Tutto lo stato maggiore in prima linea: «Roba da infarto»
nella sede del partito democratico
IL SECOLOXIX
Dall'illusione degli exit poll
all'amarezza per la sconfitta. Alla fine pochi motivi di consolazione: il capoluogo e l'entroterra
15/04/2008
CINQUE ORE di trepidante attesa. Con la speranza, alimentata dai primi exit poll lanciati dalle varie reti televisive nazionali, di poter vivere un'altra giornata di gloria, assistendo ad una rimonta del Partito democratico sul Popolo della Libertà che sino a due giorni prima del voto sembrava impossibile. Poi, però, con il trascorrere delle ore e l'arrivo dei primi risultati dai seggi di Savona e delle altre località della provincia il brusco ritorno alla realtà. Con un confronto serrato, almeno per quanto riguarda la Liguria, sino all'ultimo voto. E poco prima delle venti la resa, con la consapevolezza che a vincere le elezioni sarebbe stata la coalizione guidata da Silvio Berlusconi.
Nella sede provinciale del Partito democratico, un elegante appartamento situato al terzo piano di un palazzo che si affaccia su piazza Sisto, proprio di fronte al municipio, l'attesa per l'esito del voto era altissima. Già dalle quattordici, un'ora prima della chiusura dei seggi elettorali, la "macchina organizzativa" messa in campo dai responsabili provinciali del Pd, il segretario Giovanni Lunardon e la responsabile per la campagna elettorale Isabella Sorgini, era pronta a metersi in moto. "Sfidando" ancora una volta i canali ufficiali, tanto per intenderci la Prefettura, nella raccolta nel più breve tempo possibile dei risultati provenienti dalle 305 sezioni elettorali dislocate lungo la provincia.
Alle 15 in punto ecco arrivare i primi exit poll, accolti nella sede del Pd con grande soddisfazione. In quel momento sono già presenti il segretario Lunardon, il candidato alla camera Massimo Zunino, l'ex assessore regionale Lino Alonzo, il presidente del consiglio provinciale Franco Delfino e una decina di giovani iscritti al partito, che dimostrano subito di aver grande dimestichezza con i computer che serviranno poi a raccogliere i dati trasmessi dai rappresentanti di lista per telefono. Sono passati da pochi minuti le 16 quando alla sede del Pd cominciano ad arrivare i risultati dalle sezioni più piccole della città. a raccogliere i dati sono Lino Alonzo e Anna Caviglia, consigliere di circoscrizione. I primi risultati sembrano confortanti, quasi a voler accreditare il recupero sul PdL emerso dai primi exit poll. Alle 16.48 arriva l'assessore regionale all'urbanistica Carlo Ruggeri, che appare sorridente. «I primi dati relativi al senato mi sembrano positivi - commenta Ruggeri - ma siamo solo all'inizio. Bisogna attendere».
Alle 17.05 al Pd sono già giunti i risultati degli scrutini di undici dei cinquantotto seggi della città. «A Savona - annuncia Giovanni Lunardon - stiamo crescendo al senato del 6% rispetto a due anni fa». Alle 17.11 giungono i primi dati regionali relativi a 711 sezioni su 1.799, che vedono il Pd in leggero vantaggio sul Pdl. «Roba da infarto sino alla fine - commenta Massimo Zunino - Una partita che si deciderà all'ultimo voto».
Nel frattempo arrivano gli assessori comunali Luca Martino e Livio Di Tullio e quello provinciale Carlo Scrivano. Alle 18.35 si comincia a capire che le cose non stanno andando come si sperava, e un'ora dopo dai volti sempre più bui dei presenti si capisce che le elezioni sono ormai perse.