FOGLI MOBILI

La rubrica di Gloria Bardi

LA PALMA DELL'ORRIDO

Mi è stato chiesto di scegliere e commentare tre manifesti elettorali savonesi e io, da brava scolaretta, svolgo il mio compitino, con qualche dispiacere per essere stata colpita da manifesti della parte politica a me più lontana. Ma così è. Immagino di consegnare una sorta di premio al contrario, che chiamerò: "la palma dell'orrido".

Premetto che restituirò una descrizione sommaria dei manifesti in questione,  che mi risultano più repulsivi che attraenti.

Partirò dal terzo classificato:

un manifesto della Lega in cui campeggia un capo pellerossa con tanto di corona piumata. Sì, proprio l'indiano che ti immagini quando sei bambino, che si chiama "Orso dormiente" o " Toro seduto" e una scritta più o meno di questo tenore: "loro non potevano porre freni all'immigrazione. Sono finiti nelle riserve".

Caspita i Bossi-boys che grande anima posseggono! Un'anima in cui albergano le cause dei grandi sacrificati del potere, altro che razzismo!

Immagino però con una certa difficoltà il Calderoli  che, col nome di "Bisonte stravaccato", fuma il calumet della pace, paonazzo dai colpi di tosse. Fuori o dentro metafora: che i leghisti si preparino ad entrare in riserva? :-)

Tra il secondo e il primo non so chi scegliere ma per evitare l'ex aequo, attribuirò il secondo posto a un signore di cui non ricordo più né nome né partito (benedetta rimozione!) ma ricordo la banana di capelli che gli sovrasta la testa e lo chiamerò per questo "Bananito". Il signore compare assieme alla consorte e ai due figli, tutti ridenti pensando a quanto sarà bello il mondo col papi in cabina di comando.

 Il candido candidato vuole che il messaggio sia chiaro: io tengo famiglia! In Italia però la cosa non suona poi così bene come in America, tanto per fare un esempio.

E poi, diciamocelo: coinvolgere i bambini!

Proprio per quest'ultima cosa, riservo la palma dell'orrido al dott. Ciangherotti -e non me ne voglia se ricordo il suo nome ma ho avuto diverse occasioni per incontrarlo, da opposta posizione, nel corso del suo zelo in difesa della Vita.  

Allora gli dico: sei un bel giovanotto, hai un sorriso accattivante, sei pieno di fede in quello che fai: lascia tranquilla la bambina vestita di rosa che esibisci come un trofeo per chiedere voti.

(Tra parentesi: pensi che quelle nate da fecondazione assistita magari eterologa siano tanto diverse?) Piuttosto abbracciati il tuo Giulianone Ferrara. Fagli i grattini sul capo un tempo ricciuto. Sarete teneri comunque!

Che i bambini muovano tenerezza e quindi simpatia lo sanno i pubblicitari e lo sanno anche coloro che organizzano l'accattonaggio: evita di esporne il sorriso su un muro per procurarti un pugno di voti. Questo è veramente l'orrido.

GLORIA BARDI

L' ESORDIENTE IL PROF E L' EDITORE MANNARO

LUIGI MAIO legge il mio libro

www.gloriabardi.blogspot.com