«Via Camera di Commercio e Prefettura»
lettera a brunetta
IL SECOLOXIX
La proposta di Paolo Caviglia come consigliere nazionale del Ps: le loro funzioni assorbite dalla Provincia


08/07/2008
PAOLO CAVIGLIA, in qualità di consigliere dell'assemblea nazionale del Partito socialista, propone al ministro Renato Brunetta l'abolizione della Prefettura e della Camera di Commercio, o meglio il loro assorbimento all'interno della Provincia, peraltro radicalmente modificata e snellita. «Il proliferare di enti e palazzi - spiega - è il primo, tra i costi della politica». L'esponente socialista immagina la Provincia divisa in due grandi dipartimenti (economico e della sicurezza) e privata delle competenze sulla formazione professionale e sui trasporti, ciascuno affidato ad un'Agenzia regionale. «Non si tratta di centralizzazione, ma del contrario: da Regione a Provincia ai Comuni, si eliminerebbe un passaggio inutile e costoso e si valorizzerebbe il ruolo dei Comuni». Spiega Caviglia: «Le Province nacquero con funzioni sull'assistenza, la viabilità, caccia e pesca. Poi persero l'assistenza e sommarono via via deleghe dalle Regioni. Ma non hanno saputo dar vita a politiche coerenti con scelte di sviluppo». L'esponente socialista fa riferimento, nello specifico, a formazione professionale e trasporti: «Non c'è stata alcuna modifica delle logiche che già prima governavano il sistema di questi due importanti settori: il rischio è che canali di finanziamento importantissimi ed ingenti diventino l'oggetto di piccoli affari. Non dico a Savona, ma ovunque». Quindi, meglio due Agenzie regionali e rapporti diretti con i Comuni. Quanto alla Provincia: il dipartimento economico dovrebbe assorbire il ruolo della Camera di Commercio (compreso il Registro delle imprese), mentre quello della sicurezza le competenze della prefettura, «mantenendo così compiti schiettamente provinciali».