I PROBLEMI SOCIALI L' UNIVERSITA'
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Ho letto, nei giorni scorsi, con grande attenzione, i dati riportati dall' ANNUARIO "SCIENZA E SOCIETA'", il quale, ogni anno, fotografa la SITUAZIONE DELLA SCIENZA nella nostra piccola Italia, rispetto a quanto avviene nel Resto del Mondo. Debbo dire subito che sono rimasto sorpreso dalla lettura di questi dati, ma, nel mio animo, si sono accentuati quei sentimenti di amarezza e delusione che, da tempo, mi accompagnano, allorquando vengo a riflettere sul tema dei difficili rapporti intercorrenti tra SCIENZA E PROGRESSO DELLA NOSTRA CIVILTA'. | |
Penso, infatti, che l' IDEA DI PROGRESSO sia fondamentale per giungere ad una Società Globale più giusta e più equilibrata; ma, a sua volta, il PROGRESSO non può prescindere da un' ALTA EVOLUZIONE SCIENTIFICA, collegata a profondi presupposti Etici e Culturali. Ma, dove possiamo costruire una tale Evoluzione, se non partendo dalle nostre Università e dai nostri Istituti Scientifici? La mia grande amarezza nasce dalla constatazione dell' arretrata situazione esistente nelle nostre Università, perchè tale situazione non può concorrere a fornire una risposta positiva al quesito sopra formulato. - Esaminiamo, a tal proposito, i dati pubblicati dall' ANNUARIO:
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Non a caso, molti studiosi, esperti in Sociologia, hanno inquadrato il tema della sottovalutazione dei compensi, dovuti ai neo-laureati, con la lapidaria definizione: GENERAZIONE MILLE EURO | |
-Non stupiamoci, quindi, dell' emigrazione in Terre lontane dei nostri giovani, potenziali scienziati. Tuttavia, l' argomento della DIVARICAZIONE TRA UNIVERSITA' E SCIENZA non può limitarsi soltanto alla genesi di un nuovo Disagio Giovanile, ma deve, obbligatoriamente, coinvolgere anche l' AVVENIRE ECONOMICO DELL' INTERA NAZIONE. Non è frutto del caso il fatto che il nostro sistema produttivo continui ad essere piuttosto statico (con rare eccezioni e punti di eccellenza in alcuni settori e zone, prevalentemente nel Centro Nord); infatti, più di un Terzo delle Imprese Italiane si è dotato di strutture organizzative e di modelli di comportamento che mirano alla realizzazione di un reddito stabile, ritenuto adeguato; pochissime di esse sono, tuttavia, sensibili ad esigenze e ad incentivi tecnico-scientifici, miranti alla modernizzazione, all' investimento in innovazione, all' aggiornamento del modello tradizionale di produzione. Nella grande maggioranza delle aziende italiane di medie dimensioni, gli utili di impresa vengono orientati, prevalentemente, su investimenti esterni, di natura speculativa (finanziari o immobiliari), invece che reinvestimenti produttivi o in beni capitali, rivolti non soltanto a produrre maggiormente, ma, soprattutto, a dare maggiore dignità e sicurezza al lavoro e, quindi, a favorire la creazione di ricchezza reale per l'intera comunità nazionale. Non vi è dubbio che, alla base di questo negativo indirizzo vi è l' ottusità mentale e l' arretratezza culturale di molti nostri imprenditori; è, tuttavia, altrettanto certo che la Divaricazione tra Università e Scienza ha contribuito e contribuisce tuttora, in misura determinante e decisiva, ad approfondire ulteriormente questo deficit imprenditoriale, perchè la preparazione scientifica e la tecnologia, ad essa applicata, risultano essere insufficienti ed inadeguate per realizzare un' innovativa politica produttiva. E' necessario, dunque, nel settore pubblico, INCENTIVARE NELLE UNIVERSITA' la Ricerca per l' Innovazione e COLLEGARE IL SISTEMA UNIVERSITARIO AL MONDO PRODUTTIVO, al fine di rendere concrete le scoperte scientifiche realizzate e nel settore privato favorire gli incentivi e gli investimenti, rivolti all' innovazione tecnologica, detassando (per esempio) i profitti reinvestiti, all' interno delle aziende, in beni strumentali. - Queste considerazioni, di carattere generale, valgono, ovviamente anche per il CAMPUS UNIVERSITARIO DI LEGINO e per gli ENTI LOCALI ED IMPRENDITORIALI SAVONESI; il nostro sistema produttivo si trova, infatti, in una condizione di crisi esistenziale e, quindi, di inedita trasformazione. Per questa elementare ragione, è necessario individuare un percorso attuativo (e, possibilmente, condiviso), sostenuto culturalmente e scientificamente dal Campus, il quale, attraverso l' impegno dei suoi Docenti e Studenti, può suggerire l' individuazione e la realizzazione dei necessari interventi di insediamento e di modernizzazione. In tal senso, mi permetto di riproporre, ancora una volta, TRE SETTORI DI INTERVENTO, per i quali sono necessarie tempestive, ma, soprattutto, corrette scelte operative:
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