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Il consorzio per la valorizzazione turistica del territorio ligure “Due Riviere” consolida la sua azione di promozione del Ponente

Tra i prossimi obiettivi anche l’avvio, attraverso l’ottenimento di un finanziamento europeo in una partnership trans-regionale e trans-nazionale, del progetto di un “Laboratorio Permanente per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile per la competitività turistica ed ambientale del Santuario Pelagos”

 


Osvaldo Bevilacqua

Turismo scolastico in Riviera, un’esperienza di cinque giorni in barca vela, la scoperta delle biodiversità della Liguria in un percorso che dal Santuario dei cetacei approda ai boschi di rare piante del Sassellese, una full immersion nel Ponente che comprende le meraviglie nascoste di Savona e la tradizione secolare della ceramica ad Albisola e del vetro ad Altare, viaggi lungo le strade dell’olio extravergine di oliva, pescaturismo,

itinerari religiosi, sportivi, enogastronomici nel Ponente ligure e “week end romantici” che toccano Alassio e Sanremo, i borghi medioevali di Noli, Finalborgo, Albenga con il suo antico retaggio preromano e romano, per poi spingersi a Dolceacqua nell’imperiese e ridiscendere nell’atmosfera incantata dei giardini Hanbury a Ventimiglia.

Tra mare e entroterra, sono queste solo talune delle mete turistiche promosse da “Due Riviere”, alcune delle quali illustrate a Osvaldo Bevilacqua durante l’intervista al presidente del Consorzio Dario Urselli andata in onda lo scorso sabato pomeriggio su Rai 2 nella trasmissione “Sereno Variabile” dedicata in particolare alle bellezze e alle attrattive turistiche del territorio Savonese ma che hanno incontrato interesse anche da parte dei tour operator provenienti da Francia, Belgio, Lussemburgo e Svizzera intervenuti venerdì a Villa Faravelli per il workshop di incontro tra domanda e offerta turistica ligure nell’ambito della fortunata terza edizione di “Mete a confronto” conclusasi ieri ad Imperia.

“A pochi mesi dalla sua nascita il consorzio ‘Due Riviere’ si sta già consolidando come un punto di riferimento importante nell’ancora frammentario panorama del turismo ligure non solo savonese. Gli incontri promossi da ‘Mete a confronto’ sono stati per noi sostanzialmente positivi e hanno consentito di stabilire con i colleghi francofoni alcuni contatti interessanti e promettenti”, commenta il presidente di “Due Riviere” Dario Urselli; “C’è stato inoltre un evidente interesse per quanto può offrire il Ponente Ligure dal punto di vista turistico anche al di fuori di quella che, diciamo, si può considerare un’offerta più tradizionale. Per limitarmi ad un esempio concreto, un tour operator di Parigi che promuove in Italia, in particolare in Piemonte Toscana e Sicilia, viaggi in Vespa è rimasto favorevolmente colpito dall’esistenza del ‘Club 500’ a Garlenda che non conosceva ancora”.

Un turismo, insomma, anche di nicchia ma che punta al tempo stesso a valorizzare le eccellenze del “territorio” nel senso idealmente più ampio del termine, senza chiudersi cioè in un pericoloso miope localismo. In questa direzione si muove il progetto Interreg di un “Laboratorio Permanente per l’innovazione e lo sviluppo sostenibile per la competitività turistica ed ambientale del Santuario Pelagos” che interesserà Corsica, Liguria, Sardegna e Toscana sul quale si sta svolgendo proprio oggi in Corsica a Bastia un incontro tra i partner italiani e corsi (per la Corsica, Associazione Cari di Corte, Associazione Corsica Mare osservazione di Ajaccio, Società Nave va di Calvi, Comune di Bastia; per l’Italia, oltre al consorzio “Due Riviere, l’Università di Genova, Comune di Savona, IPS-Insediamenti Produttivi Savonesi e SPES, Società di Promozione degli Enti Savonesi per l'Università).


       dario urselli
Dario Urselli

“È un progetto molto importante che sottoporremo nelle prossime settimane al vaglio per ottenere i finanziamenti previsti dall’Unione Europea. Sarà in un certo senso il completamento del Progetto Pelagos, già finanziato dal Fondo Sociale Europeo (Codice SV2006F-100 Ob.3 Misura C3) e ne permetterà applicazioni in chiave turistica alla nuova area di cooperazione Italia/Francia”, ha anticipato il presidente del consorzio “Due Riviere” Dario Urselli prima di partire per il meeting di Bastia.

Si tratta, in sostanza, secondo quanto emerge dalla bozza del progetto, di favorire lo sviluppo sostenibile del turismo e dei collegamenti marittimi a esso connessi attraverso servizi per la formazione universitaria, lo scambio di informazioni e la conoscenza tra centri di ricerca, università e aziende, la realizzazione congiunta di azioni innovative di marketing. Il laboratorio, se il progetto sarà approvato, avrà la funzione di promuovere il trasferimento e la condivisione di pratiche per la corretta gestione e la precisa definizione di strategie di sviluppo comuni nell’area marina e costiera del Santuario Pelagos, verificare e applicare tecnologie e sistemi innovativi di monitoraggio, organizzare e rendere accessibili alle amministrazioni, alle aziende, agli enti di ricerca e al pubblico informazioni su data-base integrato in piattaforma GIS, per favorire nuove forme di turismo naturalistico di qualità e rendere l’area transfrontaliera più competitiva anche attraverso la caratterizzazione e valorizzazione del proprio territorio “mare”.

Una forte cooperazione, insomma, tra turismo, ambiente e ricerca ma anche tra enti pubblici e operatori privati che sappia guardare, quando necessario, oltre i semplici confini amministrativi per raggiungere più solidi benefici comuni.

“Crediamo – chiarisce il presidente di “Due Riviere” Dario Urselli – che se il ruolo del pubblico è quello, fondamentale, della promozione, il ruolo privato è quello, altrettanto fondamentale, della creazione dei contenuti da promuovere; promozione e contenuti devono correre insieme affiancati per evitare il fenomeno oggi in atto della cosiddetta ‘promozione vuota’, cioè la promozione della destinazione senza un prodotto da vendere e commercializzare e senza porre attenzione ai contenuti della proposta stessa. La sfida moderna consiste nel creare e rafforzare la propria capacità di attrazione relativa tramite un aumento della competitività al fine di contribuire allo sviluppo armonioso e integrato del territorio”.

“Chi opera nel turismo – aggiunge in conclusione Urselli – sa bene che fare sistema è una avventura complessa e a volte estremamente dificile, ma se vogliamo dare continuità allo sviluppo anche del Ponente ligure bisogna farlo insieme: e ovvio che ai turisti italiani e ancor più stranieri non interessano i nostri confini amministrativi; in questo senso, per essere veramente competitivi è necessario fare sistema puntando nell’offerta a un comprensorio turistico geograficamente omogeneo che sappia offrire al turista un ventaglio di servizi organizzato e ricco di prodotti e di contenuti. In quest’ottica, il Ponente ligure con Savona e Imperia sono una realtà importante ma è tuttavia necessario mirare a una sempre maggiore integrazione anche con le province del Basso Piemonte e alla vicina Francia, realtà per molti aspetti complementari in grado di arricchire l’offerta stessa”.

Fabrizio Pinna

 

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