TRUCIOLI SAVONESI
spazio di riflessione per Savona e dintorni
ETICAMENTE SENSIBILI?

Ritengo le cosiddette "questioni *eticamente sensibili"* centrali per le future decisioni e quindi per le prospettive politiche; ritengo che debbano essere affrontate con chiarezza e competenza, cosa non dimostrata in passato dai politici in generale, incapaci di distinguere, ad esempio, tra richiesta di eutanasia e testamento biologico.

Rileggo oggi il documento del Forum di Rimini del PD, in cui si affrontano alcune di queste questioni, articolate nei vari capitoletti: aborto, fecondazione assistita, ricerca scientifica, eutanasia, diritti civili.

Il tono d'esordio è trionfalistico: "avevano detto che sulle questioni eticamente sensibili il PD sarebbe caduto...si sbagliavano".

Ma, venendo ai contenuti, sulla fecondazione assistita c'è troppo pressappochismo: ci si dica con chiarezza quali parti si intendono abrogare della Legge 40 e perché non si procede a una riscrittura complessiva della legge, a partire dall'articolo 1, che, con vero colpo di scena giuridico, rende il concepito soggetto di diritti. Ci si dica cosa si intende fare per il divieto dell'eterologa, all'origine del discriminatorio turismo della fecondità.

Anche di eutanasia si parla senza le necessarie distinzioni, ancora una volta accozzando cose profondamente diverse come l'accanimento terapeutico e il testamento biologico. Così si finisce per dire troppo, dal punto di vista della genericità, e troppo poco, dal punto di vista dei contenuti.

Sembra invece più determinato il proposito di riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali e la difesa della liceità dell'aborto.

Le alternative a un testo del genere in realtà sono due e sono politicamente importanti: *si potrebbe dire molto di più ma anche molto di meno e risultare più chiari.*

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Spiego il "molto di meno": sarebbe sufficiente ribadire l'impegno a non approvare alcuna norma che recepisca come proprio fondamento visioni metafisico/religiose, come tali controverse.

Sarebbe sufficiente assicurare *la neutralità dello stato* rispetto alle diverse visioni della vita buona.

Sarebbe sufficiente dichiararsi *fedeli al pricipio di LAICITA'*, ma innanzitutto dimostrare di sapere che cosa significa, evitando di confonderlo, come si evince dalla premessa, con il solito incontro a mezzastrada (inciucio?) che, salvando la capra e il cavolo, manda in fumo la stessa legittimità costituzionale e stravolge la democrazia.

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*La laicità è infatti un principio irriducibile, non frutto di dialogo ma sua condizione e quindi precedente ad ogni dialogo possibile.*

Fintanto che non avrò chiarezza su questi punti non impegnerò l'*onere* del mio voto, fermo restando che la mia personale vittoria l'ho avuta oltrefrontiera e che quindi da qualcuno, a cui purtroppo non ho avuto l'*onore* di dare il voto, mi sento rappresentata: W Zapatero!

Gloria Bardi