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Le Crociere Costa a Savona

Margherita Pira

Molto spesso ho sentito ripetere a Savona l’affermazione ”Le crociere non portano vantaggi a Savona perché i turisti passano, non comprano, non consumano e non si fermano. I savonesi non ci guadagnano niente.”

E i negozi rimanevano regolarmente chiusi se non era orario di apertura, come i vari bar e altrettanto i vari musei..

Savona spesso sembra una città spettrale. Alla chiusura dei negozi, la città si svuota ad eccezione del lunedì mattina per il mercato.

Quest’anno perché il mio fisico debilitato non mi permetteva altro, ho deciso di fare anch’io una crociera Costa con una denominazione invitante: “Oltre le colonne d’Ercole”

Il grande vantaggio per me era la partenza da Savona.

Ho prenotato e ho constatato che la Costa ha deciso di fare in bassa stagione la politica dei prezzi molto contenuti.

Il servizio in realtà era perfetto. Tutto ben congeniato.

Sollevati dal fastidio dei bagagli prima dell’imbarco, li si ritrovava regolarmente nella propria cabina.

Bottiglia di spumante e un’alzata di frutta offerta dal comandante come benvenuto nella stanza.

Abbiamo cominciato a sentirci coccolati sin dall’inizio.

Certo la Costa usa tutte le strategie più sottili per farti spendere perché all’ingresso viene data una carta di credito della Compagnia e non si usano più i soldi per tutto il viaggio. Quindi il passeggero, non spendendo denaro sonante, è inconsciamente convinto di non spendere affatto ed è invogliato ad usare tutti i servizi ed è su questo, immagino, che la Costa guadagna.

Di qualunque cosa si abbia bisogno si trova sempre una persona di turno al proprio servizio.

Una folla di inservienti, tutti asiatici o sud americani, che probabilmente saranno pagati pochissimo e con turni di servizio lunghissimi. Ma ovviamente non sono legati da contratti di tipo europeo.

Tuttavia io sono in vacanza e non ho voglia di fare la sindacalista. Ma poi , probabilmente, neppure loro lo vorrebbero.

Un ragazzo del bar mi ha parlato un giorno del suo stipendio di cui non ricordo l’ammontare ed ha aggiunto: “Per un filippino è molto buono!”

Del resto dalla palestra, agli intrattenimenti ai bar,dagli spettacoli al teatro di bordo alle danze per le varie età, alle piscine; c’è proprio tutto.

L’escursioni sono toccata e fuga. Si dà un’occhiata ai vari monumenti delle città e si torna a bordo.

Non è certo l’ideale per visitare i luoghi, ma c’è il vantaggio di spostarsi senza fatica e, ad un’età non più verde, non è un particolare trascurabile.

Abbiamo avuto tre nottate di mare, almeno forza 5, e si ballava veramente

Ma io amo il mare violento e cercavo di non farlo vedere ai malcapitati distrutti dalla nausea, ma ero contenta. 

Se la guardi con occhi razionali, la vita di bordo ti appare assolutamente idiota, ma puoi non partecipare oppure infine, se ti lasci prendere dall’atmosfera, magari ti diverti anche.

Voglio però sottolineare una cosa.

Molti dei partecipanti erano stranieri ed in un’Italia che sta scendendo tristemente dai primati turistici, una Compagni che indirettamente convoglia turisti stranieri mi pare importante. 

 Altra cosa importante: le navi Costa battono bandiera italiana (non panamense o liberiana come una volta) e quindi non si rifugiano in paradisi fiscali e pagano le tasse in Italia.

Un’altra cosa però volevo sottolineare.

Il giorno dell’arrivo eravamo ad aspettare l’attracco in porto e accanto a noi c’era una coppia di veneti.

La Signora ci ha detto “Abitate a Savona? Una gran bella città L’abbiamo visitata e ci è sembrata proprio bella”

Mi sono meravigliata e ho chiesto se si erano fermati.  Mi hanno risposta che erano arrivati un giorno prima,avevano soggiornato in un albergo ed erano ovviamente stai colpiti dal Priamar.

Ora vedendo come i turisti scesi dalla nave si buttano agli acquisti, anche i più assurdi, penso che possano risultare utili anche all’economia della città, ovviamente se ci sappiamo mostrare accoglienti.

Non ho voluto fare un ricordo di viaggio, ma, poiché ho trovato finalmente una cosa che funziona in questa povera Italia in cui sembra che vada tutto male, mi ha fatto piacere sottolinearlo.

 Margherita Pira