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AICARDI, GARASSINO, LA CORTE

QUELLE NOTTI DORATE “BY NIGHT”

 Alassio – Solo chi le ha vissute può parlare e raccontare cosa rappresentavano per Alassio. Per il suo turismo. Oggi le definirebbero impropriamente “dolce vita”.  Erano le “notti magiche” alassine.

La foto “storica” che pubblichiamo, ricavata dall’archivio di un giornalista, illustra una serata alla “Capannina”, uno dei locali che ha resistito e che fa parte della “storia” mondana della Riviera. Altri locali da ballo all’aperto, come Villa Romana, il Caprice, hanno interrotto l’attività  il primo negli anni sessanta, il secondo il decennio successivo.

La Capannina organizzava, all’epoca della foto, i “venerdì chic”. Presentatore ufficiale, per la gloria, l’allora giovane giornalista alassino Daniele La Corte (a sinistra, nella foto). Tra gli ospiti preferiti non potevano mancare altri due “mitici” personaggi di Alassio, l’ingegner Giancarlo Garassino (al centro), a lungo presidente dell’azienda autonoma di soggiorno, poi assessore regionale e Nello Aicardi (primo a destra nella foto), un impiegato comunale molto popolare per i suoi hobby, la sua attività “pro Alassio”, il suo amore per la città. A lungo collaboratore della Tipografia Stalla di Albenga e Alassio.

Nello Aicardi è uno dei tanti alassini benemeriti che ha servito con passione e disinteresse la comunità e contribuito a tener alto il “prestigio” di Alassio.

Tutti e tre protagonisti sul palco, in una serata con il compianto dottor De Capitani e l’allora titolare del locale. Attorniati da miss e donne stupende, mazzi di fiori e simboli di gloria.

Garassino non è riuscito a diventare sindaco, i concittadini gli hanno preferito il vulcanico Melgrati; Aicardi ha scelto di non cimentarsi già anni fa e si gode un meritato riposo.

Daniele La Corte, ora giovane pensionato, potrebbe farci un pensierino, visto che Melgrati non può ripresentarsi. Ma chi gli darà il “lasciapassare” da sindaco? Forza Italia vuole uomini di assoluta fedeltà, i partiti sono restii agli “indipendenti”. E poi le “notti alassine” non sono neppure un attestato di merito. Meglio, comunque, iniziare a scaldare i muscoli. “Vinca il più bravo”, la meritocrazia. Alassio ne ha bisogno!  “Nanetti” in politica e nella pubblica amministrazione ce ne sono già troppi e spesso fanno anche danni. E non certo per i centimetri…   

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