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I PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO
VENTIQUATTRESIMA  PUNTATA

RIFLESSIONI SUL SISTEMA PENSIONISTICO

PRIMA PARTE

Aldo Pastore

 

- Una recente  ricerca  del "Sole - 24 Ore", pubblicata nell' Aprile di quest'anno, ha evidenziato che il 50,4 PER CENTO DEI RESIDENTI LIGURI E' PENSIONATO ( circa 811.000 cittadini, in termini puramente aritmetici); questo semplice dato, già di per sè, dovrebbe farci profondamente riflettere, perchè, in tutti noi, dovrebbe sorgere
spontanea la domanda SUL COME il nostro Stato Sociale è in condizione di poter sopravvivere ad una situazione statistica così drammatica, destinata, peraltro, ad aggravarsi vieppiù in un prossimo futuro.

Ma, la drammaticità non si limita soltanto all'esame di questo semplice dato numerico: andiamo a valutare l' IMPORTO MEDIO MENSILE DI UNA PENSIONE INPS   nelle quattro Provincie Liguri; possiamo riscontrare quanto segue:

- GENOVA:    864 EURO

- SAVONA:    768 EURO

- LA SPEZIA: 725 EURO

- IMPERIA:    610 EURO 

                                                              DATO NAZIONALE: 779 EURO

Andando ad esaminare, in dettaglio, LE FASCE DI IMPORTO PENSIONISTICO INPS, possiamo notare che gli 811.000 Pensionati Liguri risultano suddivisi:

- 159.866 soggetti ricevono una somma pari o inferiore a 349 Euro Mensili

- 219.813 sono compresi tra i 350 e 459 Euro Mensili

- 102.196 vanno da 550 a 749

-  87.722 vanno inclusi tra i 750 ed i 999

- 189.036 sono dotati di una somma superiore ai 1.000 Euro

-  52.367 soggetti percepiscono una somma superiore ai 2.000 Euro

Le pensioni erogate dall' INPDAP (ovviamente comprese del 50,4 per Cento, citata all' inizio di questo Articolo) sono, invece, decisamente più consistenti, attestandosi, nella Nostra Regione, ad un IMPORTO MEDIO di 1.426,9 Euro Mensili.

- Passando, in modo specifico, ai DATI PENSIONISTICI DELLA PROVINCIA DI SAVONA, evidenziamo quanto segue:

  • Sono circa 82.000 i Pensionati della nostra Provincia, così suddivisi: 71.000 in carico all' INPS oltre 10.000 di competenza INPDAP e di altre CASSE PROFESSIONALI
  • L'IMPORTO MINIMO PENSIONISTICO INPS è pari a 443 EURO MENSILI
  • Per quanto riguarda la TIPOLOGIA DELLE PENSIONI IN RAPPORTO AL LORO IMPORTO, è possibile riscontrare la seguente situazione:

- PENSIONI SUPERIORI AL MINIMO: 45 PER CENTO DEL TOTALE

- PENSIONI AL TRATTAMENTO MINIMO: 19 PER CENTO DEL TOTALE

- PENSIONI INFERIORI AL TRATTAMENTO MINIMO: 18  PER CENTO DEL TOTALE

- INVALIDI CIVILI (PENSIONI E ASSEGNI DI ACCOMPAGNAMENTO): 9  PER CENTO DEL TOTALE

- PENSIONI ED ASSEGNI SOCIALI: 3 PER CENTO DEL TOTALE

- VARIE ED INDETERMINATE: 6 PER CENTO DEL TOTALE

  • I LAVORATORI ATTUALMENTE ATTIVI, ISCRITTI ALL' INPS risultano essere poco più di 86.000 così suddivisi:

- LAVORATORI DIPENDENTI: 53 PER CENTO

- COMMERCIANTI: 18 PER CENTO

- ARTIGIANI: 14 PER CENTO

- IMPRENDITORI AGRICOLI: 4 PER CENTO

- LAVORATORI PARASUBORDINATI: 11 PER CENTO

E', dunque, evidente il fatto che, in Provincia di Savona, nonostante la drastica riduzione della disoccupazione, il numero dei lavoratori in servizio e quello dei pensionati tende  a porsi a livelli molto vicini (86.000 contro 71.000), almeno per quanto riguarda la gestione INPS.

Ma, dai dati numerici sopra esposti, emerge, molto chiaramente, la DIFFICOLTA' DI TENUTA del nostro Sistema Previdenziale; tale difficoltà è quotidianamente palpabile e discende da tre ordini di constatazioni:

  1. IL 55 PER CENTO DEI PENSIONATI INPS DELLA NOSTRA PROVINCIA NON SUPERA IL MINIMO (443 EURO MENSILI), per cui due anziani coniugi, nonostante possano essere titolari di due pensioni, non riescono a raggiungere i 900 Euro mensili (cifra, giudicata da tutti, insufficiente per una dignitosa sopravvivenza);

  2. Il numero DEI LAVORATORI ATTIVI (86.000 soggetti) è palesemente insufficiente per consentire un più accentuato versamento contributivo, per cui non soltanto diventa problematico aumentare progressivamente gli attuali importi pensionistici, ma, addirittura, rischia di diventare assai precaria la tenuta economica del vigente sistema previdenziale.
Ovviamente, questa constatazione va oltre i limiti territoriali della nostra Provincia e della nostra Regione per assumere dimensioni nazionali; desidero semplicemente ricordare, in proposito, che esiste, a questo livello, un preoccupante disequilibrio negativo tra il valore delle
CONTRIBUZIONI e, quindi, delle ENTRATE (120 Miliardi di Euro annui) e l' AMMONTARE DELL' EROGAZIONE PENSIONISTICA e, di conseguenza, delle USCITE (127 Miliardi di Euro annui);

3. Esiste, infine, nella nostra Regione, il grave fenomeno di una CONSISTENTE EVASIONE CONTRIBUTIVA; in Liguria, infatti, i Contributi Evasi nel 2006 ammontano a 21 Milioni e 855.000 Euro: di questi, oltre 11 Milioni di Euro sono imputabili al Lavoro Nero  ed i restanti 10 Milioni e 661.000 Euro a mancati versamenti.

Una recentissima pubblicazione della Corte dei Conti ha evidenziato che su 3.938 aziende, visitate e controllate dagli Ispettori, ben 3.168 sono risultati irregolari (cifra pari all' 80 per cento, vale a dire 8 Imprese su 10); le Aziende Liguri  in Nero, scoperte durante i controlli, ammontano a 537; i lavoratori in nero a 964 ed il totale dei lavoratori irregolari a 1.200.

Non a caso, la Corte dei Conti ha concluso la Sua relazione con questa eloquente affermazione:

" I DATI RILEVATI NON POSSONO NON CREARE UN ALLARME, ANCHE DI NATURA SOCIALE."

- Ma, alle considerazioni sopra esposte, mi permetto di aggiungere che, se noi rivolgiamo il nostro sguardo verso il futuro, possiamo prevedere, con grande realismo, che la situazione e, quindi, la tenuta del Sistema Previdenziale della Nostra Provincia e della nostra Regione è destinata a peggiorare ulteriormente perchè, come già ho avuto modo di evidenziare nella Quarta puntata di questa Pubblicazione, assisteremo ai seguenti eventi:

A) AUMENTO, IN CIFRA ASSOLUTA ED IN VALORE PERCENTUALE, DEL NUMERO DEGLI ANZIANI

Riporto, in proposito, uno stralcio di una relazione del Prof. Alessandro Montebugnoli, già da me precedentemente citata:

" In Liguria, nel 2025, il 38,5 per Cento della popolazione avrà più  di 64 anni (e, tra essi, il 25,1 per Cento supererà i 74 anni). La popolazione regionale continuerà, dunque, ad essere notevolmente più anziana di quella del resto dell' Italia; possiamo, addirittura, affermare che l' attuale situazione ligure anticipa di circa 25 anni quella nazionale nel suo complesso."

Trasferendo questi dati dal loro valore percentuale in cifra assoluta, già oggi, noi possiamo constatare che, su poco più di un Milione e Mezzo di residenti, gli ultrasessantacinquenni risultano essere, nella nostra Regione, circa 410.000, mentre le persone, con oltre 75 anni, sono 198.000 circa.

La conseguenza diretta di questo incontestabile dato statistico è estremamente evidente: CONTINUERA' AD AUMENTARE, NEL PROSSIMO FUTURO, IL NUMERO DEI PENSIONATI.

B) AUMENTO DEL NUMERO DEGLI ANNI DI VITA DI OGNI SINGOLO ANZIANO

Anche questo dato statistico non necessita  di particolari commenti, perchè è sotto gli occhi di tutti noi; mi è sufficiente accennare al fatto che, in Italia, l'attuale durata media della vita (calcolata in 77,3 anni per i maschi ed in 82,9 per le femmine) sta per essere ampiamente superata e, verosimilmente, ci avvieremo, in tempi relativamente rapidi (entro il 2005), a raggiungere la quota media di 85 anni (come profetizzato, d'altra parte, da alcuni studiosi di un recente passato: FRIES- OLSHANSKY -  CARNES).

Ma, anche questo fatto incontestabile porterà, inevitabilmente, ad un ulteriore aggravio sul nostro Sistema Previdenziale, perché le RETRIBUZIONI PENSIONISTICHE SARANNO PIU'  PROLUNGATE NEL TEMPO, rispetto alla situazione attuale.

C) AUMENTO DELLA NON  AUTOSUFFICIENZA PSICO-SOMATICA E, DI CONSEGUENZA, DELLE INVALIDITA' (ANCHE IN ETA' PRE-SENILE)

Con effetto di questo ulteriore dato statistico, ci troviamo di fronte, in tutta la Liguria, ad un continuo aumento nella richiesta di Pensioni di Invalidità Civile e di Assegni di Accompagnamento.

Basti pensare che, nella sola Provincia di Savona, nel corso dell' Anno 2007, le richieste, giunte ai competenti uffici dell' ASL sono state, infatti, 9.664 contro le 8.994, registrate   nell 'Anno 2006.

E' evidente che il problema relativo a questa crescente domanda (fondata, peraltro, su ben individuate infermità fisiche e psicologiche, ma, anche, su precarie condizioni economiche e, quindi, esistenziali) è di tale importanza e complessità, da non poter essere esaminato e trattato in poche righe.

Mi riservo, pertanto, di trattare compiutamente questo argomento nella Seconda Parte di questo capitolo, dedicato alle riflessioni sul Sistema Pensionistico.

18 Aprile 2008                                                           ALDO PASTORE