Anche il Consiglio dice
addio alle Circoscrizioni
Ma i presidenti non si arrendono: mobiliteremo il prefetto
SAVONA LA STAMPA
Il Comune sblocca il cantiere del Crescent con il via libera del Consiglio a una variante alla nuova viabilità portuale. Il vecchio progetto viario è stato infatti bloccato dalla Sovrintendenza dopo che gli scavi hanno portato alla luce alcuni reperti archeologici di un antico arsenale. Ma la delibera del Consiglio di ieri, oltre ad un effetto pratico sul cantiere di Orsa 2000, ha evidenziato un importante aspetto politico.
La delibera è stata portata avanti senza il parere, obbligatorio anche se non vincolante, delle Circoscrizioni. Una forzatura, se vogliamo, perché anche se la delibera aveva il carattere d’urgenza, a nessuno è sfuggito il fatto che sulla sorte delle cinque Cirsocrizioni - azzerate dalla Finanziaria - la giunta e i dirigenti comunali continuano a far finta di niente.
I pareri vengono richiesti, ma i Consigli di quartiere non possono riunirsi perché il Comune non può più pagare i gettoni di presenza né i permessi di quelli che si assentano dai lavoro per prendere parte alle riunioni.
Anche ieri in Consiglio si è discusso più dei rapporti con le Circoscrizioni che della delibera che era all’ordine del giorno, quella sulla viabilità portuale. Molti consiglieri (tra questi Riomagnoli, Orsi, Baiardo, Parino) hanno chiesto che si faccia chiarezza sulla situazione. Ci ha provato la consigliera Patrizia Turchi a chiedere un rinvio della pratica, in attesa che da Roma arrivino indicazioni su un’eventuale proroga delle Circoscrizioni, almeni fino alla fine del mandato (giugno 2011). La sua mozione d’ordine è stata bocciata con 24 no e 12 sì.
Qualcuno temeva che dai banchi della maggioranza (in particolare da parte di Rifondazione comunista) potesse esserci un irrigidimento sul fatto che la giunta comunque scavalcasse il ruolo di organismi eletti dal popolo, come quelli di quartiere. Irrigidimento che non c’è stato. Il voto della maggioranza è stato compatto. Solo la consiglioera Turchi e gli esponenti di Forza Italia e An non hanno partecipato al voto: 28 votanti(tuttì a favore) su 36 presenti.
Tra il pubblico i presidenti delle Circoscrizioni che hanno assistito impotenti. Roberto Ulivi e Antonella Frugoni (presidenti di Prima e Quinta): «Siamo l’unico Comune in Italia in cui la giunta ha preso una posizione politica contro le Circoscrizioni. Siamo di fronte a provvedimenti palesemente illegittimi e per questo mobiliteremo il prefetto».