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CHI COMANDA (E CHI
NON RISPONDE)
ALLA CAPITANERIA
DI SAVONA ?
Ecco come i rappresentanti dello Stato, pagati dai
cittadini, ignorano la richiesta-esposto di un ex comandante di nave sul
mancato rispetto della regole. Le conseguenze nel quartiere Villetta, ma
anche interrogativi sulla sicurezza della futura piattaforma di Vado.
Onorevole Capitaneria di Porto
SAVONA
Alla
cortese att.ne
Ufficio Sicurezza
Mi chiamo Gianetto Antonio, fino a 10 anni fa ero
in possesso del titolo professionale di cap, sup. L.C. Ho trascorso tutta vita a bordo di navi cisterna, e dal
1976 al 1996 ne sono stato comandante. Ieri su un sito internet di Savona ho avuto modo di venire
a conoscenza del piano della piattaforma container di Vado Ligure,
che allego in fondo al messaggio.
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Nel piano viene evidenziato che è previsto l'
ormeggio di navi cisterna a brevissima distanza dalle altre navi
mercantili adibite a trasporto di containers e carichi secchi alla
rinfusa.Dopo
aver visto l' uscita, dal porto di Savona, di navi con la poppa, tra
le quali, purtroppo, in data 23.05.07, anche la nostra amata
Amerigo Vespucci;ormeggiare a poche decine di metri dalle
abitazioni, navi da crociera che nonostante consumino, in porto, per i generatori olio combustibile denso
ad alto tenore di zolfo 4,5%, si
fregiano del marchio Green Star del RINA che garantisce che le navi non
danneggiano l’ambiente e contribuiscono a mantenere puliti l’aria ed il
mare,
(per rendersi conto di quanto sia vero bisognerebbe recarsi nella zona
della Villetta quando spirano venti meridionali, ma presumo che
siate a conoscenza del problema perché sicuramente avrete ricevuto delle
lamentele in proposito ).
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Ormai quanto accade in questo porto non mi meraviglia più!
Fino a quando navigavo, le navi cisterna che trasportavano prodotti
petroliferi, in modo particolare, quelli con flash-point inferiore a 60°
C, in Italia e all' estero, non potevano essere ormeggiate vicino alle
altre navi; e ad esse venivano destinate aree del porto in zone ritenute
sicure.
A Genova, ad esempio, una nave cisterna per entrare
dentro il porto, oltre ad avere un flash point superiore a 60° C doveva
essere anche in " gas free ", certificato dal chimico del porto.
Sono forse cambiate le regole, oppure a Vado, in
quella banchina è previsto l' ormeggio di navi cisterna adibite al
trasporto di olii combustibili densi, per i quali, a volte, sono
previste deroghe? oppure è previsto anche lo sbarco di benzina, gasolio
e petrolio ( che hanno flash-point < 60° )?
Con osservanza
Antonio Gianetto 17 novembre
2007
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