I PROBLEMI SOCIALI IL DRAMMA CASA NELLA CITTA' DI SAVONA PRIMA PARTE Aldo Pastore
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Carissimi Amici di "Trucioli Savonesi", cerchiamo di andare a scoprire le cause fondamentali, per le quali, anche nella nostra piccola Città, il Problema della Casa sta diventando un Dramma. |
- Incominciamo, allora, a fare un cenno alla TIPOLOGIA DELLA
POPOLAZIONE SAVONESE, partendo dai dati numerici, recentemente
pubblicati dall' Annuario Statistico del Comune:
Quest' ultimo dato serve a comprendere quello precedente (relativo all' Indice di Dipendenza); il tutto si può così riassumere: OGNI 100 GIOVANI (0-14 ANNI) VI SONO 266 ULTRASESSANTACINQUENNI Come ha puntualmente evidenziato Anna Granero, in un Suo pregevole articolo giornalistico, "il solco si approfondisce, ancora una volta, se si scorporano UOMINI e DONNE: tra i primi, la percentuale è di 206, tra le Donne sale a 330, il che significa appena 100 ragazze ogni 330 anziane.
- Andiamo, ora, ad esaminare un Secondo Dato Statistico, altrettanto importante e significativo, vale a dire la TIPOLOGIA DELLA FAMIGLIA SAVONESE.
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- La conclusione di questa micro-indagine sociologica è di importanza decisiva per comprendere appieno il DRAMMA DELLA CASA NELLA NOSTRA CITTA’. Infatti, non per futili motivi, ma per evidenti ragioni di carattere esistenziale, il FABBISOGNO ABITATIVO, in Savona, è in costante crescita e coinvolge un numero sempre più alto di famiglie. |
“CENTO RICHIESTE DI AIUTO IN APPPENA DUE MESI (GENNAIO E FEBBRAIO 2008): sono questi i dati significativi, registrati dall’ Agenzia Sociale per la Casa. In pratica, tenendo conto anche dei festivi, ogni giorno, due persone o due nuclei familiari si rivolgono all’ Ufficio, recentemente istituito dal Comune di Savona, assieme a “Comunità Servizi”, emanazione della Caritas Diocesana. Cedo in proposito, la parola a Marco Berbaldi, Responsabile dell’ Agenzia Sociale:
A conferma delle dichiarazioni di Marco Berbaldi, Don Adolfo Macchioli ha aggiunto: “Il problema è senz’altro in crescita e, ormai, riguarda una buona parte della popolazione. Non si tratta, soltanto, di sacche di povertà o di casi- limite. Il disagio ha, ormai, coinvolto anche famiglie che, apparentemente non hanno grossi problemi economici, ma , per esse, l’ affitto rischia di diventare un peso e l’acquisto di una abitazione addirittura un miraggio.” Nella condivisione delle argomentazioni espresse da Marco Berbaldi e da Don Adolfo Macchioli, voglio ricordare che, nell’ Autunno di quest’anno assisteremo, verosimilmente, ad un ulteriore aggravamento dell’ attuale situazione perché, nell’ottobre 2008, saranno in scadenza circa 700 sfratti, che colpiranno, per oltre il 90 per cento, nuclei familiari in condizione di indigenza. - Di fronte a questo drammatico FABBISOGNO ABITATIVO, quale OFFERTA propone l’intera Società Savonese? Potremmo tranquillamente rispondere: NULLA o, addirittura, MENO DI NULLA. E’ sufficiente descrivere, in modo sintetico, la SITUAZIONE DEL MERCATO IMMOBILIARE SAVONESE per poter trovare puntuale conferma a questa affermazione. Infatti: - Nella nostra città, esistono oltre 3.000 APPARTAMENTI VUOTI (alcuni dei quali in stato di abbandono); la maggior parte di essi presenta una metratura compresa tra i 60 e gli 80 metri quadrati. Solo un terzo di questi sono stati collocati in affitto presso Agenzie Immobiliari, con canoni, oscillanti tra i 400 e gli 800 Euro al mese. Il 65 per cento di questi appartamenti è fermo, presso le Agenzie, da oltre tre anni. - Negli ULTIMI 14 ANNI, a Savona, non si sono più costruite CASE POPOLARI, per cui l’ unica strada percorribile dai nostri concittadini, che si trovano in una condizione di emergenza o di tensione abitativa, è quella rappresentata da ARTE, la quale aggiudica le poche abitazioni a sua disposizione, secondo indirizzi e criteri autonomi. - Nello stesso periodo , l’EDILIZIA PRIVATA ha costruito circa 900 Appartamenti, il 73 per cento dei quali è stato collocato in CLASSE A2 (Classificazione Catastale per indicare abitazioni, dotate di rifiniture abbastanza elevate e, quindi, di Prezzi d’ Acquisto o Canoni di affitto altrettanto elevati). - Di conseguenza, è sufficiente osservare, dall’ esterno, i PREZZI D’ ACQUISTO, esposti presso le Agenzie Immobiliari, per constatare che, in Città, gli appartamenti costano dai 200.000 Euro a salire, per cui anche una famiglia, con un doppio reddito, non è in condizione di sostenere una spesa simile. A loro volta, i CANONI DI AFFITTO superano, quasi sempre , i 500 Euro Mensili; per di più, nel 2007, essi sono ulteriormente aumentati del 5 per cento. I risultati conseguenti sono tangibili: i metri quadrati locati nel 2007 si sono ridotti del 12 per cento, rispetto all’ anno precedente; tutto questo non già per carenza di Domanda, bensì per l’inaccessibilità dell’offerta. - In ultimo, cerchiamo di immaginare quel che avverrà nel prossimo futuro; pensiamo, sia pure fuggevolmente, ai SEGUENTI PROGETTI, realizzabili anche in assenza di un innovativo Piano Urbanistico Comunale:
Viene voglia di consigliare ai Nostri Amministratori di andarsi a ristudiare, dall’ inizio, la nostra Costituzione, con particolare riferimento ai dettami degli Articoli 31 e 41. Per quanto mi riguarda, cercherò di illustrare, nella prossima Puntata, le mie modeste proposte per attuare una SERIA POLITICA DELLA CASA NELLA NOSTRA CITTA’. 2 APRILE Aldo Pastore
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