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(Eccoli, i veri fannulloni! Non chi si logora con
cattedre difficili e pendolarismi! Quanto guadagnavi, signora ir/responsabile?
Forza Mariastella: uno, cento, mille ministeriali fuori!). Inoltre, con
lo stesso beato sorriso, dichiara: ci sono tante Università a Roma!
(purtroppo!). Sceglierò di insegnare letteratura greca cristiana ad una
“Cattolica”! Capito come si vergogna, la signora? Ha il coraggio,
inoltre, di dire che sbagliare tra un componimento per un amico e una
passione amorosa non è poi fuorviante per chi voglia affrontare la
traccia di saggio! Propongo un premio per alunni che abbiano scelto
questo tema dando di gravemente incompetenti a chi pretende di
giudicarli da viale Trastevere e lo abbiano correttamente e senza
donna-angelo svolto! Montale era un grande umorista, tanto da lasciarci
buste di inediti da aprire a scansione di un anni l’una, per tener
occupati i suoi esegeti con leggeri bigliettini in cui si sono cercati
chissà quali fondi oceanici. Se c’è un limbo dei poeti, egli vi si
scioglierà in cachinni. La ragazzina-maturanda, al solito intervistata,
dichiara di non aver scelto Montale perché o non studiato o “fatto” come
uno degli ultimi (Montale era del 1896!). Se è vero….ma allora? Perché?
Che cosa sono diventati i programmi scolastici? Fisarmoniche che
s’afflosciano a comando per motivi che non so, ma che benissimo
immagino: ritardi nello svolgimento; classi “accorpate” al risparmio (e
chi risparmia sulla scuola, nel nevralgico, commette crimine!),
interrogazioni e compiti,”progetti” più o meno dispersivi etc etc. Terzo cretino, un lettore scrivilettere (“La stampa”)
che oggi 21 dice che è tutta colpa…del ’68 e dei professori laureati da
allora. Lo sciocco non sa che non sono professori,ma ministeriali ben
diversamente scafati che scelgono le prove,sempre con gran sussiego e
che sono stati,da subito,i vituperati “fannulloni” professori di
commissioni ad accorgersi dello sconquasso ed,educatissimi,non hanno,
probabilmente riso davanti agli alunni. La scienza cognitiva statunitense chiama “frame” un
quadro preformato,un ugello, una filiera capace di preinterpretare, di
pre-giudicare gli eventi con spiegazioni rozze, sapute e giustificabili
non con un confronto delle idee,ma con l’arroganza che grida e non
discorre. Ecco cucinata la confezione:il ’68,sicuramente comunista,ha
squinternato la cultura, la santa immobile (sai quanta ce n’era, in
cattedra,prima del ’68 assassino!), ha indotto la “disobbedienza civile”
alla don Milani e di qui tutti i temporali. Senza capire,senza voler
faticare a capire quanto,nel naturalmente confuso,ci sia stato di
autentico nel ’68. Quel cretino cognitivo, se ha conservato i suoi libri
di scuola di prima dell’anno funesto,li controlli:di certo non ci
troverà Montale. Del Novecento si studiavano allora
Pascoli-D’Annunzio_Svevo-Pirandello e tanto bastava! |
IL ministro Gelmini |
Il giorno dopo, si replica:una “mala
junctura” rende difficilmente comprensibile un passo della versione
greca di Luciano. E non mi si dica che è o ignoranza crassa degli
addetti,chissà come scelti e inamovibili per decenni arrugginiti o,
peggio, sabotaggio, azione lucida e criminosa dei ministeriali intesa
non credo tanto a screditare la pur ben intenzionata ministro,ma
l’istituzione scuola. Tanto, se hai soldi come il presidente del
consiglio, mandi figli e nipoti alle…steineriane! |
Non è che i reiterati appelli di Ratzinger affinchè
lo stato aiuti la scuola privata non preludono ad una rimozione per
svalutazione insopportabile di quella pubblica? La scuola si vede comprimere,accorpare,mancare sempre
più di risorse. E’ chiamata ad accogliere,e giustamente,i diversamente
abili, ma non ci sono soldi per insegnanti di sostegno. Si cerca di
rimediare alla caotica situazione delle insufficienze da riparare non si
sa come rifacendo, e giustamente,la voce un poco appena grossa (se non
studi, malgrado ti abbia messo sempre, con pazienza, sulla buona strada,
devi essere respinto!), ma non trova orari e denari (sempre pochissimi!)
per pagare i corsi di recupero. Si insinua nel corpo insegnante la
paura,umanamente giustificata, di perder cattedre se manchino iscrizioni
o ci siano bocciature,ed allora si rimedia come si può,in solitudine,col
maledetto italico vizio di “arrangiarsi”, parola sordida che vorrei
tolta dai vocabolari e dall’uso corrente. La scrivo per l’ultima volta! I ministeriali sono una forza,un iceberg sommerso che
decide le sorti di qualunque democrazia o sabotandola con colpi nascosti
e micidiali, o cavalcandone subito, e con astuzia,l’alternativa. Temo di sentire,prossimamente, discorsi di questo
tipo: gli interventi a pioggia sulla scuola non servono;piove su un
tetto largamente bucato. Certo che hai diritto alla scuola, per tuo
figlio: ma vedi come è malconcia questa,sabotata da
sessantottincomunisti. Ascoltami: meglio che io, stato padre affettuoso,
ti elargisca un bonus da spendere bene, oculatamente: intendo, dammi
retta, alle scuole private. Autonome nella scelta dei prof, senza
impicci sindacali, bene ed occhiutamente controllate da investitori di
denaro che hanno tutto l’interesse a concorrere fra loro, senza i
“ragazzacci” che si rischi d’incontrare nella scuola pubblica. Ho costruito un “frame”, assai convincente per chi
ignora la laica e formativa disciplina della scuola pubblica. Cerchiamo
di non restare in tanto pochi a tenerne acceso il lume! (Domanda per Brunetta: quanto si risparmierebbe a
congedare tutto o quasi viale Trastevere e la collegata serqua di enti
inutili e sussiegosi?)
Sergio Giuliani, solidale
sempre col mondo della scuola pubblica.
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