RESIDENZIALE BOCCIATA ALBAMARE, VIA LIBERA MONGRIFONE E ORTI FOLCONI
Una passeggiata e due ponti
Nel Piano regolatore anche il nuovo svincolo dell’Aurelia bis in via Scotto
[FIRMA]ERMANNO BRANCA LA STAMPA
SAVONA
La passeggiata a mare in via Nizza, uno (o due) ponti sul Letimbro a Villapiana, case popolari a Mongrifone, edilizia convenzionata negli Orti Folconi e stop ad Albamare. Sono questi i punti fondamentali della prima delibera assunta dalla giunta sul Piano regolatore. Un documento con cui l’amministrazione risponde alle osservazioni di Regione, Provincia e Circoscrizioni sul Puc adottato ben tre anni fa e che dovrà obbligatoriamente essere approvato entro marzo 2009 per evitarne la decadenza.L’intesa con cui la maggioranza di centrosinistra affronterà il Consiglio comunale si fonda su cinque punti.
Passeggiata a mare. «E’ necessario prevedere una passeggiata «articolata» fra lo Scaletto dei pescatori e il confine comunale del torrente Quiliano». La formulazione è volutamente generica perchè la passeggiata di Ponente, fra muri antisbarco, insenature e maree, si annuncia problematica.
I ponti di Villapiana. «Oltre al ponte di attraversamento del Letimbro presso l’Ipercoop, prevedere un ponte immediatamente a monte». In teoria il Comune prevede addirittura due ponti con la recondita speranza di ottenere il benestare degli abitanti di Villapiana almeno per uno.
No ad Albamare. La giunta conferma la scelta del Puc di escludere l’operazione immobiliare di Albamare.
Orti Folconi. «Un terzo del residenziale previsto dovrà essere destinato a edilizia sociale da cedere a prezzo convenzionato». La giunta in questo modo ha accolto l’osservazione presentata dalla III Circoscrizione.
Mongrifone. «Sarà previsto un compendio di edilizia residenziale pubblica a monte della linea ferroviaria in località Papessa, ritenendo in questo modo di accogliere l’osservazione presentata da Arte per realizzare case popolari». E’ uno dei punti su cui si fonda l’accordo con Rifondazione comunista che ha chiesto di bilanciare i numerosi interventi residenziali privati realizzati negli ultimi dieci anni e previsti in futuro, con alcune operazioni che garantiscano case per i ceti sociali più deboli.
Aurelia Bis. Nel Puc verrà recepita anche l’osservazione della Provincia che ha chiesto una modifica allo svincolo dell’Aurelia bis di via Scotto. Diventerà parte integrante del Piano regolatore la soluzione proposta da Igeas srl a cui il Comune aveva affidato l’incarico di risolvere il problema dei palazzi di via Scotto. Diventa quindi ufficiale lo studio elaborato dall’ingegner Rodino di Torino che consente di salvare i palazzi di via Scotto minacciati dal tunnel dell’Aurelia bis.