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Ci scrive il sindaco di Noli e volentieri pubblichiamo

<Non siamo tutti corrotti,

sui ripascimenti Gambetta sbaglia>


Ambrogio Repetto
Sindaco di Noli

Gentile redazione di Trucioli Savonesi.

Raramente rispondo agli attacchi, spesso pretestuosi, che sono portati alla mia Amministrazione perché ritengo la polemica sterile ed inutile.

Ancora di più non vorrei polemizzare con il Comandante Carlo Gambetta, da sempre amico di famiglia e con il quale ho condiviso parte della mia esperienza politica.
Non posso, però, non intervenire sull’articolo comparso nel numero 160 di Trucioli Savonesi e riguardante il ripascimento degli arenili a Noli.

Tengo a precisare che come “direttore d’orchestra” non sono per niente imbarazzato a parlare dell’argomento con “il mio pubblico”.

Ribadisco il mio parere favorevole all’effettuazione dei ripascimenti annuali, necessari per il mantenimento dei nostri arenili. Certo, il tutto, nel pieno rispetto delle regole.

Forse, il Comandante, ricorda gli anni delle sue Amministrazioni, quando certi sversamenti erano incontrollati; oggi la musica, per fortuna, è cambiata e prima di scaricare una sola carriola di materiale a mare occorre effettuare accurate analisi chimiche e granulometriche. Analisi che richiedono sempre tempi molto lunghi e che spesso riducono al minimo il periodo in cui è consentito sversare.

Concludo dicendo che non ritengo giusto polemizzare con gli Enti preposti ai controlli solo perché, quando interpellati, non ci forniscono le risposte che vorremmo; credo che non si possa far passare l’idea che tutte le istituzioni, solo perché pubbliche, siano corrotte, o compromesse, o in mala fede. Questo è un criterio che non ho nessun’intenzione di accettare, con buona pace dell’amico (spero ancora) Carlo.

Grazie se vorrete concedermi questo spazio. 

Ambrogio Repetto

Sindaco di Noli

LA REPLICA DI GAMBETTA

 <Signor sindaco, continua a non rispondere

ad errori e abusi a danno del nostro litorale>

 


Noli – Da Garzanti Enciclopedia: “Polemica – discussione, contestazione che è fine a se stessa, fatta per puro spirito di contraddizione”.

Approfittando dell’ospitalità di Trucioli Savonesi (in base alle mie esperienze devo testimoniare e non dovrebbe essere cosi in una società libera e democratica, l’unico strumento savonese di comunicazione senza censure) ho formulato delle domande, ben precise, accompagnate da documentazione fotografica
...NOLI, LA VERITA’ NASCOSTA SUI RIPASCIMENTI BOOMERANG
...CEMENTO SULLA SPIAGGIA CON RIPASCIMENTO BEFFA ...

Ho fatto, quale ex sindaco di Noli, anche autocritica. Ancora oggi, dopo mesi,  non ho avuto risposte definitive alle domande sul problema arenile.

Non è polemica questa. Vorrei, questo sì, delle risposte definitive, precise.

Mi si dica dove accenno al fatto che voglio “far passare l’idea che tutte le istituzioni, solo perché pubbliche, siano corrotte, o compromesse, o in mala fede”.

Quando è stato il momento l’ho fatto con nomi e cognomi, con denunce alla Procura della Repubblica (inevase, purtroppo e non archiviate).

Ora che mi è capitata tra le mani una bella foto dell’inizio anni 1900, qui pubblicata, riconfermo integralmente e mai smentito, né dal sindaco, né dai Bagni Marini, quanto da me scritto su “Trucioli Savonesi” in merito al consolidamento della profondità dell’arenile di Noli.

Si vede chiaramente la profondità dell’arenile triplicata nei pressi del molo Sant’Antonio (zona Bagni Florida), mentre tutto il resto del litorale risulta pressoché uguale ad oggi.

Perché l’erosione presso i Bagni Florida, iniziata nei periodi dal 1950-1960 in poi?

A mio avviso, la causa è la costruzione di almeno sette moli per sistemare le cabine dei Bagni Marini verso il mare.

Costruiti abusivamente, con il silenzio della Capitaneria di Porto (a quell’epoca competente sul Demanio Marittimo), hanno di fatto intralciato il naturale spostamento di masse di materiale sabbioso durante e dopo le mareggiate.

Se questa mia ipotesi è sbagliata, qualcuno la contesti.

La soluzione per me ci sarebbe. Semplice, semplice,…naturale, ritorno alla natura.

Non mi pare di essere il solo, o un solone a sostenerlo. Ho letto quanto nel passato più o meno recente, hanno scritto tecnici indipendenti, studiosi da decenni del nostro litorale, del suo sfruttamento irrazionale, delle violenze subite ad opera dell’uomo. A volte si legge: la natura si “vendica”! Il mare è ricchezza, natura, patrimonio, ma troppo spesso vittima dell’illegalità e della mancanza di buon senso sempre più diffusi in questa nostra Italia.

Mi sono chiesto, senza ottenere risposta, se fosse giusto, saggio, se risponde agli interessi collettivi che dovrebbero sempre prevalere nelle scelte della pubblica amministrazione, sborsare soldi pubblici tutti gli anni per non rimediare a errori strutturali del passato.

E’ quanto accade a Noli, la mia, la nostra, la vostra gloriosa città marinara. Quella dei nostri avi, col loro orgoglio, con la loro storia, con i loro valori e molte virtù.

A questo punto, al sindaco Ambrogio Repetto, consiglio, tra l’altro, di andare a verificare se la quantità di materiale versato, con l’intervento finanziario di 15 mila euro, davanti ai Bagni Hilton e Florida, sono o no andati a finire in mare.

Andare a verificare se, nelle zone davanti alla “cala della casetta” (Bagni Ziggurmare) il fondale  è oggi ancora più coperto di fango, peggiorando di fatto una delle peculiarità dei fondali di Noli, la limpidezza.

Controlli, il sindaco Repetto, l’arretramento del ripascimento delle zone riservate ai soci della pesca sportiva e dilettanti.

Anche queste erano le mie domande (nulla a che vedere con le polemiche a cui non sono mai stato appassionato, non avrei fatto per tanti anni il sindaco) rimaste, purtroppo, senza risposta, non tanto per me, ma per un problema vitale dell’economia nolese, del suo futuro, delle future generazioni, dell’unica risorsa rimasta, il turismo.

Carlo Gambetta 

DALLA REDAZIONE DI TRUCIOLI…

La lettera del sindaco di Noli, Ambrogio Repetto, è un atto di sensibilità da apprezzare.

Il primo cittadino aveva due alternative. Il nostro “blog” che non fa “guerre di partito” o di “fazioni”, ma si sforza di coprire quel vuoto informativo che molti lettori ci riconoscono, ha pubblicato in passato tre servizi, corredati di fotografie, del litorale di Noli.

Prima e dopo i ripascimenti, pagati anche col denaro dei contribuenti.

 

Il sindaco Repetto poteva, già allora, rispondere ad articoli giornalistici che se non fossero stati veritieri e precisi, sarebbero inficiati di “diffamazione”, aggravata. Notizie, tra l’altro, documentate.

 

Non l’ha fatto ieri e non era obbligato. Non l’ha fa oggi, preferendo rispondere parlando di accuse, citando parole, frasi che non sono mai state usate nel tema in questione. Non ci siamo mai sognati di scrivere che tutti sono corrotti. Non abbiamo mai fatto di ogni erba un fascio. La tecnica di sparare nel mucchio non ci appartiene.  Purtroppo lo stile della replica del primo cittadino è un “teatrino”, un costume politico, già visto. Dispiace che l’abbia utilizzato anche un galantuomo.