La rubrica di Gloria Bardi ETICAMENTE SENSIBILI?
Rileggo
oggi il documento del Forum di Rimini del PD, in cui si
affrontano alcune di queste questioni, articolate nei vari
capitoletti: aborto, fecondazione assistita, ricerca
scientifica, eutanasia, diritti civili. Il tono d'esordio è
trionfalistico: "avevano detto che sulle questioni eticamente
sensibili il PD sarebbe caduto...si sbagliavano". Ma, venendo ai contenuti, sulla
fecondazione assistita c'è troppo pressappochismo: ci si dica
con chiarezza quali parti si intendono abrogare della Legge 40 e
perché non si procede a una riscrittura complessiva della legge,
a partire dall'articolo 1, che, con vero colpo di scena
giuridico, rende il concepito soggetto di diritti. Ci si dica
cosa si intende fare per il divieto dell'eterologa, all'origine
del discriminatorio turismo della fecondità. Anche di eutanasia si parla senza
le necessarie distinzioni, ancora una volta accozzando cose
profondamente diverse come l'accanimento terapeutico e il
testamento biologico. Così si finisce per dire troppo, dal punto
di vista della genericità, e troppo poco, dal punto di vista dei
contenuti. Sembra invece più determinato il
proposito di riconoscimento dei diritti alle coppie omosessuali
e la difesa della liceità dell'aborto. Le alternative a un testo del
genere in realtà sono due e sono politicamente importanti: *si
potrebbe dire molto di più ma anche molto di meno e risultare
più chiari.* * * Spiego il "molto di meno": sarebbe
sufficiente ribadire l'impegno a non approvare alcuna norma che
recepisca come proprio fondamento visioni metafisico/religiose,
come tali controverse. Sarebbe sufficiente assicurare *la
neutralità dello stato* rispetto alle diverse visioni della vita
buona. Sarebbe sufficiente dichiararsi
*fedeli al pricipio di LAICITA'*, ma innanzitutto dimostrare di
sapere che cosa significa, evitando di confonderlo, come si
evince dalla premessa, con il solito incontro a mezzastrada
(inciucio?) che, salvando la capra e il cavolo, manda in fumo la
stessa legittimità costituzionale e stravolge la democrazia. ** *La laicità è infatti un principio
irriducibile, non frutto di dialogo ma sua condizione e quindi
precedente ad ogni dialogo possibile.* Fintanto che non avrò chiarezza su
questi punti non impegnerò l'*onere* del mio voto, fermo
restando che la mia personale vittoria l'ho avuta oltrefrontiera
e che quindi da qualcuno, a cui purtroppo non ho avuto l'*onore*
di dare il voto, mi sento rappresentata: W Zapatero! GLORIA
BARDI FOGLI MOBILI
Ritengo le
cosiddette "questioni *eticamente sensibili"* centrali per le future
decisioni e quindi per le prospettive politiche; ritengo che debbano
essere affrontate con chiarezza e competenza, cosa non dimostrata in
passato dai politici in generale, incapaci di distinguere, ad
esempio, tra richiesta di eutanasia e testamento biologico.