA FUTURA PARADOSSALE ANOMALIA, anche se l'argomento, per la straordinaria importanza e complessità, necessiterebbe di un esame più dettagliato ed approfondito:

1) CAUSE DEMOGRAFICHE:

  • CRESCITA DELLA POPOLAZIONE MONDIALE: dagli attuali 6,2 Miliardi di persone saliremo a 9.5 Miliardi nell'anno 2050: quindi aumenteranno le bocche da sfamare;

  • INVERSIONE DEL RAPPORTO GIOVANI-ANZIANI: si presume che, entro l'anno 2050 la popolazione anziana supererà in ogni angolo del Pianeta, la popolazione giovanile di almeno 17 punti percentuali; di conseguenza, diminuirà la potenziale forza-lavoro e, quindi, la produttività su scala mondiale;

  • INVERSIONE DEL RAPPORTO POPOLAZIONE AGRICOLA-POPOLAZIONE URBANA: già oggi (e, quindi, in anticipo  temporale rispetto alle previsioni) il numero delle persone che vive nelle grandi metropoli è superiore a quello di coloro che popolano le campagne; dunque, per la prima volta nella storia dell' umanità, verrà sensibilmente ridotta la produzione alimentare agricola, ma, soprattutto, verrà intaccato il Rapporto  Natura/Uomo, la cui integrità è indispensabile per la sopravvivenza dell' umanità e per lo stesso destino del Pianeta Terra.



2) CAUSE AMBIENTALI INDOTTE DALLE ATTIVITA' UMANE:
 
  •  CRISI QUANTITATIVA E QUALITATIVA DEL BENE ACQUA: non aggiungo altre considerazioni a quanto da me già precedentemente scritto nella pubblicazione:
    "IL DRAMMA ACQUA NEL MONDO"; desidero far semplicemente notare che, secondo le più accreditate previsioni riferite all' anno 2080, la terra inutilizzabile, per la carenza di acqua, nel Continente Africano passerà da 30 a 60 Milioni di Ettari;
  • ERRATE TECNICHE DI PRODUZIONE AGRICOLA, definite:
    - MONOCULTURE OSSESSIVE
    - RIVOLUZIONE VERDE
    L' utilizzo delle metodologie produttive, sopra citate ha condotto a questi FONDAMENTALI ERRORI AMBIENTALI:
    * Eccessivi utilizzi idrici, di gran lunga superiori alle risorse potenziali territoriali;
    * Deterioramento qualitativo delle acque di superficie; tale deterioramento, causato da un eccessivo ed irrazionale utilizzo di FERTILIZZANTI CHIMICI, ha avuto secondari e gravi risvolti negativi su tutti i cicli idrologici locali;
    * Distribuzione di FORESTE TROPICALI E SUB-TROPICALI; al fine di rendere i terreni, ove esse erano ubicate, utilizzabili a fini agricoli;
    * Impoverimento o, addirittura, esaurimento delle capacità produttive dei SUOLI;
    * Dipendenza quasi assoluta dal PETROLIO e dai suoi derivati; la crisi delle forniture petrolifere ha determinato una caduta vertiginosa della produzione agricola; infatti, si è verificato non soltanto un crollo nell' uso dei fertilizzanti azotati e dei pesticidi di natura petrolchimica, ma, anche un blocco quasi totale della meccanizzazione in agricoltura.

3) CAUSE ECONOMICHE E POLITICHE:

  • CALO QUANTITATIVO DELLA PRODUZIONE AGRICOLA ALIMENTARE. Malgrado questi evidenti ed incontestabili errori verificatisi nel sistema produttivo, l'istanza proposta dagli organismi internazionali resta quella delle grandi monoculture e della liberalizzazione spinta, il cui risultato è quello di emarginare la piccola produzione e di ridurre i contadini alla fame. I risultati di questa operazione sono, oggi, sotto gli occhi di tutti; cito due esempi:
- Le scorte mondiali di CEREALI sono passate dai 426 MLN di TONNELLATE del 2007 ai 405 MLN di TONNELLATE del 2008 (il minimo storico in questi ultimi venticinque anni);
- In Europa, nell' anno in corso, si è verificato un deficit nella PRODUZIONE DEL RISO per il fabbisogno del mercato comunitario pari al 40 per cento, corrispondente a circa un milione di tonnellate in meno (Dato dell' AIRI - Associazione Industrie Risiere Italiane);
  •  AUMENTO DELLA PRODUZIONE DI CEREALI PER LA CREAZIONE DI BIOCARBURANTI
    E', questo, uno degli aspetti eticamente  più nefasti della nostra società: per far fronte alla crisi petrolifera viene incentivata la produzione di cereali, non già per sottrarre alla fame milioni di persone, bensì per produrre carburante, sostitutivo del petrolio.
    In proposito, un Dossier dell' ACTIONAID (presentato a Roma il 3 Giugno 2008) ha evidenziato che Cinque Multinazionali (ARCHER DANIELS MIDLAND - CARGILL - CON AGRA - BUNGE - DREYFUSS) controllano, a questo fine, più dell' 80 per Cento del mercato mondiale di cereali ed hanno accresciuto: loro guadagni  dal 19 al 67 per Cento, grazie alle politiche che incoraggiano la produzione di biocarburanti;
  • RIALZO DEI PREZZI DEI CEREALI UTILIZZATI A SCOPO ALIMENTARE
    I dati della FAO, riferiti agli AUMENTI VERIFICATISI NELL'ULTIMO ANNO sono estremamente chiari e non necessitano, dunque, di particolari commenti; significano semplicemente: FAME.
    RISO + 172 per Cento      GRANO + 113 per Cento   
    MAIS + 63 per Cento       OLIO DI PALMA  + 92 per Cento          SOIA  + 77 per Cento
  • INVASIONE DEI MERCATI ALIMENTARI DA PARTE DEI CIBI IPER-CALORICI PRODOTTI DA ALTRE MULTINAZIONALI (CARGILL- DUPONT - MONSANTO - ETC)
    A questo punto, il cerchio si chiude; è facilmente spiegabile come la POVERTA' e la FAME possano associarsi all' OBESITA': milioni di persone sono costrette, quasi forzatamente, a modificare le loro abitudini alimentari e rivolgersi a cibi estranei alla loro tradizione, alla loro cultura e, verosimilmente, alla loro costituzione genetica e, quindi, ad ammalarsi ed a morire precocemente.

    Giudicate voi se tutto questo è CIVILTA' e PROGRESSO
10 Luglio  2008                                          ALDO PASTORE

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