E' BASTATO approvare un "aggiornamento" del Puc sulle due
aree stra-incriminate - la "Cr 2" di via Nomaxio e la "Cr
10" delle torrette antincendio - per far scoppiare
l'ennesimo terremoto in Comune ad Albissola Marina. E'
successo mercoledì sera nel consiglio comunale in cui la
giunta Parodi ha approvato due interpretazioni del Puc per
fare chiarezza sulle norme poco chiare che hanno fatto
scoppiare i "casi" dei cantieri contestati sulla collina dei
Bruciati e dei presidi antincendio.
La minoranza ha gridato allo scandalo votando compatta
contro ed evidenziando l'inopportunità di questo passaggio
urbanistico ora che sul Puc è in corso una maxi indagine
dopo denunce, polemiche, sequestri, ricorsi al Tar e al
consiglio di Stato. «La tempistica è sospetta - ha
contestato l'opposizione - e poi più che interpretazioni
sembrano tanto una fotografia dell'esistente, ovvero dei
cantieri irregolari e delle opere in abuso. Sembra tutto
strumentale a una prossima richiesta di sanatoria, come a
suggerire: tanto c'è già la nuova norma...».
La maggioranza, prima per bocca del consigliere delegato
all'urbanistica, Maurizio Gay, poi del sindaco Stefano
Parodi, ha negato questa tesi e spiegato che il passaggio
non era rinviabile. «In quanto tutti i giorni il Comune si
trova in imbarazzo visto che le vecchie norme, poco precise
e chiare, continuavano a lasciare incertezza rispetto alle
nuove concessioni edilizie da rilasciare - spiega il sindaco
Parodi - mentre così, interpretando, o meglio aggiornando il
Piano dove andava aggiornato, i nostri tecnici non avranno
più il timore di autorizzare cose non regolari». E ancora
Parodi: «E' assurdo sostenere che sia un favore ai cantieri
sotto inchiesta: è chiaro che le nuove norme non potranno
avere valore retroattivo ma solo per il futuro. Chi ha avuto
problemi con le vecchie norme non potrà in alcun modo
approfittarsene. Questo è ovvio ma se serve lo garantisco io
personalmente».
Di fatto l'opposizione non se n'è stata e oltre al voto
contrario (la pratica è passata con il voto della sola
maggioranza) annuncia battaglia legale e non solo. Tra i
vari che hanno preso la parola per stigmatizzare la pratica
anche il neo consigliere comunale Gianluca Nasuti, di
professione avvocato, all'esordio in consiglio. «Credo sia
fortemente inopportuno interpretare il Puc, ora, e proprio
nelle zone oggetto di indagine della Procura» ha detto.
«Onestamente non capisco perché polemizzare - conclude il
sindaco - era chiaro che avremmo dovuto chiarire gli
equivoci e le mancanze evidenziatesi nei mesi scorsi su aree
verdi e presidi antincendio. Lo abbiamo fatto ora perché i
nostri tecnici, con la consulenza dell'avvocato Gaggero e
degli architetti Poggio-Armellino, hanno completato lo
studio. Siamo anche andati in Provincia varie volte per
sottoporgli queste precisazioni che intendevano apportare.
Ora proprio la Provincia dovrà completare l'iter e
aggiornare il nostro Puc». «Sulle torri antincendio, visto
che la filosofia la confermiamo, a questo punto potranno
sorgere anche le altre cinque previste - conclude Parodi -
L'utilitàè indubbia, la particolarità anche, l'importante è
che le prossime rispettino le regole che ci siamo dati ora e
che sono chiare».
Dario Freccero
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