Se voi avete il diritto di dividere
il mondo in italiani e stranieri allora vi dirò che, nel
vostro senso, io non ho Patria e reclamo il diritto di
dividere il mondo in diseredati e oppressi da un lato,
privilegiati e oppressori dall'altro. Gli uni sono la
mia Patria, gli altri i miei stranieri. E se voi avete
il diritto...di insegnare che italiani e stranieri
possono lecitamente anzi eroicamente squartarsi a
vicenda, allora io reclamo il diritto di dire che anche
i poveri possono e debbono combattere i ricchi. E almeno
nella scelta dei mezzi sono migliore di voi: le armi che
voi approvate sono orribili macchine per uccidere,
mutilare, distruggere, far orfani e vedove. Le uniche
armi che approvo io sono nobili e incruente: lo sciopero
e il voto.
don Lorenzo Milani
Chiunque legga i giornali o ascolti un telegiornale può
rendersi conto della virulenza e della pervasività dei
nuovi attacchi portati ai diritti di tutti da parte di
una destra sempre più becera e violenta.
Ovviamente le prime vittime sono i migranti, le fasce
deboli, i bambini: da una parte il prosindaco di Treviso
definisce gli immigrati un cancro, dall'altra la Moratti
vieta l'iscrizione alle scuole materne dei figli degli
irregolari (violando circolari, leggi nazionali e
Convenzioni internazionali).
Ma se la destra attacca, la sinistra istituzionale non
solo tace ma si perde in liti e provvedimenti non
compresi dalla maggioranza della popolazione. Non solo:
anch'essa viola la Costituzione, varando finanziarie di
guerra, votando la partecipazione a missioni militari
che di umanitario non hanno mai avuto nulla e
finanziando il Ministero della Difesa.
Ma anche le religioni sono molto "timide" sull'argomento
razzismo, soprattutto quando il razzismo si tinge di
odio antireligioso come succede quando viene attaccata
in particolare la religione islamica. E' molto timida,
per non dire reticente, la religione di maggioranza nel
nostro paese, quella cattolica, che non ha preso alcuna
distanza netta dai razzisti che fanno dell'odio contro
l'islam la loro bandiera.
Ma quando una qualsiasi religione finisce nel mirino dei
razzisti, tutte le religioni sono in pericolo. E'
un'esperienza che è già stata fatta in Germania ai tempi
del nazismo: dopo gli ebrei sono finiti poi nei campi di
sterminio anche moltissimi esponenti di altre religioni,
nessuna esclusa, oltre a tutti coloro che i nazisti
consideravano "diversi" o "inferiori". Contro il
razzismo tutte le religioni hanno il dovere di essere
unite.
Occorre ricostruire un movimento popolare d'opposizione
che parta dal basso, che faccia suoi gli strumenti della
nonviolenza. Esiste un sommerso sociale che lavora nella
direzione contraria di come vanno le cose: persone,
comitati e gruppi che si battono per una società giusta,
aperta e solidale.
Occorre dare visibilità alle buone pratiche che ogni
giorno vengono attuate nel nostro paese a favore dei più
deboli, a tutte le iniziative che prendono vita nelle
città, nei paesi, sui posti di lavoro; a tutte quelle
situazioni, ignorate per malafede o per superficialità
dai media, in cui c'è dialogo, incontro, partecipazione
e condivisione.
Occorre impegnarsi decisamente contro il razzismo
dilagante, l'odio xenofobo, le violenze contro gli
immigrati e quelli che la cultura "nazista" considera i
"diversi". Il razzismo sta soffocando la nostra cultura,
sta avvelenando la nostra società ed occorre che tutti
si impegnino nei propri ambiti di vita (famiglia,
lavoro, scuola, associazioni, religioni, partiti…) ad
opporre un netto rifiuto alle pratiche razziste che si
stanno configurando oramai sempre più come aperto
nazismo.
Segnaliamo ogni iniziativa di questo genere a blog e
siti internet, televisioni, radio, giornali, agenzie di
stampa e istituzioni. Che ognuno si renda promotore di
un'opera di controinformazione dal basso che riesca a
sconfiggere l'intolleranza e l'odio razziale comunque
esso si manifesti.
Promotori
Giuliano Falco (www.giulianofalco.blogspot.com)
Giovanni Sarubbi (www.ildialogo.org
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