IL SECOLOXIX |
ARRIVARE A FINE MESE è diventato per le famiglie savonesi
sempre più complicato.
Una difficoltà evidente, che trova puntuale conferma nel
calo delle vendite che supermercati ma anche negozi di
alimentari al dettaglio, che quindi trattano soprattutto
prodotti di prima necessità, registrano nella quarta
settimana del mese. Con un ulteriore dato che non può non
sollevare preoccupazione: a febbraio e marzo il
rallentamento negli acquisti di generi alimentari è
cominciato addirittura già a metà della terza settimana. «Un
dato che abbiamo constatato direttamente - sottolinea
Gregorio Dostuni, direttore del Famila di via Nizza - e che
ci conferma come per una buona parte delle famiglie savonesi
arrivare a fine mese sia ormai diventata una vera impresa.
Se continuiamo ad andare avanti di questo passo, si correrà
veramente il rischio che alcune famiglie non riescano ad
avere la possibilità di poter arrivare a fine mese vivendo
in maniera perlomeno decente».
Ma torniamo al calo dei consumi che non solo a Savona ma
anche nel resto della provincia si registra ormai da alcuni
mesi nella quarta settimana del mese. Calo che non riguarda
soltanto la spesa al supermercato ma anche quella nei negozi
al dettaglio. «È inutile nascondere la realtà - conferma
Cosimo Giudice, direttore dell'Ipercoop di corso Ricci a
Savona - intorno alla quarta settimana del mese registriamo
una flessione del fatturato che è chiaramente dovuta alle
difficoltà che le famiglie incontrano per arrivare sino a
fine mese. Si tratta di una diminuzione dei consumi che
rispetto alle prime settimane del mese è abbastanza
evidente, anche se varia da un mese all'altro».
Un fenomeno, come detto, che accomuna le strutture della
media e grande distribuzione con quelle al dettaglio.
«Purtroppo è una situazione che dura da ormai alcuni mesi,
diciamo dall'autunno scorso - afferma Mara Celestini,
titolare di un negozio di alimentari al dettaglio in via Don
Minzoni - Il calo degli acquisti comincia a verificarsi più
o meno dal giorno venti del mese, ma in alcuni casi è
cominciato anche prima. E poi ci sono anche i pensionati
chhe proprio non riescono più ad arrivare a fine mese e più
o meno dall'inizio della terza decade del mese cominciano a
far segnare quello che acquistano. Poi, appena ricevuta la
pensione, pagano puntualmente, ma senza dubbio si tratta di
un altro segnale che non deve assolutamente essere
sottovalutato. Perchèè la conferma di come ormai una buona
parte delle famiglie non riescono più ad arrivare alla fine
del mese». «Da ogni venti del mese in poi le vendite
crollano - sottolinea Vincenzo Debenedetti, proprietario di
una macelleria in via Piave - a conferma di come una buona
parte delle famiglie savonesi abbiano difficoltà ad arrivare
a fine mese. C'è però qualcosa che non riesco a capire: ogni
fine settimane trovare un tavolo in un ristorante o in una
pizzedria è difficile, perchè sono tutti prenotati. E
seguendo i telegiornali si continua a sentir parlare di
milioni di auto in movimento verso le località di
villeggiatura. E poi sono le stesse famiglie che nella
quarta settimana del mese hanno difficoltà ad effettuare la
spesa...».
Per cercare di superare il problema, le catene di media e
grande distribuzione hanno predisposto una serie di
iniziative che scattano proprio verso la fine del mese e
consentono di acquistare prodotti di prima necessità a
prezzi ribassati. Ma non solo. La Coop ha varato una nuova
linea di prodotti economici, la linea "Moneta che ride",
proprio per andare incontro alle nuove esigenze delle
famiglie. «Si tratta di prodotti di prima necessità, dalla
pasta al riso, dai pelati al pan carrè, dal caffè alle
bibite e ai succhi di frutta - spiega Cosimo Giudice - che
vengono posti in vendita nelle nostre strutture a prezzi
simili di quelli praticati nei discount. Si tratta comunque
di prodotti di qualità, che sono garantiti dal marchio
Coop».
Gianluigi Cancelli
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