IL SECOLOXIX
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PER IL TERZO mandato consecutivo Massimo Zunino, 52 anni,
savonese, rappresenterà la nostra provincia in Parlamento
(«la posizione in lista dovrebbe garantirmi l'elezione anche
in caso di sconfitta del Pd in Liguria» commenta). Ma
l'umore non è certo quello di due anni fa, quando il
centrosinistra riuscì ad aggiudicarsi le elezioni. «Il
risultato scaturito dalle urne - sottolinea il parlamentare
del Partito democratico - non è certo positivo per noi. Sia
a livello nazionale, dove le ipotesi determinate dagli exit
poll avevano fatto pensare a un possibile minor divario,
soprattutto al Senato. Sia per quanto riguarda la Liguria,
dove dopo un testa a testa durato tutto il pomeriggio ha
prevalso lo schieramento del PdL e della Lega Nord. In
questo caso anche in Liguria si verifica quello che è
accaduto nel resto dell'Italia del nord, e cioè nonostante
il Partito democratico resti il primo partito ligure qui
come in altre regioni pesa in maniera decisiva il risultato
della Lega. Ed è la prima volta che ciò avviene in Liguria.
La Lega qui come a livello nazionale si rivela determinante
per la vittoria del Popolo della Libertà e quindi avremo una
coalizione di destra nella quale la Lega avrà un peso
determinante».
Scendiamo al voto in provincia. «Il dato è abbastanza simile
- risponde Massimo Zunino - Il Pd rispetto al 2006 va avanti
a livello provinciale di 5 punti in modo abbastanza
omogeneo, così come anche l'Italia dei Valori fa segnare un
più due per cento. Ma questo non è sufficiente rispetto al
dato dello schieramento di destra che vede il Pdl rimanere
praticamente fermo, ma la Lega Nord raddoppiare i suoi voti.
Creando così anche qui un divario ampio».
E la Sinistra Arcobaleno? «I consensi raccolti sia a livello
regionale che provinciale e nella città di Savona sono stati
molto bassi. Il Pd ha intercettato una parte di questo
elelettorato, ma purtroppo una grande parte si è rifugiata
nell'astensionismo. Questo è anche uno degli elementi che
hanno determinato il risultato negativo. Una scelta più
forte per il voto utile da parte di questo elettorato
avrebbe consentito almeno in Liguria un risultato diverso».
Scegliendo Savona per la sua tappa ligure di campagna
elettorale, Berlusconi disse che qui si giocava l'esito del
voto in Liguria. «Savona ha un differenziale importante a
favore dello schieramento del Popolo della Libertà. In
questo momento (sono da poco passate le ventuno e trenta,
n.d.r.;) non sono ancora in possesso dei dati definitivi
della Liguria provincia per provincia, per cui non sono
ancora in grado di poter dire con certezza chi abbia fatto
la differenza tra i due schieramenti. È certo però che il
risultato scaturito nella nostra provincia pesa a livello
regionale».
Cosa ha sbagliato o cosa è mancato al Partito democratico in
questa campagna elettorale? «Penso che non abbiamo sbagliato
niente e che non ci sia mancato nulla. Il nostro è un
partito che in sei mesi è stato costituito, che è
profondamente radicato nel territorio e che dispone di un
patrimonio elettorale importante. Un patrimonio che va
consolidato e sviluppato, perchè nel savonese ci sono tutti
gli elementi per vederlo crescere».
Con che spirito torna a Roma, dove passerà dai banchi di
maggioranza a quelli dell'opposizione? «È chiaro che ci
sarei voluto tornare con lo spirito di colui che completa il
lavoro fatto in questi ultimi due anni. E mi riferisco a
tutto ciò che come governo Prodi è stato fatto per
potenziare le infrastrutture di questa provincia, per la sua
portualità, per la reindustrializzazione delle aree della
Valbormida. Credo che in questi due anni a Roma siano stati
portati avanti in modo deciso molti progetti per lo sviluppo
di questo territorio e della sua economia».
Proprio grazie a voi è stato varato il progetto
dell'extragettito. «Una delle cose a mio avviso più
importanti che abbiamo contribuito a realizzare e che mi
auguro non venga annullata dal futuro governo ma utilizzata
nel migliore dei modi. Il mio ruolo, purtroppo, non sarà
questo. Sarà quello di continuare a lavorare per questo
territorio da una posizione diversa, dai banchi di
opposizione. Sarò attento che queste capacità e questa
progettualità messe in campo in questi due anni non vadano
disperse. Mi auguro che chi ha fatto molte promesse a questo
territorio, e mi riferisco ai candidati del PdL, mantenga
gli impegni presi con i cittadini savonesi e si impegni per
trasformare queste promesse in fatti concreti».
Gianluigi Cancelli
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