IL SECOLOXIX |
«MOLTO RUMORE per nulla». Dopo aver tirato un profondo
sospiro di sollievo, è questa la parola d'ordine più
gettonata in casa Cgil di fronte ai risultati delle elezioni
in banchina per la nomina dei sei rappresentanti dei
lavoratori nel prossimo Comitato Portuale.
Molto rumore per nulla in quanto la distribuzione dei seggi
è stata identica a quella del 2004, quando si era votato su
una lista bloccata: 4 delegati alla Cgil (di cui uno in
rappresentanza dei dipendenti dell'Authority), uno ciascuno
a Cisl e Uil.
Un percorso unitario che quest'anno era stato nuovamente
tentato sulle stesse basi numeriche e fondato sulla
candidatura "forte" del console della Compagnia Portuale,
Giancarlo Porretti, e sulla presenza in lista dei tre
segretari dei sindacati trasporti di Cgil, Cisl e Uil:
Barbara Delbuono, Silvio Ferraris e Aldo Monterosso.
Tentativo abortito tra accuse reciproche e per l'irruzione
sulla scena dell'ex segretario dei portuali Cgil, Franco
Paparusso, trasmigrato nel sindacato Uiltrasporti assieme
alla sue fedeli truppe del Reefer Terminal.
Così c'è stata la conta, a conclusione di una vera e propria
campagna elettorale e di una mobilitazione inconsueta.
Dalle urne, che hanno sostanzialmente confermato la forza
della Cgil (largamente a Savona, di strettissima misura a
Vado Ligure), è uscita rafforzata la leadership di Porretti,
che, dopo aver distanziato per preferenze gli altri
concorrenti, si è costruito un trampolino di lancio in vista
del rinnovo, questa primavera, della presidenza della Culp
(sempre che accetti di ricandidarsi). «Visti i risultati -
si limita a sottolineare - credo di aver avuto ragione
quando dicevo che si poteva tranquillamente votare su una
lista unitaria».
E un risultato superiore alle attese ha ottenuto Barbara
Delbuono, che ha dovuto superare la diffidenza con cui il
mondo del lavoro portuale guarda chi non appartiene alla
gente di banchina.
«Sia la Cgil, sia la Compagnia - commenta - restano centrali
e determinanti negli affari del porto. Questo è il dato che
emerge dal voto e che conferma la nostra impostazione
iniziale, dove la candidatura del console Porretti aveva un
significato unitario. Ci si è voluti contare e la Cgil ha
confermato la proria maggioranza assoluta, riuscendo a
prevalere anche nel seggio di Vado Ligure, dove nel
settembre scorso, quando si era votato per la Commissione
Consultiva, eravamo scesi ad un minimo storico».
Ma altre considerazioni indicano che la lettura dei
risultati non è poi così semplice. «Che il console Porretti
fosse fuori concorso era già chiaro prima del voto -
sostiene Franco Paparusso - Però il dato vero di queste
elezioni è che su cinque rappresentanti dei lavoratori di
banchina ben tre sono del Reefer Terminal. Gli altri sono il
console e la segretaria della Filt Cgil. Questo vuol dire
qualcosa».
I tre del Reefer sono lo stesso Paparusso, Fabio Aste e
Mauro Lagasio, che rappresentano tre sezioni distinte del
terminal: frutta, contenitori e impiegati. Paparusso parla
di «un giusto equilibrio» tra la Compagnia, il sindacato ed
i lavoratori delle imprese.
Però non sfugge il fatto che Lagasio, con 43 voti, ha
"soffiato" il posto della Cisl a Fulvio Carbone, socio della
Compagnia, che si è fermato a quota 38. Non sarebbe stato
più equilibrato avere due rappresentanti della Compagnia e
due di Reefer? E, a propositi di equilibri, in Comitato
Portuale i rappresentanti di Reefer saranno addirittura
quattro, aggiungendo ai tre sindacalisti anche
l'amministratore delegato Raffaella Orsero.
Sergio Del Santo
16/02/2008
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16/02/2008
la cgilsoddisfattaSia la Cgil, sia la Compagnia restano
centrali
e determinanti negli affari del porto
barbara delbuonosegretario Cgil trasporti
16/02/2008
SARANNO esaminate da un'apposita conferenza dei servizi le
nuove modifiche dell'accordo di programma tra Autorità
portuale, Provincia, Regione e Comune di Vado per la
realizzazione del nuovo terminal container della Maersk. Nel
corso del Comitato portuale di ieri mattina, dopo una lunga
discussione il presidente dell'Autorità Portuale, Rino
Canavese, ha messo ai voti una delibera con la quale si
prevede la necessità di sviluppare ulteriormente il testo
dell'accordo inserendo alcuni miglioramenti relativi
all'impatto ambientale e alla tempistica. In estrema sintesi
ciò che i vadesi avevano chiesto attraverso il responso
della consultazione popolare di gennaio.
Il Comitato ha deliberato di avviare le procedure per la
progettazione definitiva e per la valutazione di impatto
ambientale regionale, dando pieno mandato a Canavese di
portare avanti l'operazione. Il presidente ha comunque
sottolineato che l'accordo di programma, già approvato dal
consiglio di Vado a dicembre, ha recepito in modo puntuale
tutti gli indirizzi espressi dallo stesso consiglio nel
2006.
Il sindaco di Vado, Carlo Giacobbe, che si è astenuto nella
votazione, ha giudicato in modo positivo la decisione di
andare alla conferenza deliberante e concludere l'accordo di
programma in una seconda fase, dopo la presentazione del
progetto definitivo e dello studio di impatto ambientale.
«Questo - commenta Giacobbe - consentirà quella verifica più
approfondita delle garanzie ambientali e delle garanzie
sulla realizzazione degli interventi di interesse della
comunità vadese che abbiamo posto come condizione
irrinunciabile».
G. V.
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