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Ciclone story” (30° puntata) – Tre articoli di giornale da leggere
Crack (tre
miliardi) per l’ex socio di Teardo
Alpazur …vicina a Forza ItaliaIntervista, a caldo, di Sandro PertiniIl titolare della Larex abitava a Loano, l’azienda aveva sede a Boissano, in precedenza aveva dimorato a Pietra Ligure. Poi è sparito e non si conosce la sorte dell’inchiesta giudiziaria per il fallimento di Luciano Corrado
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Savona - Che fine hanno fatto i <18 miliardi richiesti dalla Regione Liguria a Teardo e soci>? Come documenta un ritaglio stampa che riproduciamo? Dal titolo: <Alla Regione deve 18 miliardi di danni>.
E ancora, nello
stesso ritaglio, la notizia scritta da Bruno Lugaro, in
cronaca regionale, il 26 agosto 1998, dal titolo: <Il ritorno di Teardo,
ideologo di Alpazur>. Occhiello: <Si ritrova vicino a Forza Italia, il
Centro e ad alcuni ex compagni del Psi>.
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Oppure,
dicono altri, ormai è una “razza estinta”, e aggiungono “Savona si è
purificata”. Massoneria affaristica esclusa?
Intanto si
leggano (vedi…..)
quelle notiziole.
Aggiungiamo
un’altra vicenda di quei tempi, risale ad un articolo di Roberto
Sangalli, del 29 aprile 1990, dal titolo: <Crack per l’ex socio
di Teardo>. Occhiello: <Franco Cerbelli, titolare di
una ditta import-export, è sparito da Loano. L’ammontare del dissesto
sarebbe di tre miliardi>. |
E l’origine dell’inchiesta è esclusivamente di natura finanziaria….gli accertamenti sono stati richiesti ai carabinieri in seguito ad un esposto-denuncia giunto sul tavolo del magistrato nei primi giorni di aprile….numerosi imprenditori si sarebbero presentati vantando crediti milionari…secondo gli amici si troverebbe in Argentina dove ha vissuto per lunghi anni. |
Poi tornato
in Italia si era prima stabilito a Pietra Ligure, nel 1985 a Loano….all’epoca
in cui aveva iniziato l’attività commerciale al centro dell’inchiesta>.
Chi
frequentava Cerbelli, in quel di Loano? Con chi faceva, diciamo, affari?
Facile a dirsi, difficile a provarsi. Resta tuttavia un dato di fatto
interessante. Da riflessione. O da vergogna.
Infine un
articolo (vedi….)
firmato dall’inviato de Il Secolo XIX, Luisa Forti, con
intervista a caldo al presidente Sandro Pertini che, dopo la condanna di
Teardo, diceva: <Sulla questione morale non bisogna demordere,
rinunciare. Bisogna fare pulizia con certi politicanti. C’è bisogno di
onestà>.
Verrebbe da
dire: per fortuna non c’era ancora Berlusconi, altrimenti povero
Pertini!
A proposito
cosa c’è di vero che “Silvio, il grande”, nella sua tournè elettorale a
Savona, era stato “consigliato” a rendere omaggio ad un “grande della
Patria”, in quel di Stella, ma sconsigliato quando già i servizi di
sicurezza erano stati allertati, da un ex democristiano che con Pertini
non aveva mai avuto feeling, tanto da non meritare neppure un cenno nel
suo libro quasi autocelebrativo?
Luciano Corrado
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