Albissola ha corretto il Puc«Faremo le altre 5 torrette» IL SECOLOXIX
nuove norme sulle aree "indagate"
La giunta aggiorna il Piano sotto inchiesta. Minoranza: è una sanatoria
E' BASTATO approvare un "aggiornamento" del Puc sulle due aree stra-incriminate - la "Cr 2" di via Nomaxio e la "Cr 10" delle torrette antincendio - per far scoppiare l'ennesimo terremoto in Comune ad Albissola Marina. E' successo mercoledì sera nel consiglio comunale in cui la giunta Parodi ha approvato due interpretazioni del Puc per fare chiarezza sulle norme poco chiare che hanno fatto scoppiare i "casi" dei cantieri contestati sulla collina dei Bruciati e dei presidi antincendio.
La minoranza ha gridato allo scandalo votando compatta contro ed evidenziando l'inopportunità di questo passaggio urbanistico ora che sul Puc è in corso una maxi indagine dopo denunce, polemiche, sequestri, ricorsi al Tar e al consiglio di Stato. «La tempistica è sospetta - ha contestato l'opposizione - e poi più che interpretazioni sembrano tanto una fotografia dell'esistente, ovvero dei cantieri irregolari e delle opere in abuso. Sembra tutto strumentale a una prossima richiesta di sanatoria, come a suggerire: tanto c'è già la nuova norma...».
La maggioranza, prima per bocca del consigliere delegato all'urbanistica, Maurizio Gay, poi del sindaco Stefano Parodi, ha negato questa tesi e spiegato che il passaggio non era rinviabile. «In quanto tutti i giorni il Comune si trova in imbarazzo visto che le vecchie norme, poco precise e chiare, continuavano a lasciare incertezza rispetto alle nuove concessioni edilizie da rilasciare - spiega il sindaco Parodi - mentre così, interpretando, o meglio aggiornando il Piano dove andava aggiornato, i nostri tecnici non avranno più il timore di autorizzare cose non regolari». E ancora Parodi: «E' assurdo sostenere che sia un favore ai cantieri sotto inchiesta: è chiaro che le nuove norme non potranno avere valore retroattivo ma solo per il futuro. Chi ha avuto problemi con le vecchie norme non potrà in alcun modo approfittarsene. Questo è ovvio ma se serve lo garantisco io personalmente».
Di fatto l'opposizione non se n'è stata e oltre al voto contrario (la pratica è passata con il voto della sola maggioranza) annuncia battaglia legale e non solo. Tra i vari che hanno preso la parola per stigmatizzare la pratica anche il neo consigliere comunale Gianluca Nasuti, di professione avvocato, all'esordio in consiglio. «Credo sia fortemente inopportuno interpretare il Puc, ora, e proprio nelle zone oggetto di indagine della Procura» ha detto.
«Onestamente non capisco perché polemizzare - conclude il sindaco - era chiaro che avremmo dovuto chiarire gli equivoci e le mancanze evidenziatesi nei mesi scorsi su aree verdi e presidi antincendio. Lo abbiamo fatto ora perché i nostri tecnici, con la consulenza dell'avvocato Gaggero e degli architetti Poggio-Armellino, hanno completato lo studio. Siamo anche andati in Provincia varie volte per sottoporgli queste precisazioni che intendevano apportare. Ora proprio la Provincia dovrà completare l'iter e aggiornare il nostro Puc». «Sulle torri antincendio, visto che la filosofia la confermiamo, a questo punto potranno sorgere anche le altre cinque previste - conclude Parodi - L'utilitàè indubbia, la particolarità anche, l'importante è che le prossime rispettino le regole che ci siamo dati ora e che sono chiare».
Dario Freccero