
Carlo Gambetta
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Noli
- Per fortuna, non
sovente, devo salire le scale del Comune di Noli
per motivi personali e di istituto. Qualche
critica mi è già capitato di esternarla, anche
su questo blog, a causa dell’interpretazione
personale di atti o doveri di istituto da parte
di coloro che sono i responsabili
amministrativi.
Costoro, sempre e comunque,
sostenuti dal sindaco in persona.
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Ultimamente ho salito
le scale della “casa di tutti”, una prima volta dopo aver letto
sul giornalino “notiziario comunale
di Noli” del dicembre 2007 che
l’amministrazione civica “ha
finanziato con l’assestamento di bilancio dello scorso
novembre”… “l’acquisto della fognatura del Consorzio della
Luminella per euro 45 mila….”.
Incuriosito ho chiesto di avere copia della
delibera della giunta comunale n.128 del 22 novembre 2007,
riguardante l’acquisto e pubblicata il 16 gennaio 2008.
Ho constatato che non
si trattava di acquisto bensì di
“un atto di assenso di massima ad una bozza di accordo quadro
tra il Comune di Noli ed il Consorzio della
Luminella per
l’acquisizione al patrimonio pubblico degli impianti per scarico
acque nere del Consorzio stesso”.
Bozza che prevede tre allegati (non affissi
all’albo pretorio) e dei quali due sono accessibili, uno no.
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Tra non molto, credo che sarò puntuale e
preciso su questa scelta, a mio avviso, clientelare e di comodo
(Corte dei Conti docet), perché comporta disparità di
trattamento oltre che acquisto di quello che già oggi si
dimostra, per la vetusta, un impianto che necessita di
intervento strutturale.
La seconda volta,
scendendo le scale, e soffermandomi a curiosare le delibere di
giunta pubblicate, leggo le delibere 49 e 50 del 2 aprile 2008,
con oggetto “causa Comune Noli,
sig…..impiegata comunale”.
Conferimento incarico e costituzione in giudizio avvocato… (foro
di Genova)” .
Le due delibere,
uguali nella forma, ma riguardanti ognuna due impiegati
distinti, non quantificano la spesa del conferimento…E’ un
conferimento al buio? Dove è la trasparenza degli atti? Sarà
mica che per la legge sulla privacy
il legale non vuole si sappia l’ammontare della sua parcella; o
il Comune non voglia far sapere ai suoi cittadini quanto spende
per una lite contro i suoi dipendenti. E se per caso perde la
causa?
Il Comune che è
amministrato da politici che ricevono indennità per il loro
impegno di carica; dirigenti, funzionari, impiegati che ricevono
a fine anno “indennità per
produttività e funzionalità “ad personam”
. L’ottimo, il buono ed il meno buono…
Già una volta, qualche
anno fa, l’amministrazione comunale presieduta dal sindaco
Niccoli
perse una causa di lavoro contro un dipendente e costò sette
milioni di lire dei nostri soldi. Speriamo non si ripeta,
proprio per coerenza al motto della lista che i cittadini, me
compreso, hanno contribuito ad eleggere e porta il nome“Noli
che cambia”.
Carlo Gambetta
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