Filippa, il sindaco ferma i camion dei rifiuti
ordinanza e tensione in comune
La decisione è stata motivata con il mancato piano di controllo sull'attività. La Lpl pensa a una richiesta danni
 
IL SECOLOXIX
IL COMUNE FERMA l'arrivo dei rifiuti, iniziato nei giorni scorsi, alla discarica della Filippa. Dove la Provincia ha autorizzato lo stoccaggio di materiali inerti non pericolosi.
È stata firmata ieri mattina dal dirigente dell'ufficio ambiente, Carlo Ferraro, la diffida-ordinanza in cui si invita la Ligure Piemontese Laterizi, azienda che gestisce il sito in località Ferrere, a non andare avanti nell'attività. La decisione è stata presa ieri mattina dopo un confronto con il sindaco Fulvio Briano, in un clima di tensione, mentre era in corso un presidio di residenti del comitato anti discarica e dell'associazione "Salute, Ambiente e Lavoro" che stazionavano prima davanti al Comune e poi all'interno nella sala consiliare.
Il confronto nei giorni scorsi tra legali e consulenti, subito dopo l'arrivo del primo carico preliminare di rifiuti -materiale di risulta proveniente dalla Lombardia, dove è in atto uno sbancamento per la realizzazione di un silo di un centro residenziale, frutto di quattro viaggi di camion- è culminato ieri con la decisione del sindaco Fulvio Briano di intervenire con una dura presa di posizione. Ricevuto il verbale di intervento della polizia municipale guidata dal comandante Fulvio Nicolini, con cui è stato accertato l'avvio dell'attività seppur in forma preliminare con una sorta di test di prova, il sindaco e il dirigente Ferraro hanno dato il via libera all'ordinanza. Motivata con il mancato piano di controllo sull'attività della discarica, compreso il monitoraggio dei pozzi e sorgenti d'acqua limitrofe alla Filippa, da concordare con gli enti locali. "Come previsto da una precisa prescrizione indicata dalla Provincia nel suo atto di autorizzazione all'attività" spiegano in Comune. Briano, insieme all'assessore all'ambiente Ermanno Goso, ha spiegato alla delegazione dell'associazione "Salute, Ambiente e Lavoro" come "non sia ancora stato concordato il percorso previsto di monitoraggio sul primo lotto per dare poi l'autorizzazione per gli altri due". Una sorta di mancata comunicazione. Un'interpretazione sul filo del cavillo legale, su cui ora la Lpl avrà a disposizione quindici giorni di tempo per le controdeduzioni e relative memorie. La società, gestita dall'amministratore Massimo Vaccari, sta ora vagliando l'ipotesi di una richiesta di risarcimento danni. Dallo staff delle relazioni esterne della Lpl precisano come "l'arrivo ufficiale dei rifiuti e l'inizio dell'attività vera e propria non avverrà di nascosto, ma ne verrà data ampia e trasparente comunicazione. Quella dei giorni scorsi era solo una prova". Intanto ieri pomeriggio i vertici dell'associazione "Salute, Ambiente e Lavoro" sono stati sentiti in Procura a Savona dalla polizia giudiziaria, in quanto firmatari degli esposti presentati contro il presidente della Provincia, Marco Bertolotto, sull'ipotesi di abuso d'ufficio in merito all'autorizzazione concessa per la discarica della Filippa.
A.P.