versione stampabile

I PROBLEMI SOCIALI DEL FUTURO
VENTITREESIMA  PUNTATA

IL DRAMMA CASA NELLA CITTA' DI SAVONA

SECONDA PARTE:

la futura politica della casa nella nostra citta'

Aldo Pastore

 


Muhammad Yunus

"LA POVERTA' E' UNA CREAZIONE ARTIFICIALE. NON FA PARTE DELLA SOCIETA' UMANA E POSSIAMO ELIMINARLA.
POSSIAMO, CIOE', FARE USCIRE LE PERSONE DALLO STATO DI POVERTA' ED INSERIRLE NEL CIRCUITO DELL' ECONOMIA.
LA SOLA COSA CHE DOBBIAMO FARE E' MODIFICARE LE NOSTRE ISTITUZIONI E LE NOSTRE POLITICHE: DOPO NON CI SARA' PIU' LA POVERTA'."
Con queste nobili parole, il Prof. Muhammad Yunus (Premio Nobel per la Pace - 2006) ha concluso un Suo intervento, recentemente tenuto, in Italia, presso la Commissione Affari Esteri della Camera dei Deputati, durante un' audizione a Lui specificatamente dedicata.

In un mio precedente... articolo del 2007...rivolto ai lettori di "Trucioli Savonesi", ho già avuto modo di illustrare, sia pure sinteticamente, l'innovativo metodo del MICRO-CREDITO FINANZIARIO BASATO SULLA FIDUCIA, creato e realisticamente attuato da Muhammad Yunus attraverso la nascita, in Bangladesh, della Grameen Bank.

Non voglio, ovviamente, ripetermi; mi è sufficiente accennare al fatto che questa Banca concede prestiti individuali dell' entità media di circa 300 Dollari, a Tasso Zero, alle fasce più indigenti della popolazione e, soprattutto, alle donne in condizione di povertà, al fine di arrecare un aiuto finanziario concreto a beneficio delle famiglie e del diritto di ogni cittadino di poter accedere alla casa, all' istruzione, al lavoro.

Secondo i dati più aggiornati, la Grameen Bank ha concesso prestiti di circa 6 Miliardi di Dollari (con tassi variabili, in rapporto alla condizione economica del richiedente, dal Venti allo Zero per Cento) ed i suoi clienti hanno raggiunto il considerevole numero di 6,6 Milioni; ma, il dato che più impressiona è il Tasso di Solvenza: 5, 34 Miliardi di Dollari su 6, concessi in Prestito, sono già stati ripagati, per una percentuale pari al 98, 48 per Cento.

Molti politici e, soprattutto, molti economisti sono rimasti e sono tuttora molto scettici sulle possibilità di successo di una tale iniziativa ed, in particolare, nutrono dubbi sull' efficacia umanitaria (oltre che finanziaria) di questa innovativa metodologia.

Ma i fatti, concreti e reali, verificatisi durante i primi mesi di quest'anno, vengono, in qualche modo, a dissipare questi dubbi.

Infatti, in data 17 Febbraio 2008, i quotidiani di molte parti del Mondo hanno comunicato la notizia che la Grameen Bank è riuscita a raggiungere anche i poveri degli Stati Uniti d' America; il Finacial Times Online ha, in proposito, riferito che la Banca del Bangladesh ha concesso i suoi primi prestiti a New York, nel quadro di un tentativo del portare la METODOLOGIA DEL MICROCREDITO a beneficio di decine di milioni di persone che, nel Paese più  ricco del Mondo, sono sprovviste di un Conto Corrente e, di conseguenza, non sono in condizione di superare la CRISI DEI MUTUI SUBPRIME, rivolti all'acquisto di una Casa.

Occorre ricordare, in proposito, che NEGLI USA SI PARLA DI PERDITE BANCARIE, CAUSATE DA MUTUI SUBPRIME, PER OLTRE 400 MILIARDI DI DOLLARI; addirittura, a livello globale, qualcuno prospetta la cifra di 1.000 MILIARDI.

Credo sia la prima volta, nella Storia dell' Umanità, che una Banca del Terzo Mondo fa il suo ingresso in un Paese sviluppato, nel più profondo rispetto di tutte le regole economiche e contabili e, tuttavia, con finalità umanitarie e meccanismi di funzionamento profondamente diversi da tutte le altre imprese creditizie esistenti.

- Perchè sono partito da questo evento nel tentativo di individuare una nuova e seria politica della casa in Italia e, di conseguenza, anche nella nostra piccola Savona?

La risposta a questo quesito è molto semplice ed è insita nelle parole conclusive di Muhammad Yunus, citate all' inizio di questo Articolo: OCCORRE MODIFICARE LE NOSTRE ISTITUZIONI (IVI COMPRESE QUELLE BANCARIE) E LE NOSTRE POLITICHE.

So benissimo che l' INTRODUZIONE DEL MICROCREDITO FINANZIARIO  è molto difficile e comporta tempi lunghi nella nostra Italia; tuttavia, incominciamo ad introdurre questa nuova metodologia, in caso di richiedenti in condizione di assoluta ed accertata povertà!

E', inoltre, possibile prendere immediatamente qualche altra decisione e, quindi, innovare, sul piano normativo, per fronteggiare una situazione che sta diventando, ogni giorno di più, terribilmente drammatica.

Accenno, brevemente, ad alcune proposte che, sia pure timidamente, si stanno affacciando anche nella Regione Liguria:


Antonio Catricalà

  1. INTRODURRE LA POSSIBILITA' DI ALLUNGARE LA RATEIZZAZIONE DEI MUTUI PER L' ACQUISTO DI UNA CASA, OLTRE I 20 O 30 ANNI, in modo da ABBASSARE L'IMPORTO DELLE RATE; ricordo, al riguardo, che, secondo recenti dichiarazioni di  Antonio Catricalà (Presidente dell' Antitrust) 110.000 famiglie italiane non sono in condizione di pagare il mutuo per la casa ed oltre 420.000 famiglie hanno serie difficoltà a farlo; di conseguenza, l'indebitamento attuale nei confronti delle Banche è salito a 468,85 Miliardi di Euro.
2. AVANZARE LA RICHIESTA PER OTTENERE DALLE BANCHE UNA SOSPENSIONE DEL PAGAMENTO DELLE RATE DEL MUTUO FINO A 18 MESI; questo provvedimento dovrà, ovviamente, riguardare i casi più gravi e, di esso, potranno usufruire le famiglie che si trovano in condizioni di particolari difficoltà (quali, ad esempio, la perdita del lavoro, la sopravvenienza di un grave infortunio o di una separazione legale) ed, inoltre, le giovani coppie ed i lavoratori atipici e precari.

3. Al fine di scongiurare possibili pignoramenti di alloggi, per insolvenza da parte dell' inquilino, INTRODURRE DA PARTE DEGLI ENTI PUBBLICI A CIO' PREPOSTI ("ARTE" IN PARTICOLARE) LA POSSIBILITA' DI REALIZZARE L'ACQUISTO DELLA NUDA PROPRIETA' DELL' IMMOBILE PIGNORATO e provvedere, successivamente, alla LOCAZIONE A RISCATTO A FAVORE DEL TITOLARE DEL MUTUO O DEL CONTRATTO DI AFFITTO.

4. INNOVARE LA NORMATIVA SULLA PORTABILITA' DEI MUTUI, come, ad esempio, la POSSIBILITA' DI CAMBIARE BANCA A COSTO ZERO, AL FINE DI POTER NEGOZIARE UN NUOVO MUTUO; infine, INTRODURRE UN EFFICACE SISTEMA DI SANZIONI SULLE BANCHE che non vengono a rispettare le nuove regole creditizie.

La nuova normativa (comprendente, ovviamente, anche altre proposte, oltre a quelle sopra elencate) dovrà portare, in tempi brevi, ad ACCORDI, ben precisi e definiti, TRA LE FINANZIARIE REGIONALI E GLI ENTI LOCALI (COMUNI, IN PARTICOLARE) CON L' ASSOCIAZIONE BANCARIA ITALIANA (A.B.I.), al fine di garantire la certezza operativa ed economica alla normativa stessa.


- L'impegno del PUBBLICO e del PRIVATO non può, tuttavia, limitarsi alla Parte Normativa.

Non a caso, proprio all' inizio di questo Mese di Aprile, è stata elaborata dalla CGIL in collaborazione con il SINDACATO ITALIANO PENSIONATI e le Associazioni FILLEA, SUNIA E LEGAMBIENTE una PROPOSTA, avente per titolo: "PIU' CASE IN AFFITTO - UN PROGRAMMA POSSIBILE".

Nell' illustrare  questa proposta alla stampa, Paola Agnello Modica (Segretaria Confederale CGIL) ha così sintetizzato l' obiettivo che i proponenti si prefiggono di raggiungere, in ambito nazionale:

"UN MILIONE DI CASE IN AFFITTO NEI PROSSIMI DIECI ANNI CON UN INVESTIMENTO, TRA RISORSE PUBBLICHE E PRIVATE, STIMATO IN 100 MILIARDI DI EURO, CHE PREVENGA LA RECESSIONE ECONOMICA, PRODUCENDO 300.000 POSTI DI LAVORO ED UN INCREMENTO DEL P.I.L. DELL' 1% ANNUO".

In questo contesto, anche la Provincia e la Città di Savona debbono, a mio modo di vedere, svolgere una funzione di fondamentale importanza e rilievo.

Rimanendo in ambito cittadino, mi permetto di suggerire questo percorso:

  • APPROVAZIONE DEFINITIVA, IN TEMPI RAPIDI, DEL PIANO URBANISTICO COMUNALE, avendo, tuttavia, ben presente che questo fondamentale strumento normativo non deve soltanto prevedere la trasformazione puramente strutturale ed architettonica della Città, ma deve essere coerente con le modificazioni intervenute nel nostro sistema economico e, soprattutto, deve nascere ed indicare le nuove linee operative in armonia con il PIANO REGOLATORE SOCIALE (avviato recentemente dall' Amministrazione  Comunale), perchè, al pari di quest'ultimo, deve contribuire, in maniera decisiva, alla PROMOZIONE DEL BENESSERE DELL' INTERA COMUNITA' CITTADINA;
  • In questo contesto, è necessario prevedere, in armonia con il Settore Privato, il SODDISFACIMENTO DEL BISOGNO DI ABITAZIONI NELLA NOSTRA CITTA'; serve, a mio modo di vedere, un PIANO DI EDILIZIA SOCIALE, superando la logica, attualmente prevalente, della rigida suddivisione in EDILIZIA POPOLARE ed in EDILIZIA CONVENZIONATA;
  • Le attuali conoscenze sociologiche (a livello nazionale ed internazionale) tendono, infatti, a SCARTARE L'IPOTESI, tuttora imperante in molte città (ivi compresa Savona), DI COSTRUIRE  INTERI QUARTIERI DI EDILIZIA POPOLARE, RISERVATI, UNICAMENTE, ALLE FAMIGLIE DISAGIATE.

L' esperienza di questi ultimi anni ha, purtroppo, dimostrato che questi Quartieri diventano, con una certa frequenza e facilità, AUTENTICI GHETTI, dove la povertà o la sudditanza economica diventano il movente per un' ulteriore discriminazione sociale, umana ed affettiva e dove, di conseguenza, la prepotenza, la violenza ed il malaffare diventano condizioni esistenziali operanti e vincenti;

  • Analogamente, va superata la tendenza di edificare INTERI QUARTIERI RISERVATI UNICAMENTE A GIOVANI SOLI O RIUNITI IN COPPIA; un' atavica esperienza insegna che i giovani debbono convivere, nello stesso quartiere, con persone anziane (e viceversa), perchè l'anziano può offrire alle giovani generazioni un essenziale aiuto morale; ricordiamoci, ancora una volta, della breve citazione, inserita nella Fiaba Tibetana " Il mago della Pioggia":

" IL RAGAZZO GUARDAVA IL VECCHIO  E VEDEVA NEI SUOI OCCHI LA VITA, COME SI VEDE LA LUNA RIFLESSA NELLO SPECCHIO DI UN PURO LAGO MONTANO"

In modo analogo, l'anziano autosufficiente deve, per quanto possibile, continuare la sua vita nel quartiere dove ha vissuto; non v'è nulla di più negativo, al riguardo, che continuare a costruire sedicenti CASE DI RIPOSO, COMUNITA' ALLOGGIO, RESIDENZE PROTETTE: queste strutture portano, semplicemente, all'isolamento dell'anziano rispetto al contesto sociale e civile e contribuiscono al suo progressivo decadimento fisico ed intellettivo;

  • La strada da seguire è, invece, quella della COLLABORAZIONE TRA PUBBLICO E PRIVATO, nello spirito dell' ARTICOLO 41 della nostra Costituzione; in concreto, è necessaria la STIPULA DI CONVENZIONI SOCIO-ECONOMICHE TRA COMUNE ED OPERATORI PRIVATI (come previsto, peraltro, dall' ultima Legge Finanziaria e da una recente Legge della Regione Liguria) per addivenire, nell' ambito delle aree destinate dal P.U.C. per finalità neo-edificatorie, alla definizione delle volumetrie riservate all' Edilizia Sociale.

  9 Aprile 2008                                            Aldo Pastore