IL COMUNE FERMA l'arrivo dei rifiuti, iniziato nei giorni
scorsi, alla discarica della Filippa. Dove la Provincia ha
autorizzato lo stoccaggio di materiali inerti non
pericolosi.
È stata firmata ieri mattina dal dirigente dell'ufficio
ambiente, Carlo Ferraro, la diffida-ordinanza in cui si
invita la Ligure Piemontese Laterizi, azienda che gestisce
il sito in località Ferrere, a non andare avanti
nell'attività. La decisione è stata presa ieri mattina dopo
un confronto con il sindaco Fulvio Briano, in un clima di
tensione, mentre era in corso un presidio di residenti del
comitato anti discarica e dell'associazione "Salute,
Ambiente e Lavoro" che stazionavano prima davanti al Comune
e poi all'interno nella sala consiliare.
Il confronto nei giorni scorsi tra legali e consulenti,
subito dopo l'arrivo del primo carico preliminare di rifiuti
-materiale di risulta proveniente dalla Lombardia, dove è in
atto uno sbancamento per la realizzazione di un silo di un
centro residenziale, frutto di quattro viaggi di camion- è
culminato ieri con la decisione del sindaco Fulvio Briano di
intervenire con una dura presa di posizione. Ricevuto il
verbale di intervento della polizia municipale guidata dal
comandante Fulvio Nicolini, con cui è stato accertato
l'avvio dell'attività seppur in forma preliminare con una
sorta di test di prova, il sindaco e il dirigente Ferraro
hanno dato il via libera all'ordinanza. Motivata con il
mancato piano di controllo sull'attività della discarica,
compreso il monitoraggio dei pozzi e sorgenti d'acqua
limitrofe alla Filippa, da concordare con gli enti locali.
"Come previsto da una precisa prescrizione indicata dalla
Provincia nel suo atto di autorizzazione all'attività"
spiegano in Comune. Briano, insieme all'assessore
all'ambiente Ermanno Goso, ha spiegato alla delegazione
dell'associazione "Salute, Ambiente e Lavoro" come "non sia
ancora stato concordato il percorso previsto di monitoraggio
sul primo lotto per dare poi l'autorizzazione per gli altri
due". Una sorta di mancata comunicazione. Un'interpretazione
sul filo del cavillo legale, su cui ora la Lpl avrà a
disposizione quindici giorni di tempo per le controdeduzioni
e relative memorie. La società, gestita dall'amministratore
Massimo Vaccari, sta ora vagliando l'ipotesi di una
richiesta di risarcimento danni. Dallo staff delle relazioni
esterne della Lpl precisano come "l'arrivo ufficiale dei
rifiuti e l'inizio dell'attività vera e propria non avverrà
di nascosto, ma ne verrà data ampia e trasparente
comunicazione. Quella dei giorni scorsi era solo una prova".
Intanto ieri pomeriggio i vertici dell'associazione "Salute,
Ambiente e Lavoro" sono stati sentiti in Procura a Savona
dalla polizia giudiziaria, in quanto firmatari degli esposti
presentati contro il presidente della Provincia, Marco
Bertolotto, sull'ipotesi di abuso d'ufficio in merito
all'autorizzazione concessa per la discarica della Filippa.
A.P.
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