versione stampabile Chi offende e chi difende
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Non vorrei passare alla storia come un’agiografa di Grillo. Anche perché, come tutti coloro che in qualche modo seguono lui, il blog, i gruppi attivi nelle città, si cerca di mantenere una certa indipendenza di idee, non risparmiandogli critiche e perplessità quando occorre. Il personaggio è esuberante e tutt’altro che cauto e diplomatico quando pesta i piedi in giro. |
In Italia, del resto, di seguaci acritici conosco solo i berlusconiani, non a caso i più attivi nel parlare di “grillini” con disprezzo, affermando che seguono il capo facendosi fare qualsiasi lavaggio del cervello. E certo, loro se ne intendono e applicano il loro metro. Su, smentitemi, coraggio: provate a fare qualche critica al vostro capo, anche piccola… una criticuzza, suvvia, un affettuoso buffetto, cominciate per abituarvi da qualche termine innocuo come, che so, birbantello, monellino, scavezzacollo… Niente, eh? Eh lo so, è difficile. Adesso all’ordine del giorno sono le critiche a Veronesi. Tutti si scandalizzano per gli insulti all’illustre professore salvatore di tante vite. Forse avranno ragione, forse Grillo esagera, ma cosa c’è dietro, per scatenare tanta rabbia? Ma affermare che il problema non esiste. Sa di semplificazione per il volgo becero, manca di qualsiasi rispetto nei nostri confronti. In definitiva, è lui che offende e ci offende. Il professore ha approfittato chiaramente della sua fama e prestigio per spacciarci, proprio sull’argomento fondamentale della nostra salute, una affermazione scorretta. Per la quale: a) poteva essere in buona fede? Risulta che lui per anni, nella sua qualifica di scienziato internazionale, abbia fatto parte di commissioni mediche anche statunitensi che studiavano le correlazioni fra inquinamento e tumori. Non ne è venuta fuori nessuna? Negli USA, sulla base di questi studi, e avendo alle spalle un lungo periodo di osservazione degli effetti, non si sono più autorizzati nuovi inceneritori dal 1995. |
Umberto Veronesi |
Ecco quanto afferma il chimico statunitense premio Nobel Paul Connet, che segue per grandi città come Los Angeles il programma rifiuti zero: “Dr. Veronesi, secondo me, i suoi commenti sulle principali reti televisive dove ha sostenuto che l’incenerazione e’ a RISCHIO ZERO per il cancro sono: senza una base scientifica, sconsiderati, irresponsabili, dovrebbe chiedere scusa al popolo italiano. “ |
Ma Connet non arriva al grande pubblico. Grillo sì, ed ecco che passa il messaggio “insulto” al luminare, al grande salvatore di vite umane. Ricordo, tra l’altro, che si attacca per l’invettiva, non per le informazioni, che quindi, a rigore, dovrebbero essere corrette. b) può essere sincero, obiettivo e spassionato chi parla in aperto conflitto di interesse? Sul sito del professore campeggia, fra i loghi dei principali sponsor, quello della francese Veolia, grande costruttore di inceneritori. Ma già, il conflitto d’interesse non è più di moda, da un bel pezzo, qui da noi. E’ trascurabile e irrilevante. Inutile fare attività fisica e mangiare verdurine, insomma, se poi si respira aria malsana e le verdurine hanno assorbito veleni dall’aria, dal terreno, dalle falde acquifere. Non mi risultano risposte ufficiali a questi appelli. Altri esponenti delle associazioni dei medici dell’Emilia Romagna, a fronte della richiesta di Bersani di costruire nuovi inceneritori, hanno espresso le loro perplessità legate a studi epidemiologici e chimici. Per tutta risposta il ministro ha chiesto ufficialmente alla sua collega Turco di “metterli in riga”, chiedendosi se avessero la competenza e l’autorità per esprimersi! Nel frattempo, per tornare a noi, godetevi la nuvoletta gialla della centrale di Vado, in questi giorni senza vento, sulle nostre spiagge prive di bandierine blu lambite da mari sempre meno abitati da pesci. E non preoccupatevi, il raddoppio si farà, hanno già deciso e stanno già lavorando per noi. Nonna Abelarda alias Milena De benedetti
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