LE FOTO STORICHE

 

 

VITA DI “REDAZIONE STORY”, AD ALBENGA

QUANDO AL SECOLO XIX

LA  “TRINCEA” ERA DI CASA

 Albenga Siamo agli inizi degli anni ’90. Il Secolo XIX, tra alterne vicende, tra chiusure ed aperture dell’Ufficio di corrispondenza (questa era la denominazione ufficiale), ha contribuito a far storia nel giornalismo savonese. Ad Albenga, il primo ufficio, in piazza Petrarca (in un piccolo locale, con telescrivente, dei  fratelli Lengueglia, imprenditori nel settore dei pullman di linea e da turismo) fu aperto nel 1969, con Franco Rognone, insegnante a Savona che sostituì l’allora corrispondente storico Benedetto Fassino. Con Rognone si diede avvio ad una pagina interamente dedicata alla Riviera savonese di Ponente. Al lancio delle edizioni locali.

Poi toccò per tre anni a Luciano Corrado che si avvaleva della collaborazione dell’esordiente Natalino Bruzzone, destinato a diventare firma “illustre” dell’editoria e del giornalismo (Il Secolo XIX). E ancora,  Giuseppe Grangiotti altra “firma” in carriera del “Giornale di Brescia” dove si era trasferito. Già ad Albenga, Grangiotti si distingueva per le sue spiccate doti di cronista. Tra i collaboratori Roberto Solari (figlio dell’allora storico agente Siae) che vive e lavora ad Albenga nel capo della psicoterapia.

Accorciando i tempi ed i ricordi (destinati al preannunciato libro sulla storia del giornalismo savonese degli ultimi 50 anni), saltando alcuni periodi, con i loro protagonisti, arriviamo ad illustrare la foto.

In basso, da sinistra, Marcello Zinola, col giornale tra le mani, a capo dell’Ufficio di corrispondenza, in realtà una piccola redazione (da Finale ad Andora); al suo fianco Gigi Cancelli che esordì come corrispondente di Alassio, oggi alla redazione di Savona, mentre Zinola è nello staff dello sport, a Genova, dopo aver seguito la giudiziaria.

Sempre da sinistra, seconda fila, il popolare collaboratore (di giornali locali) Claudio Almanzi, una vita dedicata all’insegnamento e memoria storica di Albenga, della piana e dell’immediato entroterra.

Quindi Alessandra Costante, già corrispondente di Loano, Pietra e Borghetto, con entroterra, oggi lanciatissima redattrice alla redazione di Genova dove può esibire tutta la sua bravura. A fianco, Antonella Granero, anche lei gavetta alle spalle,  corrispondente da Finale e dintorni, poi finalmente la “sistemazione” alla redazione di Savona e la promozione a vice capo servizio. Tra l’altro, è diventata moglie di Zinola.

Con loro, il fotografo Viviano Checcucci, meno fortunato perché nel frattempo ci ha lasciato dopo una difficile e travagliata malattia. Alla fine, il suo cuore (generosissimo, ma malandato) ha ceduto. Infine Ferdinando Molteni che dopo un periodo da collaboratore esterno al Secolo XIX, ha ottenuto il contratto da corrispondente da Finale (prendendo il posto della Granero) e soprattutto si occupava di cultura e spettacoli prima di essere chiamato dalla giunta Berruti a ricoprire la carica di Assessore alla Cultura di Savona.

Le storie di vita di redazione, solitamente restano affidate all’albo dei ricordi. Non sarebbe un male che, come accade per tante altre realtà, fossero un “libro aperto”. E’ anche per questo che sarà interessante, per le nuove generazioni, far conoscere come si viveva da “giornalisti” di provincia. Facendo parlare quantomeno i “documenti” e articoli.

Valga per tutti un passo assai significativo  di una lettera-specchio che sottoscrissero all’epoca di Zinola nell’ufficio di Albenga e da il senso delle difficoltà e dei patemi, umani e professionali di chi ha scelto questo mestiere.

Eccolo: <….Qual è il nostro futuro? Da un lato ci si dice di non farci illusioni (siamo delle pezze da piedi?), dall’altro si pretende che il primo interesse e impegno sia il giornale anche quando non sarebbe contrattualmente dovuto (corrispondenti). Eppure proprio perché non viviamo con il marcatempo in mano, crediamo di rispondere, tutti, alle esigenze del Secolo XIX. …Marcello Zinola ha la sensazione che ben poco ne sia stato tenuto conto….ci chiediamo se di Granero, Costante, Cancelli, Taranto, Giudice, Almanzi conoscete qualcosa di più del nome e del volto…il fatto di essere “quelli di Albenga” e di rompere periodicamente le scatole sui problemi che finiscono nel cestino il giorno dopo essere stati posti…e potremmo aggiungere mille altre cose…>.

Solo uno spaccato delle quattro pagine inviate all’allora capo redattore e capo della redazione di Savona, Ugo Ugolini, ai colleghi dello staff (Corrado, Di Perna, Muda) e al rappresentante sindacale (Sergio Del Santo).

L.Cor.

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I RAGAZZI DEGLI “SCOLOPI”

Savona- Abbiamo ricevuto diverse segnalazioni, tra essi anche un assessore. Finora sono stati riconosciuti dai lettori: Falco, Bugna (mobiliere a Vado), il dottor Menardo (oggi primario), Filippi che lavora nelle Ferrovie a Mondovì, Cestino capostazione, l’avvocato Mellano e l’assessore comunale Lirosi, ultimo a destra.

Grazie per la collaborazione, dopo aver risposto all’appello di un “vecchio alunno”.

DA LOANO RICEVIAMO TRE FOTOGRAFIE INEDITE

DEGLI ANNI CINQUANTA: LI RICONOSCETE ?

 

 

   

se li hai riconosciuti

 

 

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