«IL NOSTRO GIUDIZIO è necessariamente negativo, prima ancora
di entrare nel merito». "A Sinistra per Savona", per bocca
della consigliera comunale Patrizia Turchi, si scaglia senza
incertezze contro Binario Blu ed i primi passi mossi dal Puc.
La delibera su Binario Blu, tra l'altro, ieri pomeriggio ha
ottenuto il via libera in commissione (andrà in consiglio il
15 luglio) con il voto unanime della maggioranza e una
polemica tra l'assessore Livio Di Tullio e il capogruppo
azzurro Federico Delfino, che, in consonanza proprio con la
Turchi sulle critiche di metodo, ha anche concordato con lei
sul fatto che Savona «ha un surplus di edificazioni». Di
Tullio gli ha chiesto «se questo significa che il
centrodestra è contrario ad ogni soluzione residenziale»,
Delfino ha risposto «Sì, Savona ha bisogno di altre cose»
(vedi box).
Spiega la Turchi, che ha aderito al Partito comunista dei
lavoratori fondato dal savonese Marco Ferrando: «La vicenda
di Binario Blu mi sembra come la storiella del cuoco che
sceglie il cibo, fa la spesa e cucina prima di sapere che
cosa vorranno i suoi commensali. A Savona funziona allo
stesso modo con l'urbanistica: ha perfettamente ragione
Domenico Buscaglia, in questo. La prima cosa da chiedersi
sarebbe cosa la cittàè e cosa vuole diventare. E poi
pianificare. Qui si fa il contrario». La Turchi attacca le
procedure scelte per Binario Blu e sul Puc ed evoca la
"continuità" con le passate amministrazioni: «Forse la
maggioranza ritiene che questo modo di procedere sia
congruente con quanto fatto negli anni scorsi. Se è così, va
bene: ce lo aspettavamo, anche se nella nostra ingenuità ci
sembrava che in questa maggioranza ci fossero alcune voci di
preoccupazione e di dissenso, invece vanno avanti come
ruspe». Aggiunge la consigliera di "A Sinistra per Savona":
«A me interessa lo sviluppo di Savona. Vorrei sapere qual è
la strada sulla quale si intende procedere. Invece non si
riesce mai a fare il punto, c'è sempre qualcuno che arriva
prima».
La Turchi ne ha anche per la politica abitativa che
l'amministrazione Berruti intende come uno dei cardini del
Puc in itinere, con l'edilizia sociale a Mongrifone e
l'edilizia convenzionata (un terzo del costruito) agli Orti
Folconi: «La Terza Circoscrizione ha chiesto case per i meno
abbienti. Ma io contesto questa affermazione: Savona non ha
bisogno di nuove case, ha bisogno di ristrutturare quello
che c'è, semivuoto». L'esempio, secondo l'esponente della
sinistra radicale, è quello di Firenze: «Oltre dieci anni
fa, quando il centro si stava spopolando e rischiava di fare
la fine di Venezia, il Comune acquisto un gran numero di
alloggi, li ristrutturò e poi li affittò a giovani coppie».
Con quali fondi finanziare questa od altre grandi opere
pubbliche e programmare lo sviluppo? La Turchi non lo dice,
ma contesta la strada della cosiddetta "urbanistica
contrattata". Definisce «china pericolosa» il fare «le opere
pubbliche con gli oneri di urbanizzazione. Si snatura la
volontà politica di una amministrazione». «Vediamo anche
quello che è successo con Palazzo Santa Chiara. Per noi
doveva diventare sede di una grande biblioteca,
dell'Università. Ci stopparono dicendo che c'era già
l'Autorità Portuale. Abbiamo visto com'è finita. Erano molto
più lungimiranti i nostri predecessori, che, quando
consentirono la costruzione della Banca d'Italia, imposero
la clausola del ritorno alla città, se la Banca d'Italia se
ne fosse andata». La Turchi, più che mai battagliera, non si
ferma: «La passeggiata delle Fornaci? Va benissimo, ma anche
quella è come un bicchiere sulla tavola imbandita. Intanto,
volano cubature mostruose».
E ancora: «Facciamo mostri tremendi, che forse verranno
comprati, forse no, con una popolazione ferma a 60 mila
abitanti. Dovremmo occuparci dello sviluppo, del rilancio
economico. Invece c'è una grande crescita edilizia, ma
scollegata da tutti gli altri ambiti economici. Costruiamo
luoghi di consumo e non di produzione». Conclude: «I giovani
prendono il treno e vanno altrove. Questa è una città di
vecchi e non curiamo tanto bene neppure loro».
Antonella Granero
La
maggioranza vota compatta FI: troppo cemento |
in commissione |
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LA SECONDA Commissione ha approvato ieri
con il voto unanime della maggioranza e
il no dell'opposizione (centrodestra e
"A Sinistra per Savona") la proposta di
delibera consigliare su Binario Blu.
Livio Giraudo (Pd) ha sottolineato che
«l'operazione è interessante. Il
tornaconto pubblico c'è e quello sarà il
cuore della città». Convinta anche
l'adesione di Sergio Lugaro
(Rifondazione) che ha detto «se questa
deliberà sarà approvata sarà un successo
enorme» ed ha fatto il paragone con i
casi della Torre Orsero e di Orsa 2000.
Roberto De Cia (Socialisti europei)
avrebbe voluto di più (l'ottavo
scenario), ma il suo sì non è mancato.
Qualche rilievo anche da Giuseppe
Casalinuovo.
Nel centrodestra interventi contrari di
Ileana Romagnoli e del capogruppo
Federico Delfino che ha sostenuto che
«non si deve fare contrattazione a
proposta privata già arrivata, ma
pianificare prima» e ha parlato di
maggioranza «frastagliata». Scatenando
un vivace dibattito con l'assessore Di
Tullio che ha detto di «trovare
straordinaria la consonanza tra le
posizioni, peraltro coerenti, della
Turchi e quelle di Fi». Ed ha aggiunto:
«Di fronte ad occasioni di sviluppo per
la città, la minoranza sfugge
all'approfondimento».
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