versione stampabile

I polli di Renzo

Margherita Pira

A me i politici locali e non solo locali fanno venire in mente i polli di Renzo nei Promessi Sposi.

Renzo si stava recando dal Dottor Azzeccagarbugli , portando dei polli che dovevano servire come compenso, e questi intanto si beccavano tra di loro come “accade troppo sovente tra compagni di sventura”.

Secondo me, da noi sta succedendo la stessa cosa.

L’Italia è in una situazione che definire critica è elogiativo.

A mio pare siamo all’orlo di un abisso in cui rischiamo di precipitare senza rendercene conto e i politici, soprattutto quelli di Sinistra, non hanno il buon senso di superare in questo frangente gli interessi personali e di partito e di cercare un riscatto comune.  

Mi ha impressionato particolarmente l’uscita clamorosa del Presidente della Provincia dalla coalizione che l’ha sorretto. Da come la presentano i giornali, sembra una pura questione di interesse personale quando si sa che la Provincia è in forte pericolo di passare ad una amministrazione di Centro – Destra.

O forse , quando la nave è in pericolo, si dà il “Si salvi chi può” e ciascuno si preoccupa di uscire dalla bufera con assoluto disinteresse per il destino degli altri.

Ora, se queste dimissioni, spianassero la via alla Vicepresidente, Lorena Rambaudi, che gode di un notevole consenso anche nell’elettorato femminile, potrebbe andar bene, ma pare che questo non avverrà, sembra, per equilibri di coalizione.

Intanto stanno passando dei decreti e anche delle leggi da emergenza costituzionale.

Se riflettiamo un po’ sui militari impiegati per l’ordine pubblico nelle città, ci sentiamo venire i brividi.

Mi ricordo che parecchi anni fa, al tempo degli attentati,  era stato proposto di reintrodurre la pena di morte grazie ad una piccola nota della Costituzione che all’articolo 27 dice “Non è ammessa la pena di morte, se non nei casi previsti dalle leggi militari di guerra”.

La realtà degli attentati veniva considerato uno stato di belligeranza.


Il giudice Gandus ricusata da Belusconi

Ora è la stessa cosa; con l’esercito nelle città  pare che l’Italia sia in emergenza bellica non mi pare, pur considerando la criminalità, che questo sia vero.

La sospensione per le più alte cariche dello Stato dei processi mi sa tanto di immunità per alcuni politici, il salva premier come è stato detto

Ricordiamo il discorso di Mussolini quando affermò che se il fascismo era un’associazione a delinquere, lui si considerava il capo di questa. 

 Io non ho nessuna simpatia per Beppe Grillo, ma quando parlava di escludere gli indagati dal Parlamento aveva ragione. La sua battaglia era condotta, a mio parere, in modo sbagliato, ma la richiesta era giusta.

La ricusazione del giudice di Milano, ora fortunatamente respinta, è un segnale allarmante.

La sospensione dei processi considerati non rilevanti porta la cancellazione di tante cause già avanzate e di tante udienze precedenti ora vanificate.

Non parliamo del ponte sullo stretto che sembra l’ennesima cattedrale nel deserto solo per lasciar gloria ha chi l’ha decisa.

E qui a livello locale i politici si perdono a litigare tra di loro, senza voler rendersi conto che la ripresa parte proprio a livello locale.

Se in Liguria l’effetto del ministro ScaJola non è neutralizzato, anche la tradizione di Sinistra,  vanto della nostra città per tanto tempo, si ridurrà al nulla.

Non mi sembra possibile che i politici non si accorgano dell’emergenza  democratica e continuino a litigare tra di loro.

I progetti vanno avanti a colpi di maggioranza seguiti da cori di proteste, alcuni anche giustificati, altri meno e condotti per ideologie spesso arroccate su posizioni per principio contro.

Alcune scelte, tipo la cementificazione selvaggia, sembrano sbagliate anche a me, altre molto meno, ma i cori di protesta ci sono comunque e veramente io non posso non  pensare ai polli di Renzo.

Veramente, mi sembra di essere sull’orlo di un abisso e speriamo che sia ancora possibile non caderci; ma per quanto ancora?

  Margherita Pira