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L’ex sindaco Gambetta parla di “vergognosa gestione del litorale”

A NOLI IL COMUNE FA CARITA’:
“REGALA SOLDI” AI BAGNI MARINI

Chi ha beneficiato della discarica gratuita? Non i pescatori!

 

Noli: veduta dall'alto dell'arenile dei Bagni Hilton

Noli -  Un lettore interessato alla salvaguardia dei siti di interesse comunitario (Sic) dovrebbe, per motivi di conoscenza specifica, leggersi la delibera della giunta regionale n.646 del 08/06/2001.

Si legge, ad esempio, che la Regione ha la responsabilità, una volta individuato un sito, di adottare < opportune misure per evitare il degrado degli habitat naturali, nonché la perturbazione delle specie per cui le zone sono state individuate >.


E’ importante sapere che anche gli enti locali interessati sono tenuti, agli effetti di questa legge, alla salvaguardia dei
Sic.

Dal 2001 ad oggi, la Regione Liguria, settore Via (valutazione di impatto ambientale), ha emanato leggi idonee per migliorare la regolamentazione dei ripascimenti e, per Noli, addirittura una specifica della giunta regionale, la 1501 del 10/12/2004, che non assoggetta il Comune al Via, ma detta precise condizioni per i ripascimenti a mare.

A Noli, quest’anno, si sono aperte due zone di discariche sugli arenili.

Un primo fronte è quello con ripascimento normale previsto per siti non sensibili in località Capo Noli, area Bagni Ziggurmare, di materiale proveniente da scavi ex ferrovie. Accumuli prima, ripascimento a mare dopo, anche con materiale terroso; in ultimo un grosso accumulo nella zona Capo Noli.

Il 23/01/2008, informavo la Regione Liguria, sezioni ambiente, di questo primo intervento.

Il 18/02/2008, il Dipartimento ambiente rispondeva in maniera interlocutoria in attesa di dati certi e definitivi da parte dell’Arpal di Savona.

Un secondo fronte, a levante dell’arenile di Noli, ha subito un intervento di ripascimento stagionale (10 mc. per metro lineare di materiale) che ha servito gli arenili dei Bagni Mediterranèe, Mirvana, Hilton, Florida, Anita. Materiale che, a prima vista, appare idoneo anche a detta di un docente universitario esperto in materia (non si è espresso allo stesso modo per il materiale di Capo Noli).

In data 23/02/2008, sempre il sottoscritto allertava il Dipartimento ambiente regionale ed Arpal-Savona di questo ripascimento confinante con l’area Sic, chiedendo se, nel caso specifico, erano state rispettate, da parte del Comune di Noli, le prescrizione previste dalla Delibera di giunta regionale 1501 del 10 dicembre 2004.


Noli: il tratto di arenile dei Bagni Florida con l'avanzamento verso il mare
della struttura in cemento.

Il 17/03/2008, Arpal-Savona rispondeva che la stessa agenzia, a seguito del mio esposto, aveva avviato un controllo sull’attività di ripascimento stagionale i cui esiti sono in via di definizione.

Trattasi, secondo l’Ufficio tecnico del Comune di Noli, di un ripascimento di 3.400 mc. Con una spesa a carico del Comune di 15 mila euro.

Bagni Hilton, a parte, che di qualche leggero, minimo intervento stagionale di ripascimento necessita, per ossigenare un piccolo tratto di arenile (errori strutturali degli anni ’60-’70), per il resto, i soldi

destinati nel bilancio del Comune sono una realtà incontrovertibile. E pongo alcune doverose riflessioni.
Lo scandalo più eclatante l’abbiamo con il ripascimento della zona Bagni Florida.

L’ex sindaco Giuseppe Niccoli, sotto la regia del responsabile locale dei bagni marini, Tonino Tobia, negli anni 2001-2004, predisponeva, adottava e la Regione Liguria, governata dal centro destra approvava, il PPA, piano particolareggiato dell’arenile.

Piano che oggi definitivamente attuato e con l’amministrazione di centro sinistra (Margherita, Ds e Prc) che finanzia le anomalie venutasi a creare.

L’attacco all’amministrazione del sindaco Ambrogio Repetto perpetrata su quotidiani e giornali locali dai fratelli Fontana, già dall’anno scorso, merita di essere ricordato. Lamentano, i concessionari dei Bagni Florida, di aver perso capacità ricettiva, di ombrelloni e sdraio, a causa di erosione.

E’ sotto gli occhi di tutti, l’avanzamento di almeno di 15 metri verso il mare della loro struttura adibita a bar-ristorante.

Pretendere ed essere accontentati dall’amministrazione comunale con soldi pubblici è, a mio avviso, questione scandalosa che non può essere sottaciuta.

Rimane ancora un anno a questa amministrazione e vedremo se per il prossimo anno si spenderanno altri soldi all’uopo.

Lo stesso dicasi per la restante cementificazione del demanio dal torrente Sant’Antonio (Bagni Vittoria) ai Bagni Letizia, per finire con lo scandalo dei Bagni Ziggurmare che danneggiano una zona di pesca (in quest’ultimo caso con la giunta comunale accondiscendente contro gli interessi secolari dei pescatori di Noli, facendoli rinunciare ad un ricorso al Tar con promesse non mantenute…).

Quindi credo di aver dimostrato che Niccoli ha disposto errori strutturali e la giunta comunale in carica ha finanziato interessi di pochi con i soldi di tutti.

Noli è stabile nella conservazione del suo arenile, ma certamente se si invade da monte verso mare con costruzioni e manufatti in cemento ad uso commerciale, l’area adibita ad ombrelloni e sdraio diminuisce. E’ il cane che si morde la coda.

E noi paghiamo!!!

Non conosco il pensiero dei ristoratori di Noli, se siano contenti e soddisfatti di pagare le tasse per agevolare costruzioni a mare, proprio da parte dei politici-amministratori, che promuovono scelte clientelari di parte. Sono stato chiaro a sufficienza?

In ultimo voglio ricordare che il Sic di poseidonia oceanica protetta a livello europeo, già rovinata ed in parte distrutta nel passato, posizionata a pochi metri della battigia, a mio avviso, può essere disturbata anche da ripascimenti stagionali.

Il materiale riversato in mare non vola, ma scivola verso il largo. Se sbaglio, chiedo scusa, ma non sono io che devo monitorare il sito, o se vogliamo dire, sotto metafora, che il bicchiere a suon di “gocce” (stagionali) trabocca.

Ai Bagni Marini, solerti fautori di discariche stagionali per il ripascimento dei loro tratti di spiaggia, vorrei sussurrare: <chi è causa del suo mal, pianga se stesso>.

Se qualcuno si sente offeso e ritiene di smentirmi, sono pronto ad un pubblico confronto. Ritengo di conoscere il “mio” mare, ma soprattutto ho piena coscienza del valore dei suoi fondali. E’ anche un valore storico ed economico, oltre che affettivo.

Carlo Gambetta